Telefoni mobili e tumori alla testa: la Cassazione conferma

I giudici della Sezione Lavoro della Cassazione (Sentenza n. 17438 del 3-12.10.12) hanno pienamente e definitivamente confermato la Sentenza della Corte d’Appello di Brescia riguardante il caso di un malato di tumore al nervo trigemino a causa dell’intenso uso per lavoro di telefoni mobili (cellulari e cordless).

I Giudici della Cassazione hanno: 1) ribadito la validità dei riferimenti scientifici citati dal CTU di Brescia e dai consulenti del ricorrente I.M.: l’oncologo che lo aveva seguito e il Prof. Levis già Ordinario di Mutagenesi Ambientale all’Università di Padova cofondatore della nostra Associazione per la parte epidemiologica; 2) nuovamente spiegato la causa delle discrepanze tra gli studi e i giudizi apparentemente tranquillizzanti (Progetto Interphone: IARC, CE, ICNIRP, OMS, ma anche Compagnie di telefonia cellulare internazionali e nazionali) e quelli molto allarmanti del gruppo Hardell; 3) recepito ancora una volta il tema dei conflitti di interesse e dei conseguenti “business bias” che rendono palesemente ininfluenti i risultati degli studi scientifici che ne sono gravati; 4) ricordato il principio generale – estensibile a tutte le patologie e le loro cause lavorative anche se non tabellate dall’INAIL – in base al quale può essere comunque valutata la “ragionevole certezza” del rapporto causa-effetto che dà luogo a un “rilevante grado di probabilità”.

Questa sentenza – inutilmente ostacolata da ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma e osteggiata persino dal Procuratore Generale della Repubblica nel suo intervento  nell’udienza in Cassazione – facilita il percorso di altre cause su casi di tumore da esposizioni lavorative sia a CEM/ELF (linee elettriche ad alta tensione) che a radiofrequenze (non solo cellulari e cordless, ma anche radioemittenti  e radar), ma potrebbe aprire la strada per il riconoscimento ed il risarcimento anche di patologie acute di varia natura dovute ad esposizioni a CEM, e persino a patologie imputabili ad altri agenti ambientali “non tabellati” dall’INAIL.

Se questa sentenza è indubbiamente un passo avanti fondamentale per il riconoscimento dei danni oncologici provocati da esposizione a CEM, bisogna purtroppo constatare che, a distanza di un anno, non c’è segno che sia in fase di realizzazione l’impegno per una “campagna di informazione indirizzata ad un uso appropriato e non smodato e indiscriminato del telefono cellulare” che il Ministero della Salute per mezzo del Consiglio Superiore di Sanità si era impegnato a realizzare col comunicato n.226 del 15.11.2011 pubblicato dopo la trasmissione di Report sull’argomento (27.11.11) e ripreso da varie testate giornalistiche. Impegno ribadito anche di recente in risposta al quesito posto al Ministero da un Avvocato colpito da tumore al cervello dopo uso intenso e prolungato del cellulare (La Gazzetta del Mezzogiorno del 08.10.12).

Per informazioni:
info@applelettrosmog.it
www.applelettrosmog.it

Per la rilevanza che questa sentenza ha a livello anche internazionale, qui è scaricabile in formato pdf il comunicato stampa in lingua inglese.

A.P.P.L.E. (Associazione Per la Prevenzione e Lotta all’Elettrosmog)

Alberi: l’approccio scientifico, da solo, può non bastare

Nei contenziosi, il verde a oltranza, privo di una solida base scientifica, non è sufficiente. Alla base della salvaguardia dell’ambiente sta la conoscenza “intima” delle interazioni tra le dinamiche storico antropiche e quelle naturali che lo hanno plasmato. Se i due fattori  non sono adeguatamente conosciuti è facile cadere vittime delle ideologie”.

Così ci scrive un importante botanico che Legambiente ha contattato nelle settimane scorse a proposito dei tagli delle alberature in via Goito e sulla gestione del verde urbano padovano. E continua.

“Cara Legambiente, quando si tratta di tagliare vecchi pioppi (come quelli di via Goito, n.d.r.) un botanico serio non può fare opposizione con efficaci argomentazioni. Il pericolo esiste davvero e la messa in sicurezza non può non essere fatta  solo dopo schianti rovinosi. Il Pioppo (sia bianco, sia nero, sia canadese) è un genere a rapida crescita e poco longevo e quindi facile al deperimento in tempi non troppo lunghi. I pioppi neri e quelli canadesi hanno il legno fragile, diventano grandissimi in pochi anni e possono facilmente collassare in presenza di forti venti.  Se si vuole far ritornare l’ambiente come prima basta, comunque, ripiantare pioppi e nel giro di una decina di anni si ha già un buon effetto paesaggistico.

Io sconsiglio, però, di usare pioppi per le alberature stradali specie se si tratta di Populus x canadensis nota essenza esotica invasiva. Io suggerirei di piantare farnie, bagolari, frassini ossifilli o tigli autoctoni (non americani), tutte specie largamente presenti nella pianura veneta, coltivate o spontanee. Sono a crescita più lenta, lo stesso molto decorative, ma meno pericolose.

Sono da evitare aceri ricci, aceri di monte o altre specie montane di cui ultimamente si abusa. Ancor di più va evitato l’uso di specie esotiche, qualsiasi esse siano (a parte il platano), anche la più bella e aggraziata. C’è un abuso di piante forestiere che fa inorridire chiunque abbia a cuore la tutela del paesaggio di pianura considerato sia nella sua evoluzione naturale sia in quella storico-antropica.

Se poi, proprio, si vogliono piantare pioppi, suggerisco il pioppo bianco”.

Dunque il settore Verde agisce correttamente nella gestione del verde pubblico. Ma il Comune ha investito a sufficienza nella comunicazione e nel coinvolgimento? Forti delle competenze scientifiche i tecnici dovrebbero aiutare i cittadini a capire del perchè di tagli o abbattimenti. Se invece non c’è questo sforzo, scoppiano le polemiche, inevitabili, con i cittadini che non si fidano mentre nessuno si occupa di far crescere la cultura del verde in città. E’ un compito difficile, da fare assieme, al quale sollecitiamo il Comune da anni (informazioni prima e post potature o tagli, incontri pubblici, regole chiare su cosa si può o non può fare, a partire dallo stesso Ente Locale).

Sui re-impianti, o nuove messe a dimore, poi andrebbe aperto un capitolo a parte. Non si possono sempre e solo scegliere specie con altezza media o bassa. In città servono anche alberi di grande altezza. Sia per il loro valore ecologico, capacità depurativa, di ombreggiatura, estetica. Sia per un segnale di priorità: occupiamo lo spazio urbano a favore del verde, non dobbiamo per forza allargare le strade per contenere più auto.

 A cura della redazione di Ecopolis

Un ricordo di Marcello Cini

Pochi giorni fa è scomparso Marcello Cini, un amico, un maestro dell’ambientalismo, una personalità di primo piano nel dibattito epistemologico, in cui proponeva una rivisitazione ecologica e sistemica delle discipline scientifiche. Anche per questo Legambiente è stata sempre la sua associazione di riferimento. E lui un riferimento certo per noi.

Le lezione principale che ho appreso da Marcello Cini è quella riguardante la natura meccanicista della scienza. Marcello, che già dai tempi di “Sapere” di Maccacaro si batteva contro l’idea che la scienza fosse neutrale (largamente diffusa anche a sinistra) negli anni successivi approfondì l’analisi. Criticava l’approccio dominante delle varie discipline, quello di ridurre la varietà dei processi naturali a pochi elementi e leggi fondamentali. Già con Cartesio, Galilei, Newton infatti, si erano delineate le istanze di una scienza tendente a definire i fenomeni in una prospettiva quantitativa. La visione che ne emerge – scriveva Cini – è quella di un mondo “visto come un mosaico di parti differenti, della stessa natura, reciprocamente indipendenti, ognuna analizzabile e comprensibile di per sè‚ in termini dei suoi costituenti e delle loro interazioni, a prescindere dal contesto e dall’ambiente circostante. Si tratta di un mondo solo apparentemente strutturato in livelli, perchè‚ si suppone che da ogni livello le proprietà dei singoli componenti di un sistema siano sufficienti a determinare completamente le proprietà..” (Marcello Cini, Dalla cultura del macchinismo alla cultura della complessità, in Atti del Convegno Educazione Ambientale, dal ghetto culturale alla proposta interdisciplinare, Legambiente, Comune di Scandiano, 1988, pag. 24).

Marcello, continuerà la ricerca verso il superamento di questo paradigma scientifico proponendo, con G. Bateson (di cui fu artefice della diffusione delle sue opere in Italia), un approccio sistemico alla realtà. Un approccio che mette al centro la relazione che intercorre tra le diverse parti del sistema, non più concepibili come realtà isolabili, e quella che intercorre tra il sistema nel suo complesso e l’ambiente esterno. La consapevolezza che tra le diverse parti del nostro ecosistema vi è un rapporto d’influenza reciproca comporta, quindi, il decadere della visione meccanicistica propria delle scienze moderne.

Quando nel 1980 morì Bateson, Marcello scrisse su Il manifesto un articolo titolato “E’ morto uno sconosciuto: ne sentiremo parlare”. Di Marcello Cini, che certo non era uno sconosciuto, certamente ne sentiremo parlare moltissimo.

Lucio Passi – Direzione Nazionale Legambiente

Succede in città

>>> venerdì 2 novembre

Requiem In occasione della rassegna ‘Musica e antiche chiese’, trascrizione per archi e organo dell’opera di Mozart e concertino per flauto e orchestra di Salieri a cura di Kreative Ensemble. Chiesa di S. Giacomo, Monselice .Ingresso libero. Ore 21:00 

>>>sabato 3 novembre

Bruno da Cittadella, dottore in Malta In occasione della rassegna letteraria ‘Il libro nel bicchiere’, Gigi Copiello parla con Roberto Bettella del proprio libro: protagonisti sono i contadini, gli operai, i metalmezzadri, i lavoratori. Pizzeria Clipper, via Bembo 63, Padova Ore 16.30 . Ingresso libero. La memoria personale dell’autore originario di Velo d’Astico, la lunga esperienza sindacale vissuta nella CISL veneta, le trasformazioni sociali e quelle nell’organizzazione del lavoro dagli anni Cinquanta, diventano un racconto fresco e sciolto, quasi parlato. Protagonisti sono i contadini, gli operai, i metalmezzadri e tutti quelli che cercando di realizzare un sogno hanno smosso l’immobilità sociale attraverso il lavoro.

>>> domenica  4 novembre

Manifestazione  Sul Ponte Del Brenta alle ore 15.00 a Campolongo Maggiore.In occasione della ricorrenza delle alluvioni del 1966 e del 2010 nell’area del bacino Bacchiglione Brenta, presidio per chiedere il completamento dell’Idrovia e la manutenzione urgente degli argini. Per ulteriori informazioni trabrentaegraticolato@gmail.com

>>> mercoledì 7 novembre

Heart Of Jenin documentario di Lior Geller e Marcus Vetter, 2008.Ore 20.45 Padova, Sala Fronte del Porto, Via S.M. Assunta. All’interno della rassegna Una Finestra Sulla Palestina_ Voci, sapori, geografie e storie da un Paese dimenticato. Quattro serate per aprire una finestra sulla cultura e la storia palestinese, per ridare voce e visibilità ad un popolo che continua a resistere. Info e prenotazioni: Elena Bellini – 347.0602574 – info@acs-italia.it

Concerto Jazz A Padova Per Progetto A Srebrenica

E’ ormai al settimo anno l’evento che in occasione dell’autunno Dottori Agronomi e Forestali di Padova e l’Associazione Agronomi e Forestali Senza Frontiere di Padova organizzano per sostenere un progetto agricolo. Quest’anno l’appuntamento è rivolto al sostegno di un Progetto per la coltivazione di Grano Saraceno in una cittadina nella Municipalità di Srebrenica in Bosnia-Erzegovina. Un Concerto Jazz quest’anno che vede un ospite d’eccezione: il chitarrista Franco Cerri musicista italiano autorevole apprezzato e conosciuto a livello internazionale. Agronomi e Forestali Senza Frontiere ha operato per vari anni a Bratunac – cittadina della Repubblica Srpska di Bosnia Erzegovina – con un il Programma di interventi di sviluppo della coltivazione e trasformazione di piccoli frutti che ha preso spunto dalla necessità di riattivare l’economia della zona per consentire alla popolazione, con particolare attenzione ai profughi rientrati nelle loro terre, di godere di condizioni di vita migliori, anche per affrontare la complessa questione della riconciliazione interetnica. A conclusione di questa prima fase, si sta puntando ora al supporto della coltivazione di grano saraceno in alcuni villaggi dei dintorni di Srebrenica. La serata si svolgerà mercoledì 7 novembre 2012 alle ore 21.00 all’Auditorium San Gaetano a Padova

>>> giovedì 8 novembre

Chiamiamola Tortura Sherwood, in collaborazione con Globalproject.info, ospita un incontro sul tema della necessità dell’introduzione del reato di tortura nel nostro ordinamento penale e della definizione di regole certe sull’operare delle polizie in funzione di ordine pubblico.Aperitivo e buffet dalle ore 19,30. Inizio diretta su www.sherwood.it alle ore 21.00.La serata è aperta al pubblico, vi aspettiamo negli studi di Sherwood,in Vicolo pontecorvo 1/a a Padova. Ingresso libero .Ospiti in studio: Giovanni Palombarini, magistrato, autore di saggi sulla giustizia e sulla tutela dei diritti,Annamaria Alborghetti, avvocato, presidente della Camera Penale di Padova, Francesca Vianello, associazione Antigone, ricercatrice e docente in Sociologia della devianza. Coordina: Marco Rigamo, redazione di Globalproject. In Italia la tortura non è reato.Sono 25 anni che il nostro paese è inadempiente rispetto a quanto richiesto dalla Convenzione contro la tortura delle Nazioni Unite, che l’Italia ha ratificato. Sono passati 11 anni dalle giornate del G8 2001 a Genova, dalle immagini di violenze poliziesche tanto feroci quanto ingiustificate ai danni di manifestanti inermi, da quanto accadde nei locali della scuola Diaz e della caserma di Bolzaneto. Nel frattempo abbiamo imparato a ricordare i nomi Cucchi, Aldrovandi, Sandri e molti altri. Perché nulla è cambiato.
http://www.sherwood.it/articolo/2139/chiamiamola-tortura

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CORSI, SEMINARI E MOSTRE – iniziative prossime e future

 

Mostra  Fotografica  delle  alluvioni   che  hanno colpito  il territorio del Brenta dal  1905  al  2010 .Organizzata dal Comitato  Intercomunale Brenta Sicuro con il patrocinio del comune di Campolongo Maggiore. La mostra sarà  aperta al  pubblico presso la sala consigliare del comune dal 4 al 9 novembre 2012.

 

Corso di formazione: facilitazione linguistica e intercultura 2012

L’ Associazione Amici dei Popolo di Padova organizza, dal 26 ottobre al 19 novembre 2012, 4 giornate di formazione per chi chi intende approfondire le tematiche relative all’intercultura e al fenomeno migratorio. Il corso è preparatorio allo svolgimento di attività di volontariato all’interno del progetto di facilitazione linguistica con minori di origine straniera dell’associazione. Gli incontri si terranno nella Sala Parrocchiale Gesù Buon PastoreVia T. Minio 19/3, 35134 Padova in orario 17.00-19.00. Quota d’iscrizione 10 euro. Iscrizioni via mail a  facilitazionelinguistica.adp@gmail.com Info:Amici Dei Popoli-Padova, Via T. Minio N° 13 Interno 7 Padova Tel E Fax : 049600313 Cell.: 3473498098 http://www.amicideipopolipadova.it

 

Quei 320 milioni che i Comuni dimenticano di usare

Scadenza rinviata: i distributori gas avevano tempo fino al 15 ottobre per fare domanda all’Autorità per l’energia in modo da poter ricaricare in bolletta i soldi da dare ai Comuni per alleviare i costi dell’energia delle fasce più deboli. Invece la deadline è stata spostata al 19 novembre. I Comuni che non lo avessero fatto, dunque, hanno un po’ di tempo in più per chiedere i fondi ai concessionari senza che questi ci rimettano di tasca propria e dunque tentino di opporsi all’erogazione. […] E non sono spiccioli: fino a 323 milioni di euro all’anno in totale. Per esempio Torino potrebbe avere 6 milioni l’anno, Napoli 4 milioni, Venezia oltre 2 milioni.

[…] “Si tratta di un’opportunità da cogliere al volo perché, se non si richiedessero ora, questi soldi andrebbero a far parte della quota dal 2008 non redistribuita e non richiesta, per recuperare la quale si dovrebbe affrontare una causa civile. In sintesi: o ora, o tra dieci anni dopo una causa, se la si vince”, commenta a Qualenergia.it Davide Sabbadin, responsabile energia di Legambiente Veneto, che si sta mobilitando per far conoscere ai Comuni questa possibilità spesso ignorata.

Come sappiamo, nel lento processo di liberalizzazione del gas i 177 ambiti (i distretti delle reti del metano) italiani dovrebbero assegnare le concessioni ai distributori tramite gare che, se fatte bene, renderebbero il rapporto più vantaggioso per i Comuni. Tuttavia il processo è lento: si mettono a gara 25 ambiti ogni 6 mesi e, al momento, su 6.500 Comuni metanizzati, in Italia solo 600 hanno concluso la gara. La normativa in questione che deriva dall’art. 46 bis L. 222/07, come successivamente modificato, prevede che le municipalità interessate dalle nuove gare possano incrementare, da subito e fino alla conclusione delle gare d’ambito, il canone delle concessioni di distribuzione fino al 10% del vincolo sui ricavi di distribuzione, la parte della bolletta che va a remunerare il gestore. I soldi così raccolti, dice la legge, dovranno essere destinati “prioritariamente all’attivazione di meccanismi di tutela relativi ai costi dei consumi di gas da parte delle fasce deboli di utenti”. La delibera Aeeg 159/08, all’art. 59, ha poi stabilito che i distributori possano rifarsi ricaricando sugli utenti finali: un rincaro che è proporzionale ai consumi e che in media si aggira su 1 euro al mese per utente.

Ovviamente, a differenza che per la somma dovuta per il 2012, per gli arretrati degli anni scorsi le società di distribuzione non potrebbero rifarsi sugli utenti, bensì avrebbero perdite secche: per questo i Comuni che volessero recuperare il gruzzolo che spetterebbe per gli anni passati loro dal 2008 al 2011 – cosa che nessuno ha mai fatto finora – dovrebbero prepararsi a battaglie legali.

Più semplice ottenere i soldi del 2012: basta una delibera. […] I Comuni possono rivolgersi a Legambiente (energia@legambienteveneto.it) o al ConsorzioRetiGahttp://www.retigas.it/, un consorzio privato (ma indipendente dalle società distributrici di gas) patrocinato da ANCItel.

[…] I Comuni farebbero bene ad approfittare dell’aiuto offerto e recuperare questi soldi, tanto più in questo momento in cui le Amministrazioni pubbliche hanno poche risorse da investire nell’efficienza energetica e nella tutela dei meno abbienti, due settori strategici per combattere la crisi.

L’articolo completo (con il rimando alle puntate precedenti) si trova qui: http://www.qualenergia.it/articoli/20121022-fondi-gas-ai-comuni-poveri-ed-efficienza-scadenza-rinviata.

Sintesi a cura di Annalisa Scarpa – Redazione di Ecopolis

Raccogliere vestiti usati: un gesto solidale e responsabile

Ogni anno, i cittadini italiani conferiscono nei contenitori Caritas circa mille tonnellate di indumenti: il 68% viene riutilizzato, il 25% riciclato. A Padova, il servizio di raccolta è gestito dalla cooperativa So. La. Re., ed occupa oltre 60 persone a tempo indeterminato.

La vigilia di Natale del 1997 apparivano a Padova i primi contenitori gialli Caritas per la raccolta permanente di tessuti e pellami usati in buono stato, grazie ad una convenzione stipulata con Amniup. Oggi, in città e in numerosi comuni della diocesi di Padova, sono 250 i contenitori Caritas gestiti dalla cooperativa sociale Città So. La. Re. Leggi di più

Vietato vietare animali domestici in condominio

Vittoria per le famiglie che vivono con quasi 20 milioni di quattro zampe: mai più cause in tribunale e liti condominiali per far allontanare cani, gatti o coniglietti dalle case. La battaglia iniziata nelle Assemblee condominiali e nei Tribunale, è stata portata dalla LAV in Parlamento per una soluzione legislativa aldilà delle sentenze, e presto arriverà al traguardo dell’approvazione finale in terza lettura.

Pochi giorni fa la Camera dei Deputati ha approvato un’integrazione all’articolo 1138 del Codice Civile secondo la quale “le norme del Regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali domestici”. L’Italia quindi adegua un’altra parte della propria legislazione ai principi contenuti nel Tratto Europeo che definisce gli animali esseri senzienti, e al Codice penale che punisce i loro maltrattamenti.

Si tratta di un nuovo, concreto passo per porre fine a una discriminazione contro chi vive con animali domestici, una battaglia che per il diritto di proprietà sulle case aveva già visto schierarsi la Giurisprudenza, ma che vedeva ancora ben organizzata un vera e proprio animalofobia da condominio: di fatto questo nuovo principio legislativo assicura anche la fine delle cause per il passaggio nelle scale e l’utilizzo degli ascensori da parte dei quattro zampe, una pace sociale che dovrà essere rispettata da tutti, senza alcun dubbio interpretativo”.

Naturalmente rimangono tutte le forme di tutela civile e penale che l’ordinamento già prevede a favore dei terzi che concretamente subiscano un danno dall’animale (inquinamento acustico, problemi igienico-sanitari certificati, per esempio). L’approvazione di questa nuova legge fa venir meno inutili controversie giuridiche, con grande vantaggio per la cosiddetta “macchina della giustizia”.

Il nuovo articolo è stato approvato grazie alla presentazione, a inizio di questa Legislatura, nel 1998, della proposta di Legge della LAV per la riforma del Codice Civile sostenuta dalle parlamentari Gabriella Giammanco (Pdl) e Franca Chiaromonte (Pd), sostenuta nel passaggio della Camera dagli onorevoli Luigi Vitali, Michela Vittoria Brambilla, Gianni Mancuso del Pdl, Rodolfo Viola e Andrea Sarubbi del Pd e il relatore Salvatore Torrisi che la LAV ringrazia.

La LAV pubblica anche la lista dei deputati che, come da verbali online della Camera, si sono opposti con interventi nelle Commissioni all’approvazione della nuova positiva norma a tutela di animali e famiglie: Anna Margherita Miotto, Luciana Pedoto, Gino Bucchino (Pd); Carla Castellani, Mariella Bocciardo, Carmelo Porcu (Pdl); Donato Renato Mosella (Api).

LAV Padova – a cura di Dafne Crea, Redazione di Ecopolis

Il dibattito cittadino su AcegasAps-Hera

La fusione delle multiutility AcegasAps-Hera ha ingenerato un dibattito in pieno svolgimento: sempre di più arricchito da contributi a firma di esponenti di comitati cittadini e dell’associazionismo padovano. Ne pubblichiamo tre fra quelle arrivate in redazione.

Il Comitato “Lasciateci Respirare” di Padova analizza la situazione ricordando la promessa fatta da SEL e IDV di chiudere la prima linea dell’inceneritore, promessa fatta alla luce del nuovo Piano Provinciale gestione rifiuti urbani 2010-19, contestato per le sue previsioni. “Perchè non sono state richieste [da parte di SEL e IDV] ad Hera le stesse cose contenute nelle “osservazioni” presentate in Regione? Era chiedere troppo, era a rischio la fusione?”

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Alessandro Punzo, del Comitato Provinciale “Due Sì per l’acqua bene comune” di Padova, fornisce una buona analisi delle parti in causa di questa fusione, nonché i motivi retrostanti ai processi di privatizzazione dei beni comuni, contestualizzandoli nel più ampio contesto dei processi economici di questi anni. “Il processo con cui ci si è avviati alla fusione va nel senso diametralmente opposto all’indicazione referendaria dello scorso anno. […] Nella sostanza si avalla la logica del primato degli interessi finanziari e del mercato riproducendo la stessa logica gestionale che peraltro ha portato le due società ad avere il loro “bel” debito accumulato dai rispettivi consigli di amministrazione (circa 3 miliardi di €), stipendiati con cifre a sei zero.”

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Giuliana Beltrame, dello stesso comitato, rappresenta efficacemente le posizioni in campo e chi le sostiene: cittadini classificati come “no global” se contestano, e amministratori che ritengono la trasparenza una benevola concessione. “Molto diversi gli interrogativi e le scelte di molti Comuni dell’Emilia Romagna. Il sindaco di Forlì (PD), nel dichiarare l’opposizione sua e dell’intero consiglio comunale, afferma: “Noi intendiamo dire, con chiarezza, ai nostri amici soci pubblici che quest’ampliamento della base sociale rafforzerà il capitale, ma renderà ancora più problematici i rapporti fra management e territori emiliano-romagnoli, fra l’altro diluiti nelle percentuali; e che ciò indurrà l’azienda, una grande spa quotata in borsa, a muoversi secondo logiche privatistiche ancora più marcate di quanto oggi non avvenga. Il processo che abbiamo davanti è chiaro: perché mistificarlo?” Come invece stanno facendo con una certa dose di supponenza i nostri amministratori nelle loro dichiarazioni.”

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A cura della Redazione di Ecopolis

Bogotà, città per le persone e non per le automobili

Dovremmo costruire le nostre città con un fine preciso: che la gente sia felice e vi si senta bene. Ad esempio costruire una città per la gente e non per le automobili – suona molto semplice. Tuttavia la maggior parte delle amministratori, all’insorgere di difficoltà, fa compromessi che alla fine impediscono i veri cambiamenti. L’esempio di Bogotà, capitale della Colombia, è di fama mondiale e dimostra che un’amministrazione capace di portare a termine coerentemente e coraggiosamente il proprio programma può portare a cambiamenti grandissimi.

La capitale della Colombia è cresciuta assai velocemente, ed è diventata in breve tempo enorme: negli ultimi cent’anni il numero della popolazione è cresciuta da 100.000 a circa 7 milioni di persone. In tanti sono emigrati dalle campagne con la speranza di trovare lavoro o per scappare dalla violenza. La città così sovrappopolata ha generato problemi di sicurezza, povertà estrema, e figurava tra i luoghi peggiori in cui vivere in Colombia e nell’America Latina intera. Gli abitanti non avevano prospettive per il futuro, erano infelici e odiavano la loro città. Gli amministratori non avevano idea di come risolvere questi gravi problemi.

La sistemazione della mobilità cittadina è iniziata nella seconda metà degli anni ’90, ed è ricollegabile sopratutto al periodo sindacale di Enrique Peñalosa (1998-2001). Al momento di entrare in carica, Peñalosa ricevette un progetto grandioso dalla Agenzia Internazionale Cooperazione Giapponese: un sistema stradale a sette livelli, che avrebbe richiesto la spesa di 5 miliardi dollari. Tutto questo in una città dove non esisteva un trasporto pubblico sistematizzato, se non autobus che circolavano caoticamente tagliandosi la strada tra loro (con elevato numero di incidenti). Mancavano sia le fermate per gli autobus costruite in maniera adatta, che marciapiedi sicuri e integrati tra loro.

L’amministrazione della città ha infine votato contro le autostrade, per avanzare invece un proprio progetto. In breve tempo hanno costruito 1200 parchi pubblici. Fu presa ad esempio Curitiba, in Brasile, e il suo sistema di infrastrutture efficente e rapido per gli autobus (Bus Rapid Transit), il ”Trans Milenio” che regge il confronto con la metropolitana per tempi di percorrenza e costi di costruzione. E’ stata introdotta la domenica senz’auto, in cui le arterie principali della cittá vengono chiuse per oltre cento chilometri. Ogni domenica ne fanno uso 1,5 milioni di persone. Sono stati eliminati parcheggi, costruiti parchi giochi sia nei quartieri ricchi che poveri. Hanno costruito il piú lungo spazio pubblico pedonale in America Latina, usato giornalmente da 3 milioni abitanti, che è diventato un vero luogo d’incontro, uno spazio sociale.

Quest’area pedonale ha avuto un ruolo molto importante nella riduzione della criminalità: essa attraversa la zona più pericolosa di Bogotà, che dopo questo riordinamento è cambiata radicalmente. La zona si è riempita di vita, la gente è scesa in strada e ha stretto relazioni sociali. Ciò ha migliorato la qualità della vita, e ha fatto percepire l’amministrazione della città più vicina agli abitanti, capace di fare qualcosa di concreto per loro. La ricostruzione della strada non fu solo una risistemazione della città: si ottenne come risultato una diversa organizzazione dei luoghi di socialità urbana. La mobilità ha influenzato direttamente i processi sociali.

Qualche altro risultato ottenuto nel periodo di sei anni:

– il tempo passato imbottigliati nel traffico è diminuito di ben un’ora al giorno;

– la gente risparmia in media 200 ore del tempo di viaggio in un anno;

– la velocità media di flusso del traffico è aumentato del 43%; l’uso della macchina è diminuito del 40% nel periodo più trafficato;

– l’uso della bicicletta è cresciuto da 0,3% a 5%;

– l’inquinamento dell’aria è diminuito del 16%;

– il numero delle morti violente è diminuito del 12%

il numero degli incidenti mortali è diminuito del 13%

La ricetta di Peñalosa e semplice: la costruzione della mobilità è un riordino generale delle priorità nella vita quotidiana, nonché un ripensamento di quelle politiche. ”La difesa delle piste ciclabili non è una soluzione architettonica, ma la difesa di un diritto: a meno di ritenere che solamente chi ha la possibilità di spostarsi in automobile ha il diritto a una mobilità sicura”. Quando il sindaco ha fatto apporre i cartelli di divieto si sosta, ci sono state proteste. La sua risposta è stata semplice: il territorio è un spazio pubblico. La maggior parte della gente non ha né giardino né proprietà fuori città; le alternative dunque sono stare in appartamento a guardare la TV, o poter godere di uno spazio pubblico in città. Dipende solo da noi poter realizzare progetti simili. Il rapido e stimolante sviluppo di Bogota è un buon esempio su come sia possibile cambiare la vita di una cittá semplicemente dando la priorità non alle automobili ma alle persone.

Clicca qui per vedere il video (25 minuti, in lingua inglese)

Gyöngyver Meszaros, volontaria Servizio Volontariato Europeo – a cura della Redazione di Ecopolis

Succede in città

>>> giovedì 25 ottobre

Essere Sostenibili Conviene? Incontro presso Banca Etica Via Niccolò Tommaseo 7, Padova ore 17.30Nel corso dell’incontro verrà presentato il libro scritto da MIchele Crivellaro, Giampietro Vecchiato e Federica Scalco: Sostenibilita’ E Rischio Greenwashing. Guida all’integrazione degli strumenti di comunicazione ambientale. Per informazioni e prenotazioni: P.R. Consulting srl Tel. 049/660405 segreteria@prconsulting.it

>>> venerdì 26 ottobre

Ecoidrologia: dialogo sul futuro dell’ambiente Ore 17.45 Centro Congressi Papa Luciani, via Forcellini 170/a, Padova .Terzo appuntamento del ciclo ‘Segnavie’, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che ospiterà a Padova l’esperto internazionale in materia di acqua e ambiente Sir David King. Sarà presente anche il vincitore del ‘Nobel dell’acqua’ Prof. Ignacio Rodriguez-Iturbe. L’ecoidrologia connette la disciplina dell’idrologia al vasto settore dell’ecologia per studiare le interazioni esistenti fra i caratteri idrologici di un sito e gli ecosistemi presenti nel sito stesso. L’ecoidrologia si occupa di conservare la qualità delle risorse recuperando la funzionalità degli ecosistemi, imparando dalla natura stessa e integrando adeguatamente le nostre tecnologie nelle dinamiche fluviali e nel ciclo naturale delle acque. L’evento è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento dei posti. Info 3483311659.

>>>sabato 27 ottobre

Visita guidata “Trekking Urbano” Il Comune di Padova aderisce alla IX Giornata nazionale dedicata al Trekking urbano, una nuova formula di visita guidata. Il Trekking urbano è un modo innovativo per visitare la città attraverso percorsi a piedi, che consentono di vedere monumenti d’arte dall’esterno, punti panoramici, osterie di cucina tipica, botteghe artigiane, mercatini, parchi giochi e luoghi dove la vita locale è protagonista. Per partecipare è sufficiente presentarsi presso porta Pontecorvo, in piazzale Pontecorvo, alle 15:00 o alle 17:00, è consigliata l’iscrizione via email all’indirizzo strazzaboscor@comune.padova.it.

>>> domenica 28 ottobre

Buon compleanno Costigliola La Costigliola, azienda agricola bio e polo per progetti sullo sviluppo sostenibile  di Banca Etica, organizza una giornata di festa per il secondo anniversario dalla fondazione. Presentazione dei primi corsi di AccademiaBio sulla cucina bio per chef, i primi risultati del progetto di coltivazione dei cereali antichi, il progetto Life plus sulla gestione dei rifiuti nel Parco dei Colli Euganei e molte altre iniziative.  Tra gli incontri previsti nel programma, sono da segnalare la PiccolaBottega Baltazar in concerto alle ore 12:00, l’inaugurazione alle ore 10:30 della mostra fotografica “Dignità e Libertà” di Letizia Battaglia, promossa da Banca Etica, e il coro Cantamiilmondo che scandirà i gesti rituali della giornata, come la messa a dimora di un melo e il saluto finale tra castagne e vin brulè alle ore 16:30 con gli amici di Parole di Terra. Per i più piccini: l’Accademia dei giochi dimenticati che riempirà l’aia di giochi fatti con materiale di riciclo e il laboratorio Dove si nasconde il buco? per imparare a riparare le ruote delle biciclette. La festa è aperta a tutti. Per partecipare è necessario recarsi con curiosità all’azienda agricola, a Rovolon, nel Parco Regionale dei Colli Euganei. Per avere maggiori informazioni:La Costigliola, 049 9903221 oppure 3358024912 oppure info@lacostigliola.orgwww.lacostigliola.org

I Racconti Di E!State Liberi Incontro in patronato a Limena,con tutti coloro che, quest’estate, o nelle estati precedenti, hanno preso parte a un campo con l’Associazione Libera, nei terreni confiscati alla mafia. Programma: Ritrovo alle 18.30 in Patronato a Limena,Testimonianze e ricordi di alcune esperienze vissute, Alle 20 Cena-Buffet con i prodotti di Libera, Dalle 21 intervento di Davide Pati (membro della segreteria nazionale di Libera).Per iscriversi: Mandare mail di prenotazione posti a pastoralegiovanile@diocesipadova.it . Contributo richiesto euro 5 a persona, da versare direttamente domenica 28.

>>> mercoledì 31 ottobre

I Menù che fanno del bene Ricettario promosso da Action Aid che mostra come sia possibile contribuire alla lotta contro la fame nel mondo compiendo le giuste scelte ogni giorno.Volti noti della televisione, radio e foodblogger propongono più di 50 ricette realizzate secondo i criteri dell’alimentazione sostenibile: utilizzo di ingredienti genuini, spesso a Km 0, di scarti e avanzi. Testimonial oggi a Padova l’atleta Salvatore Bettiol. Libreria La Feltrinelli, via S. Francesco 7, Padova , Ore 18:00 Ingresso libero. Info 049 8754630.

Jaffa. La Meccanica Dell’arancia documentario di Eyal Sivan, 2009, ore 20.45 – Padova, Sala Fronte del Porto, Via S.M. Assunta. All’interno della rassegna Una Finestra Sulla Palestina_ Voci, sapori, geografie e storie da un Paese dimenticato. Quattro serate per aprire una finestra sulla cultura e la storia palestinese, per ridare voce e visibilità ad un popolo che continua a resistere.

 La crisi del lavoro ci cambia tutti Organizzato da A BRACCIA APERTE. Come cambia il nostro vivere insieme se tanti rimangono senza lavoro? Che effetti produce la precarietà nelle famiglie? Verso quale società vogliamo andare: quella dei ricchi sempre più ricchi e dei poveri sempre più numerosi e sempre più poveri? Siamo capaci di dare risposte concrete come persone solidali a chi non riesce a farcela? Conferenza con Luigi Gui, professore di Sociologia presso l’Universtià di Trieste. Comune di Padova, sala Paladin ore 20.45

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CORSI, SEMINARI E MOSTRE – iniziative prossime e future

Corso ‘Desidererei…Nuovi Volontari’ CSV di Padova. Martedì 23 e martedì 30 ottobre 2012, ore 17-20 .Teoria e pratica per migliorare la gestione dei volontari in associazione. Obiettivi del Corso: Comprendere i veri ‘bisogni’ delle associazioni di Volontariato;  Analizzare la figura ‘professionale’ del Volontario; Aiutare le associazioni nella ricerca e nell’accoglienza di ‘nuovi volontari’; L’accoglienza come metodo di sviluppo dell’associazione. Metodo: Sarà utilizzato l’approccio partecipativo ed interattivo. Martedì 23 Ottobre: Come capire i diversi bisogni dell’associazione; La figura del Volontario. Martedì 30 0ttobre: Come si fa ad accogliere?; Come sostenere i volontari. tel. 049 8686817 ,luogo: sede CSV, via Gradenigo 10, Padova – contatti: info@csvpadova.org -www.csvpadova.org/Corsi-attivi-CSV/2012-corso-nuovi-volontari.html

Corso di formazione: facilitazione linguistica e intercultura 2012

L’ Associazione Amici dei Popolo di Padova organizza, dal 26 ottobre al 19 novembre 2012, 4 giornate di formazione per chi chi intende approfondire le tematiche relative all’intercultura e al fenomeno migratorio. Il corso è preparatorio allo svolgimento di attività di volontariato all’interno del progetto di facilitazione linguistica con minori di origine straniera dell’associazione. Gli incontri si terranno nella Sala Parrocchiale Gesù Buon PastoreVia T. Minio 19/3, 35134 Padova in orario 17.00-19.00. Quota d’iscrizione 10 euro. Iscrizioni via mail a facilitazionelinguistica.adp@gmail.com Info:Amici Dei Popoli-Padova, Via T. Minio N° 13 Interno 7 Padova Tel E Fax : 049600313 Cell.: 3473498098 http://www.amicideipopolipadova.it

Concerto Jazz A Padova Per Progetto A Srebrenica 7 Novembre 2012

E’ ormai al settimo anno l’evento che in occasione dell’autunno Dottori Agronomi e Forestali di Padova e l’Associazione Agronomi e Forestali Senza Frontiere di Padova organizzano per sostenere un progetto agricolo. Quest’anno l’appuntamento è rivolto al sostegno di un Progetto per la coltivazione di Grano Saraceno in una cittadina nella Municipalità di Srebrenica in Bosnia-Erzegovina. Un Concerto Jazz quest’anno che vede un ospite d’eccezione: il chitarrista Franco Cerri musicista italiano autorevole apprezzato e conosciuto a livello internazionale. Agronomi e Forestali Senza Frontiere ha operato per vari anni a Bratunac – cittadina della Repubblica Srpska di Bosnia Erzegovina – con un il Programma di interventi di sviluppo della coltivazione e trasformazione di piccoli frutti che ha preso spunto dalla necessità di riattivare l’economia della zona per consentire alla popolazione, con particolare attenzione ai profughi rientrati nelle loro terre, di godere di condizioni di vita migliori, anche per affrontare la complessa questione della riconciliazione interetnica. A conclusione di questa prima fase, si sta puntando ora al supporto della coltivazione di grano saraceno in alcuni villaggi dei dintorni di Srebrenica. La serata si svolgerà mercoledì 7 novembre 2012 alle ore 21.00 all’Auditorium San Gaetano a Padova.