VARIANTE ROMAGNOLI, SI DISCUTA

Legambiente ha presentato le proprie osservazioni alla variante per la rigenerazione dell’ex caserma Romagnoli e chiede momenti di approfondimento e confronto pubblico

  • Legambiente Padova ha presentato le proprie osservazioni alla Variante per la rigenerazione dell’ex caserma Romagnoli di via Chiesanuova, criticando alcune novità introdotte rispetto alle previsioni del documento preliminare del Sindaco che aveva dato avvio alla Variante..
    Le novità contestate sono l’aumento dell’area di concentrazione edilizia, che potrà ora occupare fino al 15% dell’area contro il 13% previsto inizialmente e, soprattutto, la possibilità che gli standard a verde e le opere di invarianza idraulica possano essere realizzate nell’area destinata a parco anzichè all’interno dell’area di concentrazione edilizia, che in origine sembrava dovesse essere destinata per metà a verde.
    Le modifiche evidenziate avranno come effetto l’aumento del suolo consumato all’interno dell’area e sono pertanto di segno opposto a quanto previsto con l’approvazione della delibera sull’ampliamento del polo logistico di Alì a Granze di Camin, approvata “senza provocare ulteriore consumo di suolo, grazie all’importante operazione di desigillazione da realizzarsi presso la acquisenda ex caserma Romagnoli”. lI saldo di consumo di suolo ottenibile con la desigillazione prevista alla Romagnoli non sarà infatti pari a zero, perché la superficie consumata a Camin sarà di almeno 10,3 ettari mentre con due ettari destinati all’area di concentrazione edilizia realizzabile senza aree verdi, la superficie rinaturalizzabile da destinare a parco nell’ex caserma rischia di non essere superiore ai 7 ettari.

    Per questo riteniamo fondamentale poter approfondire la possibilità di perseguire l’obiettivo del saldo netto di consumo di suolo attraverso la rinuncia da parte dell’Amministrazione comunale della cubatura originariamente prevista per l’acquisizione dell’area dell’ex caserma Romagnoli da destinare a parco pubblico, che si prevede di ottenere ora con il contributo straordinario richiesto per il polo logistico Alì a Granze di Camin.

    Auspicando un percorso di partecipazione per la definizione della Variante, abbiamo proposto una serie di azioni che riteniamo sarebbero molto utili allo scopo

  • Poichè l‘intervento previsto nell’ex caserma non può essere considerato un progetto ordinario tanto che è stato definito come “il più grande progetto di depavimentazione e rinaturalizzazione mai fatto in Italia” e visto che questa variante è finalizzata a ad assicurare il celere avvio delle operazioni di rigenerazione dell’area, riteniamo indispensabile che l’Amministrazione illustri chiaramente l’iter, i soggetti coinvolti, le tempistiche e i costi previsti per le attività di esproprio, bonifica, rinaturalizzazione e vendita della cubatura.
  • Poichè l’intervento previsto ridurrebbe l’area destinata ad accogliere il volume urbanistico di 70.000 metri cubi rispetto alle previsioni dell’attuale piano degli interventi, riteniamo utile che l’Amministrazione comunale illustri una o più simulazioni di realizzazione della cubatura e dei servizi annessi quali i parcheggi, così come ha prodotto delle illustrazioni della realizzazione del nuovo parco.
  • Essendo il tema della desigillazione dell’ex caserma particolarmente rilevante ai fini dell’adozione della variante, chiediamo che il Comune renda pubblica online la documentazione da cui è possibile constatare come l’area impermeabile presente all’ex caserma Romagnoli sia attualmente di poco inferiore a 90.000 mq.

    Chiediamo dunque che sulla scorta della documentazione prodotta con le azioni di cui sopra, vengano organizzati dei momenti di approfondimento e confronto pubblico finalizzati ad esempio a valutare la possibilità di rinunciare alla cubatura attingendo ad altre fonti di finanziamento per la realizzazione del parco, o a integrare le attuali previsioni di realizzazione del parco anche con ulteriori dotazioni a servizio delle associazioni e della cittadinanza.

Sandro Ginestri, vice Presidente Legambiente Padova