[ATTENZIONE, importante nota di Legambiente Padova nei commenti sulla notizia di oggi “Colli salvi”].
Ci siamo ritorvati in tanti mercoledì 8 marzo insieme a Rossella Muroni, Presidente Nazionale di Legambiente al caffè Pedrocchi: le sezioni locali di Italia nostra, FAI, CAI e LIPU, ed i comitati ambientalisti locali dei Colli.
Presenti tutti media locali oltre a Report, la trasmissione di RAI3. Prova del fatto che la mobilitazione per la difesa delle aree protette in Veneto e la tutela del patrimonio del Parco Colli Euganei sta travalicando i confini locali.
Infatti le poche aree protette istituite negli anni dalla Regione Veneto (sono solo 5, rispetto alle 21 del Piemonte e alle 24 della Lombardia) sono sotto un duro attacco: se ne vuole limitare funzioni, estensione e ridurre i poteri di gestione. Entro il 28 marzo dovrà essere approvata una pericolosa revisione collegata alla Legge regionale di Stabilità, un grimaldello con il quale il Consiglio Regionale vorrebbe in particolare limitare i confini dell’area dei Colli Euganei e dei Monti Lessini.
A gennaio nove associazioni ambientaliste hanno lanciato l’appello regionale “Aree Protette Tesoro del Veneto” (vedi qui), la cui sottoscrizione ad oggi ha superato le 120 adesioni, fatte di sigle ed organizzazioni locali di tipo culturale, sportivo, solidaristico, produttive segnale che la tutela dei parchi non è prerogativa dei soli ambientalisti.
Le zone protette sono aree fondamentali sia per conservare la biodiversità sia per praticare forme innovative di green economy. Per questo Legambiente Veneto chiede alla Regione di promuovere la prima Conferenza regionale sulle aree protette: l’unico strumento in grado di dare una visione organica e d’insieme delle varie problematiche delle aree protette, una conferenza che permetta un percorso legislativo fondato su un’ampia e approfondita discussione.
«Le aree protette del Veneto si trovano sotto un duro attacco da parte della maggioranza che governa la Regione – ha dichiarato la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni – con la scusa dei danni provocati dai cinghiali alle attività agricole. Nessuno nega che in queste aree protette la fauna selvatica stia creando problemi alle attività agricole, ma non è con la riduzione dei perimetri dei parchi che si risolve il problema. Occorre invece rilanciare le aree protette e investire nelle strategie di conservazione della biodiversità, perché la tutela dell’ambiente può essere anche punto di partenza di uno sviluppo economico ecosostenibile». Se le istituzioni dei Parchi saranno ridotte a Enti di gestione dei soli ambiti naturalistici, escludendo le funzioni su paesaggio, turismo, economia ed agricoltura, si tornerà ad una concezione vecchia di 30 anni fa, incapace di vedere le connessioni fra sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Di questo sono preoccupati i Sindaci dell’area Colli che, con una sola eccezione, stanno rigettando il progetto regionale.
«La difesa delle aree protette – ha dichiarato Andrea Ragona, presidente Legambiente Padova – è un tema trasversale e molto sentito dalla gente: stanno a dimostrarlo le grandi manifestazioni in difesa del Parco Colli Euganei, cortei che si sono svolti nell’ultimo mese e che hanno visto la partecipazione di varie centinaia di persone: si farebbe dunque un gran torto ai veneti, se si riducessero i confini del parco Colli».
Gianni Sandon, presidente del Coordinamento Associazioni ambientaliste del Parco dei Colli Euganei – animato da tantissime realtà locali come No CSS e Lasciateci respirare di Monselice, La Vespa di Battaglia, Il Colibrì di Este – interviene alla fine per lanciare la manifestazione-happening sabato 11 a Marendole, presso Monselice. «Il corteo di sabato 11», aggiunge Francesco Miazzi, di Lasciateci Respirare «è l’ultima tappa di un grande movimento degli ultimi mesi contro revisione della Legge quadro regionale sui parchi: arriveremo a Marendole con ogni mezzo possibile – deltaplani, barche, bici e cavalli – per difendere tutti insieme il tesoro del Parco Colli Euganei».
Il concentramento sarà alle 15,30 di fronte alla Chiesa della frazione e a piedi, lungo il Bisatto si procederà verso Villa Cà Barbaro. A metà percorso i corpi dei partecipanti comporranno la scritta “SALVIAMO IL PARCO COLLI”. Per i padovani l’appuntamento consigliato è al Parco Buzzaccarini di Monselice alle 14,30 da dove partirà la passeggiata/corteo verso Marendole.
Per chi vuole da Padova ci si muoverà in bici (evento qui): 23 km da percorrere lungo gli argini, tratto iniziale dell’anello ciclabile dei Colli. L’appuntamento è alle 13,30 davanti a Santa Giustina, promosso da Collettivo resistenze ambientali, da La Mente Comune e noi di Legambiente.
Luigi Lazzaro, Presidente Legambiente Veneto
La manifestazione di domani, sabato 11, è confermata, e serve più che mai. Almeno per tre buoni motivi.
Il primo è che il pericolo più grave rispetto al futuro dei parchi in Veneto NON è scongiurato; si chiama DDL 143 proposto dalla Giunta, che prevede di stravolgere l’attuale legge quadro; nel nostro territorio ad es. significa l’annullamento di buona parte della legge istitutiva del Parco Colli Euganei. In generale i parchi dovrebbero rinunciare al Piano ambientale complessivo e dedicarci solamente alla natura. Paesaggio, ambiente, agricoltura, territorio ed economia sostenibile, capisaldi su cui deve strutturare l’attività di un Parco innovativo e significativo, verrebbero a mancare.
Per cui è ancora valida la richiesta di Legambiente e delle altre 8 associazioni ambientaliste di una Conferenza regionale sulle aree protette che dia una svolta, culturale e di sostenibilità, a questa impostazione di riforma che rischia di farci tornare indietro di 30 anni.
Il secondo motivo è che la positiva proposta della Regione sul mantenimento dei confini del Parco dei Colli, di cui si legge stamani sui giornali firmata dall’assessore Cristiano Corazzari, deve essere ancora approvata e quindi è bene vigilare sul suo iter e scongiurare colpi di coda che possono arrivare dal Presidente della II commissione regionale, il cacciatore consigliere Sergio Berlato.
Terzo ed ultimo, perchè ogni tanto, quando si vince una battaglia, è bene ritrovarsi e festeggiare assieme. Per ricaricarsi di energie positive per tutto quello che di importante dobbiamo ancora fare ed ottenere.