Legambiente è contraria al progetto di una diga sul torrente Vanoi: troppi i rischi ambientali e sociali.
falda
Nuovi pozzi sul Brenta: risorsa acqua da salvare
Anche la Coldiretti Padova si aggiunge al coro che denuncia l’intenzione di scavare nuovamente nel letto del Brenta per estrarre la ghiaia.
A rimetterci rischiano di essere gli agricoltori e gli allevatori dell’Alta Padovana, in quanto a lungo andare rischiano di ritrovare il Brenta prosciugato.
“L’acqua del Brenta è la principale risorsa dell’Alta Padovana, un bene prezioso per migliaia di aziende agricole e per l’intero territorio.
Non possiamo continuare ad impoverire le falde in nome del profitto, perché prima o poi ci troveremo a pagare un elevato costo ambientale che si ripercuoterà per decenni. Leggi di più
Contaminazione da Pfas: i pericoli per la salute e le prime statistiche
A seguito del biomonitoraggio eseguito dall’Istituto Superiore della Sanità su un campione di veneti, è appurato che sono potenzialmente 250.000 le persone contaminate da PFAS; 60.000 di queste presentano concentrazioni particolarmente alte e risiedono nella zona maggiormente colpita dall’inquinamento, le valli del Chiampo e dello Agno.
Sono coinvolti trenta comuni dell’ovest vicentino, assieme ad altri limitrofi, situati nel padovano, nella Marca e nel veronese: tutti attingono acqua da bacini idrografici soggetti alla contaminazione da PFAS.
Abbiamo chiesto a un osservatore da sempre attento a questo problema, il dottor Vicenzo Cordiano, medico, specialista in Ematologia e in Medicina Interna Leggi di più
PFAS e prelievi nel sangue: dati preoccupanti
E’ ufficiale: il sangue dei 507 monitorati presenta tracce di sostanze perfluoroalchiliche molto superiori al sangue dei soggetti residenti al di fuori delle zone contaminate.
Nel numero del 3 dicembre 2015 di ecopolis avevamo già pubblicato una sintesi qui di un articolo di Piergiorgio Boscagin, Presidente circolo Perla Blu Legambiente Cologna Veneta, sul grave inquinamento da PFAS delle falde acquifere nelle provincie di Vicenza, Verona e Padova.
Mercoledì scorso in Regione sono stati resi noti i dati parziali sul biomonitoraggio umano Leggi di più
Pfas: l’inquinamento delle acque venete diventa un caso nazionale
L’inquinamento da Pfas che sta interessando le tre provincie venete (ne avevamo scritto qui) è ormai un problema fuori controllo che può avere investito tutto il territorio nazionale attraverso la commercializzazione di alimenti contaminati quali uova e pesci provenienti da allevamenti delle zone contaminate.
A dichiararlo è il dottor Giorgio Cester direttore della Sezione Veterinaria e Sicurezza alimentare della Regione Veneto nel verbale della commissione Tecnica regionale sui Pfas del 13 gennaio 2016. Leggi di più
PFAS, grave inquinamento di acque superficiali e falde. Coinvolti territori di Vicenza, Verona e Padova
Ortaggi, uova, carni bovine e pesci contaminati dal PFAS in Veneto. Sono i primi risultati delle analisi del monitoraggio che confermano la diffusione e la presenza di sostanze chimiche perfluoroalchiliche nei territori di tutte e cinque le unità sanitarie oggetto dell’indagine.
Il campionamento che ha interessato alimenti nei territori delle ULSS n.5 – Ovest Vicentino; ULSS n.6 – Vicentino; ULSS n.17 – Monselice; ULSS n.20 – Verona e ULSS n. 21 – Legnago. “L’indagine [conclusa a giugno 2015 n.d.r.] conferma la diffusione in tutte le matrici alimentari.
Giù le mani dal Brenta: ancora escavazioni
Venerdì 20 novembre a Camazzole di Carmignano di Brenta, si è tenuta una riunione di aggiornamento sui progetti di nuove perforazioni di pozzi e di incremento del prelievo idrico dal Bacino Giaretta e sulla serie di interventi “a compensazione” programmati dalla Regione Veneto lungo l’asta del Mediobrenta, che sembrano, in realtà, configurarsi come una massiccia campagna di escavazioni in alveo sponsorizzata dalla Giunta Regionale.
Si tratta di nuovi pozzi di Veneto Acque spa con una capacità a regime di prelievo di acqua dalla falda di 1.750 lit/sec, Leggi di più