Legambiente ha presentato le proprie osservazioni alla variante per la rigenerazione dell’ex caserma Romagnoli e chiede momenti di approfondimento e confronto pubblico
edilizia
Quant’è difficile la transizione energetica
Suolo, come siamo voraci!
Obbligo Green Public Procurement. Italia tra primato europeo e difficoltà
È stato reso obbligatorio in Italia, finora primo e unico Paese europeo, il Green public procurement (Gpp) nel pacchetto delle “disposizioni integrative e correttive” al nuovo Codice degli appalti pubblici.
Dallo scorso 20 maggio, per un lunghissimo elenco di amministrazioni pubbliche è scattato l’obbligo di rispettare in tutte le gare di appalto i criteri ambientali minimi (in sigla Cam) adottati dal Ministero dell’Ambiente.
Una “rivoluzione inaspettata” che può orientare verso la sostenibilità una leva importante come la spesa pubblica. Leggi di più
La nuova Giunta rompe con il passato. Ora serve una variante generale a difesa del suolo
Dopo anni di inarrestabile crescita urbana, spreco edilizio e consumo di suolo, un primo positivo segnale di inversione di tendenza e di cambiamento si è registrato a fine agosto con l’approvazione da parte della neo-eletta Giunta Comunale di Padova di una nuova perimetrazione degli “ambiti di urbanizzazione consolidata”.
Un “atto ricognitivo”, richiesto dalla Legge regionale (la n. 14 del 2017) “per il contenimento del consumo di suolo”, Leggi di più
Consumo di suolo, la Regione approva una legge deludente
La nuova legge sul consumo di suolo, approvata dal consiglio della Regione Veneto lo scorso 29 maggio presenta ancora ambiguità e limiti che, di fatto, compromettono la sua efficacia.
Lo hanno dimostrato, con osservazioni puntuali e argomentate, le associazioni di categorie, culturali e ambientaliste e gli Ordini professioanli ed i sindacati riuniti nel coordinamento Urbanmeta (qui trovate il testo con le osservazioni).
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3 piani sotto: speculazione con il park sotterraneo all’ex Intendenza di Finanza
Un parcheggio interrato di tre piani, che raggiungerà la profondità di 11 metri nel cuore di Padova, sta togliendo il sonno agli abitanti dell’isolato delimitato dalle vie Zabarella, Altinate e S. Biagio.
Il parcheggio, già autorizzato dal comune il 1 febbraio 2017, fa parte del Piano di Recupero di via Zabarella – via S. Biagio, approvato nel 2014, che prevede la riqualificazione dell’area dell’ex Intendenza di Finanza, là dove sorgeva il convento di San Bernardino che la gentildonna Dorotea Chieregati di Camponsampiero, fattasi monaca, ha fondato nel 1439. Leggi di più
Padova, una città in equilibrio (demografico) sempre più precario
Riprendiamo, arricchendolo con riflessioni sul consumo di suolo, l’interessante articolo sul calo demografico che Donatella Gasperi ha scritto per La difesa del popolo. Qui potete leggere la versione originale.
È una città invecchiata Padova, dove si contano 210 anziani ogni 100 bambini: il nostro futuro ridotto del 50 per cento. Nel 2016 all’anagrafe sono stati registrati 1.547 nati e 2.591 decessi, con un saldo naturale negativo di 1.044 unità, mentre il saldo migratorio – vale a dire la differenza tra chi se ne è andato e chi è venuto a vivere qui – è stato di 472 unità in più.
Comunque la si racconti, ci sono 532 padovani in meno e un trend negativo che si mantiene da almeno una decina d’anni.
Stop cemento in zona Iris. Gli impegni di Borile, Lorenzoni e Giordani in un video
Solo tre dei candidati alle prossime elezioni amministrative della città di Padova hanno raccolto l’appello dei comitati contro la cementificazione che minaccia i terreni verdi attorno al parco Iris e a favore di una nuova pianificazione urbanistica in grado di fermare le nuove costruzioni.
In un VIDEO pubblicato online la sintesi degli impegni assunti negli incontri di approfondimento avuti in questi giorni. Leggi di più
A Padova c’è un abnorme consumo di suolo: i candidati Sindaco pensano di fermarlo? E come?
La situazione del consumo di suolo a Padova, già di per sé allarmante – qui il rapporto ISPRA 2016 – sarà aggravata dall’attuazione delle prescrizioni del PAT (Piano di Assetto del Territorio), adottato nel 2009 ed approvato nel 2014, a nostro giudizio profondamente sbagliato e pertanto da rivedere (ne abbiamo parlato qui).
L’allora neosindaco Bitonci ha addirittura peggiorato la situazione approvando una variante al Piano degli Interventi che aumenta l’enorme edificabilità già prevista dal vecchio PRG. Leggi di più