Terzo Piano Casa, cemento per tutti

ImmagineE così, con la pubblicazione sul BUR della L.R. n.32 del 29/11/2013, è entrato in vigore il terzo Piano Casa regionale. Che dire?

L’impressione che la Regione abbia voluto ulteriormente annichilire la pianificazione urbanistica dei comuni, per consentire una nuova colata di cemento che rischia di abbattersi, con scarse misure di protezione, vista la deroga ai regolamenti edilizi e ai piani urbanistici di qualsiasi livello, all’interno delle nostre città e sulle nostre campagne. Ecco le principali novità rispetto al testo vigente: la legge si applica anche all’ interno dei piani ambientali dei parchi regionali e sarà possibile ampliare del 20% il volume

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Da centro a parco (commerciale): così raddoppio la superficie

outletIl centro commerciale di 29.313 metri quadrati, proposto dalla Soc. Deda all’altezza dello svincolo autostradale di Terme Euganee, nel comune di Due Carrare, è stato fortemente avversato dal mondo ambientalista e dalle associazioni di categoria dei commercianti.

Due sono gli aspetti che vengono maggiormente contestati: Leggi di più

Nuovo Piano Casa: il cemento che seppellirà

piano casa 2È in discussione presso la Regione il PdL n.355 intitolato “Provvedimenti per il sostegno al settore edilizio e per la riqualificazione delle aree degradate del Veneto. Piano di sviluppo edilizio”. Si tratta del nuovo Piano Casa. Un piano che, nella sua nuova stesura, contiene più di un aspetto inquietante per quanto riguarda la pianificazione urbanistica e l’assetto edilizio delle nostre città. Leggi di più

Rischio idraulico: soluzione idrovia

immagine cabrelle ritagliataIl dr. Pietro Casetta, che si occupa di comunicazione giornalistica e rapporti con le istituzioni, a seguito della polemica sorta tra il senatore Massimo Bitonci e l’assessore Andrea Micalizzi, dopo la recente piena del Bacchiglione, ha posto alcuni quesiti, che chiamano in causa la Regione. Leggi di più

Rischio idraulico: ora conosciamo le aree a rischio e cosa non fare

alluvioneIl Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dei bacini dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta- Bacchiglione (PAI – 4 bacini), adottato dall’autorità competente il 9 novembre 2012, ha introdotto nella cartografia la nuova categoria delle “zone di attenzione”.

Si tratta di aree che sono considerate pericolose Leggi di più

Villa Mocenigo. Avanti col centro commerciale

Roma protesta giardini villa massimoLa levata di scudi da parte di molte personalità del mondo culturale italiano e non solo italiano contro i centri commerciali previsti a ridosso di villa Mocenigo, nel comune di Abano Terme, e di Villa Dolfin-Dal Martello e del castello del Cataio, nel comune di Due Carrare, ci faceva sperare in un ripensamento da parte dei rispettivi sindaci.
Così non è stato, almeno da parte del comune di Abano che ha respinto tutte le osservazioni presentate da molte associazioni di categoria (ASCOM, Confesercenti, Unione Provinciale Artigianato), da associazioni ambientaliste e culturali (Legambiente Padova, Italia Nostra, WWF), dal Comitato difesa dei colli Euganei e da singoli cittadini, ed ha approvato la variante urbanistica che accelera la formazione del piano attuativo per la realizzazione del centro commerciale.

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1 milione di meno. Udine esempio di buona urbanistica

casa-città-locandinaSi è tenuto ad Agenda 21 il terzo appuntamento sulle buone pratiche da prendere come esempio per la costituzione del Parco Agro Paesaggistico Metropolitano di Padova. Ospiti sono stati Mariagrazia Santoro, assessore alla Pianificazione e ad Agenda 21 di Udine, ed Evaristo Petrocchi, responsabile nazionale di Italia Nostra per il Progetto Orti Urbani.

La relazione introduttiva dell’assessore Santoro ha trattato prevalentemente dell’esperienza degli orti urbani (vedi qui il video), ma la parte che più ci ha interessato, anche per i riflessi che potrebbe avere sul processo di pianificazione ancora in atto a Padova, è stata quella che ha riguardato la variante al Piano Regolatore di Udine. Leggi di più

Orti urbani per il Parco

orti urbaniGli orti urbani della Mandria e quelli di Montà sono gli esempi che Remo Ronchitelli ha illustrato nella relazione introduttiva, inquadrando l’argomento in un’ottica prevalentemente sociologica.

Le due esperienze hanno in comune un impianto funzionale per una gestione efficiente (sufficienti prese d’acqua e canale di scolo), ma hanno delle peculiarità che vanno analizzate. Gli orti della Mandria, 44 particelle di circa 40 mq, si trovano confinati dall’omonimo parco, da un complesso residenziale a bassa densità edilizia e da un insediamento di Sinti, che si sono bene integrati con la popolazione residente. Leggi di più

Villa Mocenigo e il centro commerciale

foto_panoramica_villa_mocenigo_abano_terme_padova_italia_hd1_84230“Ed è proprio a quelle sensazioni di meraviglia provate da Giacomo Casanova, Giacomo Leopardi e Carlo Goldoni nello “scoprire e vivere” questa antica Villa Veneta che è ispirato il progetto di recupero di Ca’ Mocenigo, oggi “Villa Mocenigo Mainardi”.

Un complesso monumentale conosciuto fin dai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia che sarà ristrutturato nel rispetto delle originali caratteristiche architettoniche e del valore che essa ha rappresentato nei secoli per l’area Patavina.” Leggi di più

Parco agricolo: Barcellona esempio per Padova

llobregatIl Parco Agricolo del Baix Llobregat si estende lungo il basso corso ed il delta del fiume Llobregat, a sud di Barcellona. Si tratta di un’area di circa 3000 ettari, che appartiene a 14 municipalità abitate da 800.000 persone. La sua formazione inizia nel 1994, per iniziativa degli stessi agricoltori, con la presentazione di un primo documento che costituisce l’embrione del futuro parco. Nel 1998 viene costituito un Consorzio, affiancato da un ente di gestione, a cui partecipano le 14 municipalità, i rappresentanti del governo di Barcellona e del Baix Llobregat e l’Unione degli Agricoltori. Infine viene approvato un piano urbanistico, che fissa i criteri di tutela del Parco e ne individua i confini.

I vari piani di gestione del Parco, che si sono succeduti fino ad oggi, si sono posti l’obiettivo di  salvaguardarne la funzione propria, cioè quella agricola, attraverso una serie di azioni quali: l’adeguamento dei servizi e delle infrastrutture funzionali all’attività delle aziende agricole, la modernizzazione delle stesse aziende e dei loro sistemi di produzione, la promozione e la commercializzazione dei prodotti (prevalentemente orto frutticoli), la creazione di un forte marchio di qualità associato alla produzione locale ed al suo paesaggio. Leggi di più