Gian Antonio Stella scende dal palco a firmare autografi, ma lui, tra la gente c’è sempre stato. E con la gente stessa parla tranquillamente, tra un ‘grazie per diffondere queste informazioni’ e ‘cosa possiamo fare adesso?’. ‘Non faccio miracoli – ci confessa – ma oggi la consapevolezza di questi scempi del paesaggio e dei beni culturali è un po’ più diffusa. Cinque anni fa la situazione della Reale tenuta di Carditello era sconosciuta ai più”.
Un’ora e mezza di slide proiettate tra la sua voce narrante e l’accompagnamento musicale di Bertelli, Paolo Favorido al pianoforte, Domenico Santaniello al basso acustico e violoncello, Maurizio Camardi ai sassofoni e duduk e una fantastica Rachele Colombo alle percussioni, chitarra, voce. ‘Quello che dobbiamo capire è che il non permettere che un centro commerciale venga costruito vicino a una villa veneta è una battaglia che si combatte politicamente, non con avvocatucci’, incalza Stella. ‘Per esempio, dopo una strenua battaglia, un mese fa siamo riusciti a respingere l’ormai famigerato Piano di assetto territoriale (Pat) di Asolo (quello passato alle cronache di questi giorni come la «colata di cemento» su uno dei paesaggi più belli del Veneto, ndr).
‘C’è bisogno di qualcuno che scopi per terra, come fanno le casalinghe!”, continua l’autore strappando una risata. Risata amara però: ‘l’Italia negli anni ’70 era al primo posto nel settore del turismo, ora siamo quinti ‘ma siamo destinati a cadere sempre più in basso, fin quando non si capirà che è il settore chiave dell’economia del nostro paese, e quel ministero non verrà dato come ‘contentino’ a un politico o a quell’altro’.
Pompei (clicca qui per l’articolo su Pompeiviva), ville venete, la campagna devastata, obbrobi architettonici sulle coste del sud Italia, ma anche la tenuta agricola di Cavour tra le risaie vercellesi cannibalizzata dai teppisti, l’inestimabile villaggio preistorico di Nola affogato nell’acqua perché la pompa non funziona e la tracotanza di un abusivismo che, di condono in condono, è salito a 4 milioni e mezzo di alloggi nei quali vivono undici milioni di italiani.
Sergio Lironi, presidente onorario di Legambiente, (ritratto nella foto mentre intervista Stella) chiede se vede delle discontinuità col governo precedente, la risposta è secca ‘forse a qualcuno della Sovrintendenza darà fastidio ma credo sia un bene che si siano uniti il ministero del Turismo con quello dei Beni Cuturali. Vorrei che si inglobasse anche quello dell’Ambiente per creare una visione d’insieme per un ministero che conti, sia appetibile, abbia soldi, così, magari, al posto di chiedere il ministero degli Interni si chieda questo. Certo che poi non si può mettere a capo di quest’ultimo personalità ambigue..’
Si vede una luce in questo tunnel di tagli, abusivismo e incuranza? ‘Qualcosa si muove, per esempio è notizia di qualche giorno fa, la Serracchiani (neo Presidente regione Friuli Venezia Giulia, ndr) ha bloccato la strada Manzano- Palmanova, 89 milioni di euro per 13 km, cifra pazzesca per una strada a due corsie, non una superstrada! Dodici milioni di euro a km.
Lei l’ha bloccata subito perchè non ha senso: oggi Manzano ha 1 camion ogni 3 minuti, da me sulla Riviera del Brenta ne passa 1 ogni 3 minuti solo di notte, fare una bretella nuova è ridicolo! Ha intenzione di usare una parte di quei soldi per mettere a posto per esempio Palmanova. Bisogna vedere se ci riesce, perchè mentre c’era lo spoglio delle schede che avrebbe dato la vittoria alla Serracchiani, avrebbero spedito le lettere di requisizione dei terreni, cioè l’esproprio. Sembra che ora non sia facile tornare indietro.’
Stella nel suo spettacolo ringrazia il Fai e Legambiente per la loro costante attività sul territorio, e proprio per la campagna di Salviamo il paesaggio che sostiene l’iniziativa del Parco agro-pesaggistico metropolitano si è fatto fotografare rendendosene promotore: qui sotto la ‘simpatica’ foto in stile segnaletico che inaugura la galleria fotografica Cittadini per il parco agro-paesaggistico metropolitano.
Perchè chi ama l’ambiente…si riconosce.
Sergio Lironi, Presidente Onorario di Legambiente e Luca Brunello, Ecopolis