Non svendiamo al mattone il Parco del Basso Isonzo. Sindaco e giunta, intervenite

basso isonzo_parcoUna parte consistente di quello che dovrebbe diventare il Parco Agro-paesaggistico metropolitano sta per essere svenduta: 37.000 mq nel cuore del polmone verde padovano rischiano di diventare edifici ad uso privato.

Ma c’è una speranza, ed è nelle mani del Sindaco.

Sino agli anni Novanta le aree del Basso Isonzo erano vincolate dal Piano Regolatore Generale (PRG) di Padova alla realizzazione di un grande parco urbano, per il quale venne anche redatto un progetto preliminare da parte degli architetti Roberto Gambino, Paolo Castelnovi e Federica Thomasset, tra i più prestigiosi paesaggisti italiani.

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Parte la sfida innovativa “Padova 4.0”. C’è anche il Parco Agro-paesaggistico metropolitano

vogliamo il parcoImmaginare una Padova nuova. Più verde, sostenibile e innovativa. Di questo si occupa l’Associazione per il Parco Agro-paesaggistico Metropolitano (PaAM), fondata nel 2016.

L’anno scorso, in occasione del bando “Padova 4.0” della Camera di Commercio, ha presentato alcuni progetti che propongono una rilettura ed un ridisegno della città e del territorio metropolitano per renderli più vivibili e resilienti.

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Bitonci e l’agricoltura: quante amnesie. Ora il Parco nasce dal basso

parco_agropaesaggistico_padova_legambienteA Padova la superficie agricola ammonta al 30% della superficie territoriale comunale: 27.867.993 mq (compresi alcuni terreni non edificati ma non utilizzati per fini agricoli). La legge urbanistica regionale del 2004 ha stabilito per il dimensionamento dei nuovi PAT (i nuovi piani regolatori) un limite massimo alla trasformabilità delle superfici da agricole ad edificabili: lo 0,65%, cioè per Padova non dovrebbe superare i 181.142 mq.

Ma la recente Variante al Piano degli Interventi approvata dall’Amministrazione Comunale, attraverso un artificio contabile, ha incrementato il limite 490.952 mq.

Sono premesse pessime Leggi di più

Romagnoli: da Caserma a parco. Domenica parte la petizione

caserma_romagnoli_stop_cemento_padovaIl Comune di Padova ha promesso di restituire alla città la Caserma Romagnoli che si affaccia in via Chiesanuova. Una grande superficie di 150.000 metri quadrati che, se ben riqualificata attraverso una “variante urbanistica”, porterebbe un grande beneficio al quartiere ed a tutta Padova.

A partire dalla festa “El Biologico in Prato” che si svolgerà domenica 10 maggio in Prato della Valle (dalle 9.00 alle 19.30), un folto gruppo di associazioni lanciano una petizione popolare (leggi qui) per la riqualificazione della caserma Romagnoli come fulcro del nuovo parco Agro-paesaggistico Leggi di più

Fabbriche ex Breda: un esempio di archeologia industriale da preservare

bredaLe ex fabbriche Breda situate a Cadoneghe rappresentano un esempio di archeologia industriale di fondamentale interesse sia dal punto di vista ambientale e naturale che quello culturale, in quanto luogo legato alla memoria storica sia di lotte sindacali che riferimento per uno sviluppo dell’imprenditoria locale.

La Fabbrica Breda nacque a Padova come Oblach – Fusione e lavorazione metalli il 1° gennaio 1907, successivamente nel 1917 fu trasferita  a Cadoneghe. Leggi di più

Gian Antonio Stella: salvare il paesaggio si può

foto intervista4Gian Antonio Stella scende dal palco a firmare autografi, ma lui, tra la gente c’è sempre stato. E con la gente stessa parla tranquillamente, tra un ‘grazie per diffondere queste informazioni’ e ‘cosa possiamo fare adesso?’. ‘Non faccio miracoli – ci confessa – ma oggi la consapevolezza di questi scempi del paesaggio e dei beni culturali è un po’ più diffusa. Cinque anni fa la situazione della Reale tenuta di Carditello era sconosciuta ai più”. Leggi di più