Nuovi pozzi sul Brenta: risorsa acqua da salvare

fiume brentaAnche la Coldiretti Padova si aggiunge al coro che denuncia l’intenzione di scavare nuovamente nel letto del Brenta per estrarre la ghiaia.

A rimetterci rischiano di essere gli agricoltori e gli allevatori dell’Alta Padovana, in quanto a lungo andare rischiano di ritrovare il Brenta prosciugato.

“L’acqua del Brenta è la principale risorsa dell’Alta Padovana, un bene prezioso per migliaia di aziende agricole e per l’intero territorio.
Non possiamo continuare ad impoverire le falde in nome del profitto, perché prima o poi ci troveremo a pagare un elevato costo ambientale che si ripercuoterà per decenni. Leggi di più

La spesa senza “impronta”? a casa con il Triclò

triclòRidurre la propria “impronta ecologica” anche attraverso le piccole azioni quotidiane, come spostarsi e fare la spesa, migliorare il proprio stile di vita facendo del bene anche all’ambiente: questa la proposta lanciata da Coldiretti Padova nei mercati di agricoli Campagna Amica su iniziativa della Camera di Commercio, in collaborazione con Coldiretti Padova e Ecofficina. Leggi di più

Cinghiali devastano i Colli Euganei

cinghiali teolo campoLa devastazione non si ferma: dai vigneti al mais, dagli uliveti ai frutteti. In tutta l’aera dei Colli Euganei i cinghiali imperversano praticamente indisturbati e gli agricoltori sono gli unici a pagarne le conseguenze, tra l’indifferenza generale e la sostanziale latitanza degli enti preposti. Anche nelle zone pedecollinari l’emergenza ha raggiunto l’apice, denuncia Coldiretti Padova, e sta compromettendo anche la nascita di colture come il mais.

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Distrutti 30 alveari sui Colli Euganei

Solo dei criminali possono mettere in pratica un atto così vile e sconsiderato, che oltre a causare un’ingente perdita all’azienda agricola colpita crea un gravissimo danno all’ambiente. I responsabili devono finire in galera. Questo è ciò che si deve dire, senza mezzi termini, di fronte alla denuncia di un apicoltore di Baone, Antonio Ferraretto collaboratore dell’azienda di famiglia Graziosa De Facci di Calaone, al quale nei giorni scorsi sono stati distrutti decine di alveari. Parlare di atto di vandalismo è riduttivo perché chi ha agito lo ha fatto con l’intento di distruggere nel modo peggiore gli alveari e uccidere il maggior numero possibile di api.

 “In uno dei nostri apiari a Calaone in via Papafave – ci racconta Ferraretto – durante una visita di controllo abbiamo trovato 30 alveari scoperchiati. Leggi di più