Nuovi pozzi sul Brenta: risorsa acqua da salvare

fiume brentaAnche la Coldiretti Padova si aggiunge al coro che denuncia l’intenzione di scavare nuovamente nel letto del Brenta per estrarre la ghiaia.

A rimetterci rischiano di essere gli agricoltori e gli allevatori dell’Alta Padovana, in quanto a lungo andare rischiano di ritrovare il Brenta prosciugato.

“L’acqua del Brenta è la principale risorsa dell’Alta Padovana, un bene prezioso per migliaia di aziende agricole e per l’intero territorio.
Non possiamo continuare ad impoverire le falde in nome del profitto, perché prima o poi ci troveremo a pagare un elevato costo ambientale che si ripercuoterà per decenni.

Abbiamo un obbligo di responsabilità verso le future generazioni, alle quali non possiamo lasciare un territorio impoverito. Senza acqua l’agricoltura muore, è bene ricordarlo”.
Coldiretti Padova esprime così preoccupazione per il futuro delle falde nell’Alta Padovana e, tramite il presidente provinciale Federico Miotto, lancia un appello alla responsabilità.

“Per ora non saliamo sulle barricate – continua Mitto – ma teniamo l’attenzione molto alta su quanto sta accadendo sul territorio. Si parla di nuovi pozzi, di ulteriori escavazioni in una zona che ha già pagato un alto tributo in termini di risorsa idrica. Abbiamo migliaia di imprenditori agricoli dell’Alta Padovana che vedono minacciato il proprio futuro se continuerà il progressivo impoverimento delle falde.
Gli allevamenti da latte e da carne, i prati stabili del Destra Brenta, le colture orticole non possono vivere senza disponibilità di acqua.
L’Alta Padovana senza acqua rischia di trasformarsi in un deserto.

Ci rendiamo conto che la qualità dell’acqua di falda è ottima per alimentare gli acquedotti di gran parte della nostra regione e che l’approvvigionamento va in qualche modo garantito.

Allo stesso tempo però dobbiamo assolutamente soddisfare due condizioni che non sono assolutamente discutibili. Anzitutto – prosegue Miotto – va messo un freno all’estrazione di ghiaia dal letto del Brenta, una pratica che ha già creato notevoli danni e che non può essere ulteriormente sostenibile.
Inoltre vanno messe in atto da subito le opere di ricarica delle falde per non continuare ad impoverire questo indispensabile “giacimento” d’acqua per tutta l’area settentrionale della nostra provincia.

I nostri imprenditori ci chiedono ogni giorno di vigilare e di agire affinché non venga messa a repentaglio la risorsa acqua.
Noi non ci sottraiamo a questo compito e teniamo aperto un costante canale di dialogo con la Regione e tutte le altre istituzioni per garantire un futuro all’agricoltura dell’Alta Padovana e al suo ambiente naturale unico nella nostra regione”.

Coldiretti Padova

3 thoughts on “Nuovi pozzi sul Brenta: risorsa acqua da salvare

  1. Questo è il tipico atteggiamento e comportamento della Coldiretti !
    Non si può tenere i piedi su due staffe.
    Lamentano i disagi però non affrontano chi iproblemi li crea …. !

  2. Ciao a tutti.
    Mi vergogno un po’ ma nessuno che conosco mi ha dato risposte soddisfacenti, e allora lo chiedo qua: quali sono i danni dell’estrazione di ghiaia dal greto dei fiumi?
    Io comprendo che la ghiaia serve come materiale da costruzione, e pertanto se vogliamo limirtare il consumo di suolo se ne dovrebbe limitare anche l’estrazione. Comprendo che le ditte che se ne approvvigiano fanno enormi guadagni sottraendo una riusorsa alla comunita e pagandola una cifra simbolica.
    Quello che mi sfugge è il danno ambientale derivante dall’abbassamento del letto dei fiumi.
    Grazie a chi mi saprà rispondere, anche solo indicando dove trovare dei chiarimenti.

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