Stop degrado: vogliamo un parco Eco-archeologico nel cuore di Este

olmo_este_parcoCreare un parco eco-archeo-logico tra i resti dei millenari fori romani Atestini.

E’ questa la missione del neonato Comitato l’Olmo di Este: organizzazione eterogenea di cittadini e associazioni uniti dal mirabile proposito di valorizzare e portare a nuova vita un area comunale trascurato e in stato di degrado: circa 7.500 metri quadri nel centro storico della Città che, secondo gli studiosi, si trovano al di sopra del Decumano Massimo, principale strada e fulcro cittadino dell’antica Este Romana.

La proposta nasce da un’iniziativa di Legambiente Este dello scorso anno, intitolata “Il grande vuoto”: un censimento fotografico che documenta la situazione di abbandono e incuria di numerosissimi edifici pubblici, privati, commerciali e industriali della città di Este; una raccolta che si propone l’obiettivo di svelare un patrimonio dalle immense potenzialità, al fine di far germogliare progetti di rigenerazione urbana, anziché aumenti di inutile cubatura, nuove lottizzazioni e cementificazioni.

L’iniziativa del Comitato l’Olmo vuole riqualificare l’area compresa tra via Olmo, via Salute, l’edificio industriale delle ex Officine Negrello e il parcheggio di via Isidoro Alessi. Associazioni ambientaliste e culturali, tra le quali Legambiente, Italia Nostra, La medusa e L’altra Este, e privati cittadini, residenti nella zona e non, sono tutti d’accordo e hanno risposto con entusiasmo all’iniziativa.

Il terreno in questione era stato destinato negli anni ’60 alla costruzione di una nuova scuola media, ma i lavori si erano fermati causa ritrovamenti archeologici. Durante gli anni ’70 ci furono altre scoperte che permisero agli archeologi di riconoscere un antico tracciato viario, il Decumano Massimo. Tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000 il comune acquistò il terreno con la volontà di sistemare la zona, continuare gli scavi e creare un parcheggio. Ma da allora l’area è caduta in disuso creando uno dei “grandi vuoti” di Este. Oggi però, la nascita del Comitato l’Olmo, si propone di riempire uno diquesti vuoti.

Secondo i membri del Comitato: “il parco potrebbe trasformarsi in un polmone verde della città, un luogo d’incontro dove promuovere iniziative ed eventi culturali, artistici, ecologici”. Sicuramente con utili ritorni d’immagine per Este e per la qualità di vita dei suoi abitanti, che godrebbero così di un ambiente più sano.

Nel frattempo, l’11 aprile, la prof.ssa Cinzia Tagliaferro, grande esperta del periodo romano atestino, ha tenuto ad Este una presentazione dal titolo “Dalla ricomposizione di recenti dati archeologici un contributo alla ricostruzione del tessuto urbanistico di Este romana“. Primo appuntamento di un ciclo di tre conferenze nelle quali sono coinvolti archeologi, architetti e urbanisti per ragionare sulle ipotesi di recupero.

Il secondo incontro verterà sulla storia più recente dell’area che tra il 1.600 e il 1.900 ha anche ospitato il cimitero ebraico. Mentre il terzo consisterà nella presentazione di proposte concrete al comune, anche alla luce dei risultati di un questionario che verrà proposto ai residenti nelle prossime settimane. Chiunque fosse interessato a partecipare alla creazione di questo prezioso spazio cittadino può trovare informazioni qui.

Tommaso Trevisi e Andrea Cappellari, redazione di ecopolis

One thought on “Stop degrado: vogliamo un parco Eco-archeologico nel cuore di Este

  1. Gentile redazione,
    vi ringrazio per questo articolo relativo alla nascita del Comitato L’Olmo. A completezza della informazione sono però qui a dirvi che il Comitato, dentro il quale è parte attiva il circolo Atestino di Legambiente ” Dai colli all’Adige” non nasce dal censimento fotografico ” il grande vuoto” ma dalla consapevolezza e dalla discussione emersa in questi ultimi mesi tra alcuni cittadini della necessità di ridare dignità e riqualificare uno spazio oggi e da decenni completamente abbandonato al degrado. Una consapevolezza successivamente condivisa da numerose associazioni che si sono messe assieme per dare vita al Comitato.
    Buona giornata e buon lavoro

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