Gli anni 2000 nel Veneto, almeno sino alla crisi del 2008, sono stati caratterizzati da una intensa attività edilizia. In un decennio si sono realizzati edifici industriali, direzionali e commerciali per oltre 164 milioni di mc ed edifici residenziali per circa 148 milioni di mc. In base agli standard abitativi della Regione Veneto, che assegna 150 mc per abitante, la nuova edilizia residenziale realizzata potrebbe dunque teoricamente ospitare quasi un milione di nuovi abitanti. Più del doppio del reale incremento registrato negli stessi anni: circa 430.mila nuovi abitanti tra il 2001 e il 2010 (mentre nel 2011 – per la prima volta in quarant’anni – si è registrata un’ inversione di tendenza (da gennaio a ottobre la popolazione è diminuita di oltre 70 mila unità). Leggi di più
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Dialogo davanti alla Cappella degli Scrovegni
Il prof. Zanardi ed un immaginario interlocutore discutono di fronte alla Cappella degli Scrovegni.
Zanardi richiama l’allarme che i quotidiani “Telegraph” e “Le Figaro” hanno lanciato sulla conservazione degli affreschi di Giotto, a seguito dei lavori iniziati in un cantiere posto a breve distanza, appena al di là del Piovego, che prevede la costruzione di una torre binata alta oltre cento metri e di un vastissimo interrato profondo 10.
Il suo interlocutore cerca di tranquillizzarlo richiamando le rassicuranti relazioni dei tecnici. Leggi di più
Succede in città
>>> giovedì 8 novembre
Chiamiamola Tortura Sherwood, in collaborazione con Globalproject.info, ospita un incontro sul tema della necessità dell’introduzione del reato di tortura nel nostro ordinamento penale e della definizione di regole certe sull’operare delle polizie in funzione di ordine pubblico. Aperitivo e buffet dalle ore 19,30. Inizio diretta su www.sherwood.it alle ore 21.00. La serata è aperta al pubblico, negli studi di Sherwood,in Vicolo pontecorvo 1/a a Padova. Ingresso libero .Ospiti in studio: Giovanni Palombarini, magistrato, autore di saggi sulla giustizia e sulla tutela dei diritti, Annamaria Alborghetti, avvocato, presidente della Camera Penale di Padova, Francesca Vianello, associazione Antigone, ricercatrice e docente in Sociologia della devianza. Coordina: Marco Rigamo, redazione di Globalproject. In Italia la tortura non è reato. Sono 25 anni che il nostro paese è inadempiente rispetto a quanto richiesto dalla Convenzione contro la tortura delle Nazioni Unite, che l’Italia ha ratificato. Sono passati 11 anni dalle giornate del G8 2001 a Genova, dalle immagini di violenze poliziesche tanto feroci quanto ingiustificate ai danni di manifestanti inermi, da quanto accadde nei locali della scuola Diaz e della caserma di Bolzaneto. Nel frattempo abbiamo imparato a ricordare i nomi Cucchi, Aldrovandi, Sandri e molti altri. Perché nulla è cambiato.
http://www.sherwood.it/articolo/2139/chiamiamola-tortura
Presentazione del libro “ll consumo del territorio” e il suo dissesto causato principalmente dalla cementificazione. Scritto dal Dott. Sergio Lironi Presidente Onorario Di Legambiente. Presso i locali del Centro Polivalente in via Trento,5 a San Martino di Lupari, alle ore 20,45.
“Gestione dei rifiuti e rischi per la salute. Strategie di prevenzione primaria e di promozione della salute”. Incontro e presentazione del libro, prodotto da ISDE – Associazione Medici per l’Ambiente. Presso la Sala Anziani di Palazzo Moroni, con inizio alle ore 21.00.
>>> venerdì 9 novembre
Incontro Con I Cittadini Sul Tema Della Manutenzione Degli Argini Del Brenta E La Salvaguardia Del Territorio Dal Pericolo Alluvioni E Allagamenti. Ore 20.30 in Sala Consigliare A Campolongo Maggiore. all’incontro sono stati invitati tutti gli enti e le autorità che hanno competenza sui problemi in discussione. Modera la serata l’architetto Antonio Draghi Coordinatore CAT Riviera Del Brenta,per info: brentasicuro@libero.it
Assemblea pubblica sulla questione distilleria Bonollo a Conselve motivo da sempre della protesta vivace e vibrante delle varie identità di sensibilità ambientale e di salute pubblica e politica. Occasione per un chiarimento pubblico della vicenda con esperti tra i quali un ingegnere chimico, medici ed oncologi, rappresentanti dei comitati locali e del Movimento 5 stelle. Verranno relazionati dati tecnici sugli sforamenti rilevati dall’Arpav nei vari controlli alla Bonollo negli ultimi anni e le potenziali ipotesi e correlazioni sanitarie con certe sostanze inquinanti. Ore 21:00 presso la Sala Dante a Conselve.
>>>sabato 10 novembre
“Scrivere E Leggere Di Mafie”. Ultimo appuntamento con Giovanni Tizian, giornalista calabrese di 29 anni, emigrato in Emilia Romagna. Laureato in criminologia presso l’università di Bologna, ha iniziato a scrivere con la Gazzetta di Modena nel 2006 (con cui collabora tuttora) per la quale si è occupato di infiltrazioni mafiose, conducendo numerose inchieste giornalistiche sul clan dei casalesi. Ha scritto per il portale d’inchiesta rivista online.com e Liberainformazione. Oggi scrive per i giornali del gruppo l’Espresso. Gli incontri sono aperti al pubblico e si svolgeranno dalle ore 10.00 alle ore 12.30 preso la Plip di Mestre. Presso la Plip è aperta un’ottima osteria bio-solidale.È gradita conferma.Per chiarimenti: osservatorio@legambienteveneto.it http://www.osservatorioambientelegalitavenezia.it/ tel +39 3884078926
Visita all’ex-campo di concentramento per gli ebrei padovani a Vo’ Vecchio Organizzata dalla sezione Sparvierodell’ANPI di Cadoneghe (ora restaurata Villa Contarini-Venier ) con la guida di Francesco Selmin, autore del libro Nessun giusto per Eva – la Shoah a Padova e nel Padovano. info email anpicadoneghe@gmail.com
L’estate Di San Martino alla Costigliola, azienda agricola bio e centro sullo sviluppo sostenibile di Banca Etica. L’evento celebra l’antica tradizione contadina, che vede nel giorno di San Martino la fine del duro anno lavorativo e l’inizio di uno nuovo. La Costigliola vuole ricordare quest’importante data nella vigilia di quel giorno proprio con una “cena del contadino” a base dei cereali coltivati alla Costigliola tramite il metodo biologico: il menù prevede il orzo con crema di zucca, la zuppa con il farro, tortini vegetariani con polenta di mais, castagne e vino. La serata è aperta a tutti: dalle ore 18:00 con la presentazione dei grani de La Costigliola, la cena alle ore 19:30 dove ogni piatto diventa racconto della tradizione veneta, e alle ore 21:30 la lettura animata del catechismo agricolo. Per saperne di più: La Costigliola, 049 9903221 oppure 393 8849087 oppure info@lacostigliola.org www.lacostigliola.org
>>> domenica 11 novembre
Apertura straordinaria della cappella alla base del serbatoio torre costruito sul bastione della Gatta, in memoria delle vittime del bombardamento dell’11 novembre 1916.Con una novità rispetto agli anni scorsi, grazie alla collaborazione con l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra: apertura straordinaria della casa del Mutilato, realizzata nel 1927 di fronte all’ingresso dei giardini alla Rotonda. Organizzata dall’ Ass. Comitato Mura di Padova. Chi non conosce la storia di questo avvenimento e il luogo che la ricorda può intanto visitare questa pagina del sito: http://www.muradipadova.it/lic/11-novembre-2012-anniversario-bombardamento-1916/375.html
Festa di San Prosdocimo organizzata dagli Amissi del Piovego. Apertura alle 10.00 con la messa di ricorrenza nella Chiesa di Ognissanti in Via Ognissanti e poi trasferimento in golena San Prosdocimo Via San Massimo 137 Padova. Successivamente: benedizione delle barche e dei vogatori, pranzo a sacco ,vogata di San Prosdocimo, visita didattica da terra al complesso monumentale storico e ambientale cinquecentesco; castagnata e vin brulè; presentazione del libro di poesie “Cosa vuoi che sia” del socio Enrico Roveran
Per informazioni e adesioni: cell. 3487077807 info@amissidelpiovego.it
La Transumanza Della Pace – road movie di Roberta Bigiarelli. Da un’idea di Gianni Rigoni Stern, figlio di Mario, il viaggio di quarantotto manze dal Trentino alla Bosnia Erzegovina, di coloro che hanno creduto nella rinascita attraverso il dono e della speranza di chi ha perduto tutto in una guerra devastante che ha distrutto beni e conoscenze. Saranno presenti in sala la regista Roberta Bigiarelli, Gianni Rigoni Stern e l’Assessore Alessandro Zan. Ingresso libero. ore 16.30 – Padova, Auditorium San Gaetano, Via Altinate 71
Natalina la contadina Spettacolo teatrale della Compagnia I Fantaghirò. Teatro dei Carichi Sospesi (vicolo del Portello 12, Padova)ore 16.30. Alle 17.30: La Merenda Tutta Salute. Una merenda genuina, biologica e di stagione. Per info:Arci PadovaTel. 049.8805533 (da lunedì a venerdì, ore 9-17)padova@arci.it.Per prenotazioni: Invia un sms al numero: 346.5052493 specificando nome e cognome, numero di persone per cui vuoi prenotare ed indirizzo e-mail.
Inaugurazione della sala Peppino Impastato in Sede Banca Etica, di Via Tommaseo 7 Padova http://www.bancaetica.com/blog/padova-per-linaugurazione-della-sala-peppino-impastato
>>> lunedì 12 novembre
Tirai Una Freccia In Cielo – serata di commemorazione per Padre Ezechiele Ramin. Iniziativa promossa dal Consiglio di Quartiere 5 Armistizio Savonarola. Organizzazione e coordinamento: Cooperativa Tre cose ai giovani. Rinfresco in collaborazione con Corti e Buoni. Ingresso libero. ore 20.30 – Padova, Piccolo Teatro Don Bosco, Via Asolo 35
>>> mercoledì 14 novembre
Tomorrow’s Land documentario di Andrea Paco Mariani e Nicola Zambelli, 2011.Presenterà il documentario il regista Andrea Paco Mariani. Ore 20.45 – Padova, Sala Fronte del Porto, Via S.M. Assunta. All’ interno della rassegna “Una Finestra Sulla Palestina Voci, Sapori, Geografie E Storie Da Un Paese Dimenticato”. Quattro serate per aprire una finestra sulla cultura e la storia palestinese, per ridare voce e visibilità ad un popolo che continua a resistere.
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CORSI, SEMINARI E MOSTRE – iniziative prossime e future
Mostra Fotografica delle alluvioni che hanno colpito il territorio del Brenta dal 1905 al 201o. Organizzata dal Comitato Intercomunale Brenta Sicuro con il patrocinio del comune di Campolongo Maggiore. La mostra sarà aperta al pubblico presso la sala consigliare del comune dal 4 al 9 novembre 2012.
Corso di formazione: facilitazione linguistica e intercultura 2012
L’ Associazione Amici dei Popolo di Padova organizza, dal 26 ottobre al 19 novembre 2012, 4 giornate di formazione per chi chi intende approfondire le tematiche relative all’intercultura e al fenomeno migratorio. Il corso è preparatorio allo svolgimento di attività di volontariato all’interno del progetto di facilitazione linguistica con minori di origine straniera dell’associazione. Gli incontri si terranno nella Sala Parrocchiale Gesù Buon Pastore Via T. Minio 19/3, 35134 Padova in orario 17.00-19.00. Quota d’iscrizione 10 euro. Iscrizioni via mail a facilitazionelinguistica.adp@gmail.com Info:Amici Dei Popoli-Padova, Via T. Minio N° 13 Interno 7 Padova Tel E Fax : 049600313 Cell.: 3473498098 http://www.amicideipopolipadova.it
AmbientAzioni JR Festival di teatro-ambiente per bambini. Dall’ 11 novembre al 2 dicembre. Quattro domeniche pomeriggio di spettacoli, burattini e giocolieri, deliziose merende, giochi e laboratori all’insegna del rispetto dell’Ambiente. Un’ occasione per conoscere, divertendosi, le buone pratiche di sostenibilità e tanti spunti per un’alimentazione sana. Tutti i pomeriggi, al termine dello spettacolo e della merenda, la Bottega Invisibile propone “divertiamoci con poco!”, giochi e attività divertenti con i materiali di recupero che puoi “salvare” dalla spazzatura: giornali, tappi, vasetti, bottiglie, lattine e molto altro…Il Festival si svolge in occasione di Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile (da 19 al 25 novembre 2012),Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (dal 17 al 25 novembre 2012).Ingresso Libero E Gratuito. Tutte le attività si svolgeranno, a partire dalle 16.30, al Teatro ai Carichi Sospesi (vicolo del Portello 12, Padova).
Sabato 10 e 17 novembre Corso amatoriale per imparare a fare la pizza digeribile, nutriente, equilibrata e… buonissima! Negli ultimi decenni il mondo della pizza ha registrato una crescita di consumi e offerta di tipologie e formati davvero esponenziale. È diminuita però di molto la digeribilità, la qualità delle materie prime e l’equilibrio tra i vari nutrienti. Quota di partecipazione: € 70,00 per i soci Biolca; i non soci devono aggiungere la quota associativa di € 20,00 che dà diritto a ricevere il mensile «Biolcalenda» per un anno. Presso la sede Biolca a Battaglia Terme (PD). Per informazioni: http://www.labiolca.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1436:pizza-fai-da-te&catid=70:alimentazione&Itemid=128
Sabato e domenica 17-18 novembre Corso teorico pratico di cucina bio-vegetariana. Con cereali, legumi, ortaggi, spezie, erbe aromatiche e frutta si possono preparare una infinità di piatti che non hanno nulla da invidiare ai piatti a base di carne. Però senza le controindicazioni della carne e con un valore aggiunto che è costituito dalla qualità dei prodotti biologici e dal loro impatto positivo sull’ambiente. Sabato 17 novembre dalle 15,30 alle 18,30 parte teorica. Domenica 18 novembre dalle 9,30 alle 13,30 parte pratica. Quota di partecipazione: € 60,00 (i non soci devono aggiungere la quota associativa di € 20,00 che dà diritto a ricevere il mensile Biolcalenda per un anno). Presso la sede Biolca a Battaglia Terme (PD). Per informazioni: 333 6071916 (Carmen) o 049 9101155 (Biolca) o info@labiolca.it
A Padova il “Parking Day”
Legambiente e Amissi del Piovego oggi hanno organizzato il primo “Parking Day” padovano per rilanciare la campagna Salviamo il Paesaggio dalla cementificazione e per chiedere al Comune di Padova precisi impegni.
Parking Day nasce nel 2005, quando uno studio dell’arte e design a San Francisco ha convertito temporaneamente un stallo per il posteggio in parco pubblico nel centro della megalopoli. Da allora Parking Day è diventato un movimento globale in cui associazioni e cittadini creano o propongono nuove forme di utilizzo del territorio (urbano ed extraurbano) per finalità ambientali e sociali. Il territorio come bene comune, dunque.
A Padova oggi Legambiente e Amissi del Piovego hanno trasformato alcuni parcheggi in via Matteotti in un parco lillipuziano: una provocazione per dire che anche nella nostra città si cementifica troppo a scapito di verde e territorio e chiedere un riduzione dell’edificazione prevista nei prossimi anni
Negli ultimi 30 anni un quinto d’Italia è stata cementificata: 6 milioni di ettari. Ci sono 10 milioni di case vuote, eppure si continua a costruire. In particolare, oltre al paesaggio si stanno perdendo per sempre i suoli fertili. Una sistematica distruzione di risorse che vede la Regione Veneto in prima fila, seconda solo alla Lombardia.
Per fermare lo scempio si è costituito il Forum Nazionale “Salviamo il Paesaggio di cui fanno parte 400 organizzazioni, tra cui Legambiente e Amissi del Piovego, operante anche Padova.
“Ai tutti i Sindaci italiani – spiega Sergio Lironi Presidente Onorario di Legambiente Padova – dal Forum è arrivata la richiesta di censire le abitazioni e i fabbricati industriali vuoti, sfitti o non utilizzati, e i terreni ancora liberi, ma destinati all’edificazione. Il Comune di Padova ci ha risposto con dati vecchi più di 10 anni, ma comunque già sappiamo che in città ci sono migliaia di case vuote, oltre settemila sono in vendita.
Stiamo sostenendo il censimento con una raccolta di firme tra i cittadini che ha già raccolto 1500 firme. Alla quale ne abbiniamo un’altra per creare un Parco agricolo e paesaggistico esteso a tutto il territorio compreso tra la Brenta e il Bacchiglione, una grande “cintura verde” interessante tutti i Comuni della Comunità metropolitana padovana.
Chiediamo al Comune di Padova di fornirci i dati aggiornati del consumo di suolo (abitazioni e i fabbricati industriali vuoti, sfitti o non utilizzati, e i terreni ancora liberi, ma destinati all’edificazione) e di valutare seriamente una moratoria nell’edificazione, seguendo l’esempio dei comuni più virtuosi, quali quelli di Udine e di Desio, che hanno tagliato un milione di metri cubi dai loro piani regolatori. Il PAT (il nuovo piano regolatore) di Padova, infatti, è assolutamente sovradimensionato aggiungendo alla volumetria ancora edificabile del vecchio Piano Regolatore, di 2.607.892 metri cubi altri 2.084.232 mc. per un volume edificabile totale di 4.692.124 metri cubi. Una spaventosa colata di cemento. A chi possa servire questa nuova volumetria – conclude Lironi – non si capisce, visto che la popolazione in città sta diminuendo e che ci sono già più di 7000 case che non riescono ad essere vendute.
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A cura della redazione di Ecopolis
Padova, la città immobile
Ecco Ecosistema urbano, la “fotografia ambientale” dei capoluoghi che Legambiente scatta annualmente, in collaborazione con il Sole 24 Ore, giunto alla 19esima edizione. I dati sono stati forniti dai Comuni, e in alcuni casi dall’Istat e riguardano l’anno 2011.
Facendo un confronto con i dati dell’anno precedente salta subito all’occhio dove la città fa passi in avanti verso la sostenibilità ambientale avanti o dove invece peggiora. Il raffronto dei dati, pessimi sul versante mobilità e smog, positivi nel settore delle energie rinnovabili, contraddittori per gli altri indicatori, dipinge una città senza un nitido e globale impegno verso la sostenibilità urbana e fa giustizia delle troppe operazioni di sola immagine dell’Amministrazione.
A parte singole, rare eccezioni individuali, è il governo della nostra città, nel suo complesso, a non vedere ancora l’ambiente come opportunità di sviluppo. Né il governo cittadino vede l’ambiente come elemento che deve attraversare e coordinare le altre politiche. Ad esempio la politica urbanistica continua la corsa all’edificazione con tutti i guasti a cascata che comporta: aumento della mobilità privata, inquinamento, perdita di qualità territoriale. La città sostenibili invece, insieme alla costruzione di un’economia a bassa emissione di anidride carbonica e la messa in sicurezza dei territori e degli edifici, rappresentano la via maestra per uscire dalla crisi economica e dal declino.
Ma vediamo gli indicatori di Ecosistema urbano nel dettaglio (vedi anche tabella comparativa allegata – clicca qui per visualizzarla):
Mobilità ed inquinamento atmosferico
Qui tutti i parametri tratteggiamo un quadro in peggioramento, o nel migliore dei casi stazionario.
La media annuale delle polveri sottili –PM10- passa dai 37,7 microgrammi per metrocubo d’aria del 2010 ai 43,7 del 2011, laddove il limite di legge è 40 microgranni. I superamenti del limite di legge giornaliero sono stato 96 contro i 35 ammessi dalla legge. I giorni di superamento dell’ozono (media di tutte le centraline) passano da 47 ad 83, quando il limite di legge è 25. La media annuale del Biossido di azoto – NO2 – passa da 39,7 microgrammi per metrocubo d’aria a 43,7 contro i 40 del limite di legge.
Questi dati negativi sono la diretta conseguenza della mancanza di adeguate politiche di contenimento del traffico, che in città è il principale responsabile dello smog.
Infatti diminuisce ancora l’offerta di trasporto pubblico in città (dovuta principalmente ai tagli di Stato e Regione). La percorrenza annua per abitante dei mezzi pubblici (Km/vettura/abitanti/anno) scende dai 32 del 2010 ai 29 del 2011e quindi la media dei viaggi per abitante anno scende da 150 a 146. Tanto è vero che non diminuisce il numero di auto circolanti nel Comune: 58 ogni 100 abitanti come nel 2010. Idem per i motocicli 13 ogni 100 abitanti, come nel 2010. Nessun passo in avanti per le isole pedonali che nel 2011 restano a 0,79 metri quadri per abitante come nel 2010, né per la Zona a Trafico Limitato che resta di 6.07 metri quadri per abitante, e dove, per altro non è rispettato il limite di velocità a 30 chilometri orari che vige in tutta la ZTL. Stazionarie anche le piste ciclabili.
Dati che denunciano la mancanza di concrete politiche per la mobilità sostenibile, per il contenimento del traffico e il supporto al trasporto pubblico ed ad altre modalità alternative ad auto e furgoni per lo spostamento di persone e merci.
Consumi, sprechi e rifiuti
Il quadro in questo settore è contraddittorio.
Diminuiscono le perdite della rete idrica, che dal 35% del 2010 passano al 32 % del 2011. Conseguentemente anche l’acqua potabile consumata diminuisce dal 155,8 litri al giorno per abitante a 145,2 litri. Anche la capacità di depurazione delle acque reflue migliora passando dall’87% degli abitanti allacciati al depuratore del 2010 al 93% del 2011.
Negativo, invece il dato riguardante i consumi elettrici domestici, che aumentano: 1303 chilowatt per abitante nel 2011 contro i 1285 del 2010.
Rifiuti urbani: la produzione procapite diminuisce nel 2011, con 659 chili all’anno contro i 691 del 2010. Effetto della crisi economica (che incide sui consumi e quindi anche sui rifiuti) o delle campagne di sensibilizzazione alla riduzione? Migliora la raccolta differenziata che guadagna un punto, passando dal 42% del 2010 al 43% del 2011, dei rifiuti urbani prodotti, beneficiando del passaggio al porta a porta a Camin, ma non ancora di quello negli altri quartieri, dati che peseranno il prossimo anno.
Verde
Stazionaria, quindi non positiva, la situazione del verde a Padova. Nel 2011 i mq per abitante di verde urbano fruibile restano 12,24, come nel 2010. Così come per le Aree Verdi totali: ferme a 526 mq di aree verdi per ogni ettari di superficie comunale (le aree verdi totali comprendono anche il verde non fruibile dai cittadini).
Energie rinnovabili
Va decisamente meglio per gli impianti di energia rinnovabile installati su edifici di proprietà comunale. Vistosa la crescita del solare fotovoltaico che passa dai 2,91 Kilovatt ogni 1000 abitanti del 2010, ai 28,24 kilowatt nel 2011. Bene anche per il solare termico i che passa da 0,22 metri quadri ogni mille abitanti a 0,38.
Consumo di suolo
Il PAT (il nuovo piano regolatore) di Padova, infatti, è assolutamente sovradimensionato: aggiunto alla volumetria ancora edificabile del vecchio Piano Regolatore, di 2.607.892 metri cubi altri 2.084.232 mc. per un volume edificabile totale di 4.692.124 metri cubi. Una spaventosa colata di cemento. A chi possa servire questa nuova volumetria non si capisce, visto che la popolazione in città sta diminuendo e che ci sono già più di 7000 case che non riescono ad essere vendute.
Chi volesse il dossier completo di Ecosistema Urbano può richiederlo all’ufficio stampa nazionale di Legambiente 06.86268379-99-53-76
Lucio Passi – Portavoce Legambiente Padova
Telefoni mobili e tumori alla testa: la Cassazione conferma
I giudici della Sezione Lavoro della Cassazione (Sentenza n. 17438 del 3-12.10.12) hanno pienamente e definitivamente confermato la Sentenza della Corte d’Appello di Brescia riguardante il caso di un malato di tumore al nervo trigemino a causa dell’intenso uso per lavoro di telefoni mobili (cellulari e cordless).
I Giudici della Cassazione hanno: 1) ribadito la validità dei riferimenti scientifici citati dal CTU di Brescia e dai consulenti del ricorrente I.M.: l’oncologo che lo aveva seguito e il Prof. Levis già Ordinario di Mutagenesi Ambientale all’Università di Padova cofondatore della nostra Associazione per la parte epidemiologica; 2) nuovamente spiegato la causa delle discrepanze tra gli studi e i giudizi apparentemente tranquillizzanti (Progetto Interphone: IARC, CE, ICNIRP, OMS, ma anche Compagnie di telefonia cellulare internazionali e nazionali) e quelli molto allarmanti del gruppo Hardell; 3) recepito ancora una volta il tema dei conflitti di interesse e dei conseguenti “business bias” che rendono palesemente ininfluenti i risultati degli studi scientifici che ne sono gravati; 4) ricordato il principio generale – estensibile a tutte le patologie e le loro cause lavorative anche se non tabellate dall’INAIL – in base al quale può essere comunque valutata la “ragionevole certezza” del rapporto causa-effetto che dà luogo a un “rilevante grado di probabilità”.
Questa sentenza – inutilmente ostacolata da ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma e osteggiata persino dal Procuratore Generale della Repubblica nel suo intervento nell’udienza in Cassazione – facilita il percorso di altre cause su casi di tumore da esposizioni lavorative sia a CEM/ELF (linee elettriche ad alta tensione) che a radiofrequenze (non solo cellulari e cordless, ma anche radioemittenti e radar), ma potrebbe aprire la strada per il riconoscimento ed il risarcimento anche di patologie acute di varia natura dovute ad esposizioni a CEM, e persino a patologie imputabili ad altri agenti ambientali “non tabellati” dall’INAIL.
Se questa sentenza è indubbiamente un passo avanti fondamentale per il riconoscimento dei danni oncologici provocati da esposizione a CEM, bisogna purtroppo constatare che, a distanza di un anno, non c’è segno che sia in fase di realizzazione l’impegno per una “campagna di informazione indirizzata ad un uso appropriato e non smodato e indiscriminato del telefono cellulare” che il Ministero della Salute per mezzo del Consiglio Superiore di Sanità si era impegnato a realizzare col comunicato n.226 del 15.11.2011 pubblicato dopo la trasmissione di Report sull’argomento (27.11.11) e ripreso da varie testate giornalistiche. Impegno ribadito anche di recente in risposta al quesito posto al Ministero da un Avvocato colpito da tumore al cervello dopo uso intenso e prolungato del cellulare (La Gazzetta del Mezzogiorno del 08.10.12).
Per informazioni:
info@applelettrosmog.it
www.applelettrosmog.it
Per la rilevanza che questa sentenza ha a livello anche internazionale, qui è scaricabile in formato pdf il comunicato stampa in lingua inglese.
A.P.P.L.E. (Associazione Per la Prevenzione e Lotta all’Elettrosmog)
Alberi: l’approccio scientifico, da solo, può non bastare
“Nei contenziosi, il verde a oltranza, privo di una solida base scientifica, non è sufficiente. Alla base della salvaguardia dell’ambiente sta la conoscenza “intima” delle interazioni tra le dinamiche storico antropiche e quelle naturali che lo hanno plasmato. Se i due fattori non sono adeguatamente conosciuti è facile cadere vittime delle ideologie”.
Così ci scrive un importante botanico che Legambiente ha contattato nelle settimane scorse a proposito dei tagli delle alberature in via Goito e sulla gestione del verde urbano padovano. E continua.
“Cara Legambiente, quando si tratta di tagliare vecchi pioppi (come quelli di via Goito, n.d.r.) un botanico serio non può fare opposizione con efficaci argomentazioni. Il pericolo esiste davvero e la messa in sicurezza non può non essere fatta solo dopo schianti rovinosi. Il Pioppo (sia bianco, sia nero, sia canadese) è un genere a rapida crescita e poco longevo e quindi facile al deperimento in tempi non troppo lunghi. I pioppi neri e quelli canadesi hanno il legno fragile, diventano grandissimi in pochi anni e possono facilmente collassare in presenza di forti venti. Se si vuole far ritornare l’ambiente come prima basta, comunque, ripiantare pioppi e nel giro di una decina di anni si ha già un buon effetto paesaggistico.
Io sconsiglio, però, di usare pioppi per le alberature stradali specie se si tratta di Populus x canadensis nota essenza esotica invasiva. Io suggerirei di piantare farnie, bagolari, frassini ossifilli o tigli autoctoni (non americani), tutte specie largamente presenti nella pianura veneta, coltivate o spontanee. Sono a crescita più lenta, lo stesso molto decorative, ma meno pericolose.
Sono da evitare aceri ricci, aceri di monte o altre specie montane di cui ultimamente si abusa. Ancor di più va evitato l’uso di specie esotiche, qualsiasi esse siano (a parte il platano), anche la più bella e aggraziata. C’è un abuso di piante forestiere che fa inorridire chiunque abbia a cuore la tutela del paesaggio di pianura considerato sia nella sua evoluzione naturale sia in quella storico-antropica.
Se poi, proprio, si vogliono piantare pioppi, suggerisco il pioppo bianco”.
Dunque il settore Verde agisce correttamente nella gestione del verde pubblico. Ma il Comune ha investito a sufficienza nella comunicazione e nel coinvolgimento? Forti delle competenze scientifiche i tecnici dovrebbero aiutare i cittadini a capire del perchè di tagli o abbattimenti. Se invece non c’è questo sforzo, scoppiano le polemiche, inevitabili, con i cittadini che non si fidano mentre nessuno si occupa di far crescere la cultura del verde in città. E’ un compito difficile, da fare assieme, al quale sollecitiamo il Comune da anni (informazioni prima e post potature o tagli, incontri pubblici, regole chiare su cosa si può o non può fare, a partire dallo stesso Ente Locale).
Sui re-impianti, o nuove messe a dimore, poi andrebbe aperto un capitolo a parte. Non si possono sempre e solo scegliere specie con altezza media o bassa. In città servono anche alberi di grande altezza. Sia per il loro valore ecologico, capacità depurativa, di ombreggiatura, estetica. Sia per un segnale di priorità: occupiamo lo spazio urbano a favore del verde, non dobbiamo per forza allargare le strade per contenere più auto.
A cura della redazione di Ecopolis
Un ricordo di Marcello Cini
Pochi giorni fa è scomparso Marcello Cini, un amico, un maestro dell’ambientalismo, una personalità di primo piano nel dibattito epistemologico, in cui proponeva una rivisitazione ecologica e sistemica delle discipline scientifiche. Anche per questo Legambiente è stata sempre la sua associazione di riferimento. E lui un riferimento certo per noi.
Le lezione principale che ho appreso da Marcello Cini è quella riguardante la natura meccanicista della scienza. Marcello, che già dai tempi di “Sapere” di Maccacaro si batteva contro l’idea che la scienza fosse neutrale (largamente diffusa anche a sinistra) negli anni successivi approfondì l’analisi. Criticava l’approccio dominante delle varie discipline, quello di ridurre la varietà dei processi naturali a pochi elementi e leggi fondamentali. Già con Cartesio, Galilei, Newton infatti, si erano delineate le istanze di una scienza tendente a definire i fenomeni in una prospettiva quantitativa. La visione che ne emerge – scriveva Cini – è quella di un mondo “visto come un mosaico di parti differenti, della stessa natura, reciprocamente indipendenti, ognuna analizzabile e comprensibile di per sè‚ in termini dei suoi costituenti e delle loro interazioni, a prescindere dal contesto e dall’ambiente circostante. Si tratta di un mondo solo apparentemente strutturato in livelli, perchè‚ si suppone che da ogni livello le proprietà dei singoli componenti di un sistema siano sufficienti a determinare completamente le proprietà..” (Marcello Cini, Dalla cultura del macchinismo alla cultura della complessità, in Atti del Convegno Educazione Ambientale, dal ghetto culturale alla proposta interdisciplinare, Legambiente, Comune di Scandiano, 1988, pag. 24).
Marcello, continuerà la ricerca verso il superamento di questo paradigma scientifico proponendo, con G. Bateson (di cui fu artefice della diffusione delle sue opere in Italia), un approccio sistemico alla realtà. Un approccio che mette al centro la relazione che intercorre tra le diverse parti del sistema, non più concepibili come realtà isolabili, e quella che intercorre tra il sistema nel suo complesso e l’ambiente esterno. La consapevolezza che tra le diverse parti del nostro ecosistema vi è un rapporto d’influenza reciproca comporta, quindi, il decadere della visione meccanicistica propria delle scienze moderne.
Quando nel 1980 morì Bateson, Marcello scrisse su Il manifesto un articolo titolato “E’ morto uno sconosciuto: ne sentiremo parlare”. Di Marcello Cini, che certo non era uno sconosciuto, certamente ne sentiremo parlare moltissimo.
Lucio Passi – Direzione Nazionale Legambiente
Succede in città
>>> venerdì 2 novembre
Requiem In occasione della rassegna ‘Musica e antiche chiese’, trascrizione per archi e organo dell’opera di Mozart e concertino per flauto e orchestra di Salieri a cura di Kreative Ensemble. Chiesa di S. Giacomo, Monselice .Ingresso libero. Ore 21:00
>>>sabato 3 novembre
Bruno da Cittadella, dottore in Malta In occasione della rassegna letteraria ‘Il libro nel bicchiere’, Gigi Copiello parla con Roberto Bettella del proprio libro: protagonisti sono i contadini, gli operai, i metalmezzadri, i lavoratori. Pizzeria Clipper, via Bembo 63, Padova Ore 16.30 . Ingresso libero. La memoria personale dell’autore originario di Velo d’Astico, la lunga esperienza sindacale vissuta nella CISL veneta, le trasformazioni sociali e quelle nell’organizzazione del lavoro dagli anni Cinquanta, diventano un racconto fresco e sciolto, quasi parlato. Protagonisti sono i contadini, gli operai, i metalmezzadri e tutti quelli che cercando di realizzare un sogno hanno smosso l’immobilità sociale attraverso il lavoro.
>>> domenica 4 novembre
Manifestazione Sul Ponte Del Brenta alle ore 15.00 a Campolongo Maggiore.In occasione della ricorrenza delle alluvioni del 1966 e del 2010 nell’area del bacino Bacchiglione Brenta, presidio per chiedere il completamento dell’Idrovia e la manutenzione urgente degli argini. Per ulteriori informazioni trabrentaegraticolato@gmail.com
>>> mercoledì 7 novembre
Heart Of Jenin documentario di Lior Geller e Marcus Vetter, 2008.Ore 20.45 Padova, Sala Fronte del Porto, Via S.M. Assunta. All’interno della rassegna Una Finestra Sulla Palestina_ Voci, sapori, geografie e storie da un Paese dimenticato. Quattro serate per aprire una finestra sulla cultura e la storia palestinese, per ridare voce e visibilità ad un popolo che continua a resistere. Info e prenotazioni: Elena Bellini – 347.0602574 – info@acs-italia.it
Concerto Jazz A Padova Per Progetto A Srebrenica
E’ ormai al settimo anno l’evento che in occasione dell’autunno Dottori Agronomi e Forestali di Padova e l’Associazione Agronomi e Forestali Senza Frontiere di Padova organizzano per sostenere un progetto agricolo. Quest’anno l’appuntamento è rivolto al sostegno di un Progetto per la coltivazione di Grano Saraceno in una cittadina nella Municipalità di Srebrenica in Bosnia-Erzegovina. Un Concerto Jazz quest’anno che vede un ospite d’eccezione: il chitarrista Franco Cerri musicista italiano autorevole apprezzato e conosciuto a livello internazionale. Agronomi e Forestali Senza Frontiere ha operato per vari anni a Bratunac – cittadina della Repubblica Srpska di Bosnia Erzegovina – con un il Programma di interventi di sviluppo della coltivazione e trasformazione di piccoli frutti che ha preso spunto dalla necessità di riattivare l’economia della zona per consentire alla popolazione, con particolare attenzione ai profughi rientrati nelle loro terre, di godere di condizioni di vita migliori, anche per affrontare la complessa questione della riconciliazione interetnica. A conclusione di questa prima fase, si sta puntando ora al supporto della coltivazione di grano saraceno in alcuni villaggi dei dintorni di Srebrenica. La serata si svolgerà mercoledì 7 novembre 2012 alle ore 21.00 all’Auditorium San Gaetano a Padova
>>> giovedì 8 novembre
Chiamiamola Tortura Sherwood, in collaborazione con Globalproject.info, ospita un incontro sul tema della necessità dell’introduzione del reato di tortura nel nostro ordinamento penale e della definizione di regole certe sull’operare delle polizie in funzione di ordine pubblico.Aperitivo e buffet dalle ore 19,30. Inizio diretta su www.sherwood.it alle ore 21.00.La serata è aperta al pubblico, vi aspettiamo negli studi di Sherwood,in Vicolo pontecorvo 1/a a Padova. Ingresso libero .Ospiti in studio: Giovanni Palombarini, magistrato, autore di saggi sulla giustizia e sulla tutela dei diritti,Annamaria Alborghetti, avvocato, presidente della Camera Penale di Padova, Francesca Vianello, associazione Antigone, ricercatrice e docente in Sociologia della devianza. Coordina: Marco Rigamo, redazione di Globalproject. In Italia la tortura non è reato.Sono 25 anni che il nostro paese è inadempiente rispetto a quanto richiesto dalla Convenzione contro la tortura delle Nazioni Unite, che l’Italia ha ratificato. Sono passati 11 anni dalle giornate del G8 2001 a Genova, dalle immagini di violenze poliziesche tanto feroci quanto ingiustificate ai danni di manifestanti inermi, da quanto accadde nei locali della scuola Diaz e della caserma di Bolzaneto. Nel frattempo abbiamo imparato a ricordare i nomi Cucchi, Aldrovandi, Sandri e molti altri. Perché nulla è cambiato.
http://www.sherwood.it/articolo/2139/chiamiamola-tortura
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CORSI, SEMINARI E MOSTRE – iniziative prossime e future
Mostra Fotografica delle alluvioni che hanno colpito il territorio del Brenta dal 1905 al 2010 .Organizzata dal Comitato Intercomunale Brenta Sicuro con il patrocinio del comune di Campolongo Maggiore. La mostra sarà aperta al pubblico presso la sala consigliare del comune dal 4 al 9 novembre 2012.
Corso di formazione: facilitazione linguistica e intercultura 2012
L’ Associazione Amici dei Popolo di Padova organizza, dal 26 ottobre al 19 novembre 2012, 4 giornate di formazione per chi chi intende approfondire le tematiche relative all’intercultura e al fenomeno migratorio. Il corso è preparatorio allo svolgimento di attività di volontariato all’interno del progetto di facilitazione linguistica con minori di origine straniera dell’associazione. Gli incontri si terranno nella Sala Parrocchiale Gesù Buon PastoreVia T. Minio 19/3, 35134 Padova in orario 17.00-19.00. Quota d’iscrizione 10 euro. Iscrizioni via mail a facilitazionelinguistica.adp@gmail.com Info:Amici Dei Popoli-Padova, Via T. Minio N° 13 Interno 7 Padova Tel E Fax : 049600313 Cell.: 3473498098 http://www.amicideipopolipadova.it
Quei 320 milioni che i Comuni dimenticano di usare
Scadenza rinviata: i distributori gas avevano tempo fino al 15 ottobre per fare domanda all’Autorità per l’energia in modo da poter ricaricare in bolletta i soldi da dare ai Comuni per alleviare i costi dell’energia delle fasce più deboli. Invece la deadline è stata spostata al 19 novembre. I Comuni che non lo avessero fatto, dunque, hanno un po’ di tempo in più per chiedere i fondi ai concessionari senza che questi ci rimettano di tasca propria e dunque tentino di opporsi all’erogazione. […] E non sono spiccioli: fino a 323 milioni di euro all’anno in totale. Per esempio Torino potrebbe avere 6 milioni l’anno, Napoli 4 milioni, Venezia oltre 2 milioni.
[…] “Si tratta di un’opportunità da cogliere al volo perché, se non si richiedessero ora, questi soldi andrebbero a far parte della quota dal 2008 non redistribuita e non richiesta, per recuperare la quale si dovrebbe affrontare una causa civile. In sintesi: o ora, o tra dieci anni dopo una causa, se la si vince”, commenta a Qualenergia.it Davide Sabbadin, responsabile energia di Legambiente Veneto, che si sta mobilitando per far conoscere ai Comuni questa possibilità spesso ignorata.
Come sappiamo, nel lento processo di liberalizzazione del gas i 177 ambiti (i distretti delle reti del metano) italiani dovrebbero assegnare le concessioni ai distributori tramite gare che, se fatte bene, renderebbero il rapporto più vantaggioso per i Comuni. Tuttavia il processo è lento: si mettono a gara 25 ambiti ogni 6 mesi e, al momento, su 6.500 Comuni metanizzati, in Italia solo 600 hanno concluso la gara. La normativa in questione che deriva dall’art. 46 bis L. 222/07, come successivamente modificato, prevede che le municipalità interessate dalle nuove gare possano incrementare, da subito e fino alla conclusione delle gare d’ambito, il canone delle concessioni di distribuzione fino al 10% del vincolo sui ricavi di distribuzione, la parte della bolletta che va a remunerare il gestore. I soldi così raccolti, dice la legge, dovranno essere destinati “prioritariamente all’attivazione di meccanismi di tutela relativi ai costi dei consumi di gas da parte delle fasce deboli di utenti”. La delibera Aeeg 159/08, all’art. 59, ha poi stabilito che i distributori possano rifarsi ricaricando sugli utenti finali: un rincaro che è proporzionale ai consumi e che in media si aggira su 1 euro al mese per utente.
Ovviamente, a differenza che per la somma dovuta per il 2012, per gli arretrati degli anni scorsi le società di distribuzione non potrebbero rifarsi sugli utenti, bensì avrebbero perdite secche: per questo i Comuni che volessero recuperare il gruzzolo che spetterebbe per gli anni passati loro dal 2008 al 2011 – cosa che nessuno ha mai fatto finora – dovrebbero prepararsi a battaglie legali.
Più semplice ottenere i soldi del 2012: basta una delibera. […] I Comuni possono rivolgersi a Legambiente (energia@legambienteveneto.it) o al ConsorzioRetiGahttp://www.retigas.it/, un consorzio privato (ma indipendente dalle società distributrici di gas) patrocinato da ANCItel.
[…] I Comuni farebbero bene ad approfittare dell’aiuto offerto e recuperare questi soldi, tanto più in questo momento in cui le Amministrazioni pubbliche hanno poche risorse da investire nell’efficienza energetica e nella tutela dei meno abbienti, due settori strategici per combattere la crisi.
L’articolo completo (con il rimando alle puntate precedenti) si trova qui: http://www.qualenergia.it/articoli/20121022-fondi-gas-ai-comuni-poveri-ed-efficienza-scadenza-rinviata.
Sintesi a cura di Annalisa Scarpa – Redazione di Ecopolis