Prendendo spunto dal progetto di legge regionale sul consumo di suolo presentato dal Presidente Zaia subito dopo la sua elezione, il coordinamento regionale Urbanmeta – 19 soggetti della società civile (Università, ordini professionali, sindacati, costruttori e consorzi di bonifica e ambietalisti con la presenza di Legambiente, vedi il chi siamo qui), ha elaborato una organica nuova proposta di legge per favorire la lotta al consumo di suolo che è in fase di studio in Seconda Commissione Consiliare
Pur essendo il frutto di una mediazione tra soggetti portatori di interessi non sempre convergenti, si può affermare che il testo finale (scaricalo qui) possa costituire una buona base per la salvaguardia, la rigenerazione ecologica, paesaggistica e sociale del nostro territorio.
Qui di seguito una breve sintesi della presentazione della proposta di Legge Regionale di Urbanmeta, fatta durante il Congresso di Legambiente Veneto di metà novembre scorso (scarica qui la relazione completa).
Gli obiettivi posti sono stati quelli della trasparenza amministrativa e partecipazione informata dei cittadini, della semplificazione dei procedimenti amministrativi, della garanzia di adeguati standard urbanistici e della promozione di pratiche agricole sostenibili anche in ambito urbano e periurbano.
Per contrastare il consumo di suolo si è voluto, oltre che definire precisi limiti e vincoli alle nuove urbanizzazioni, pensare a politiche ed azioni per il recupero edilizio e la rigenerazione urbana e per la salvaguardia e valorizzazione del territorio e del paesaggio rurale.
Si è fissato il principio per cui eventuali cambi di destinazione d’uso relativi ad aree non ancora edificate o destinate a verde pubblico dovranno rientrare nel computo del consumo di suolo. Con l’introduzione dell’aggettivo “netto” rispetto al c.d.s. si è inteso inoltre tener conto di quello che viene restituito allo stato naturale, al fine di promuovere, anche nei casi di nuova urbanizzazione, la realizzazione di opere di compensazione ecologica preventiva.
La proposta di legge prevede per la SAU il computoanche delle aree inedificate ancora presenti nei PRG /PI e la definizione di un limite quantitativo di consumo progressivamente ridotto, in sintonia con l’obiettivo posto dalla Comunità Europea dell’azzeramento nel 2050.
Facendo tesoro dei numerosi incontri con amministratori e progettisti di grandi città europee si è sottolineato che per innescare un reale processo di “rigenerazione urbana sostenibile” è necessaria una regia pubblica che integri aspetti sociali, economici ed ambientali. Questi interventi devono quindi essere caratterizzati da processi di riconversione ecologica delle città, da un’attenta valutazione delle ricadute sociali ed ambientali, daun’elevata qualità degli spazi pubblici e dei servizi progettati con l’obbligo di una quota di edilizia residenziale sociale, da previsioni di sviluppo di nuove economie e di nuova occupazione che mirino al superamento delle diseguaglianze sociali,da partecipazione attiva degli abitanti alla progettazione e gestione dei programmi d’intervento.
Per gli “interventi di riqualificazione urbana si è stabilito, tra l’altro, l’esonero dal contributo straordinario connesso all’incremento di valore generato su aree o immobili in variante urbanistica, in deroga o con cambio di destinazione d’uso. Per promuoverne la qualità si è altresì previsto che la Giunta regionale provveda alla definizione di precisi parametri di ecosostenibilità, con particolare riguardo al risparmio energetico degli edifici, al potenziamento ed all’efficientamento delle reti tecnologiche.
Altri aspetti introdotti sono stati l’obbligatorietà di adeguati interventi di mitigazione e/o compensazione ecologica degli impatti ambientali, il potenziamento delle funzioni dell’Osservatorio Pianificazione della Regione Veneto, la stesura di una relazione annuale sullo stato del consumo di suolo, la progettazione e l’istituzione di “Parchi Agro-paesaggistici”, laredazione da parte dei Comuni del “Piano delle acque”.
Sergio Lironi, Presidente onorario Legambiente Padova
coord. politiche urbanistiche Legambiente Veneto
sintesi a cura di Mauro Dal Santo, redazione di ecopolis
scarica qui la relazione completa di Sergio Lironi al congresso di Legambiente Veneto
Di certo non aiuta a conservare il territorio la legge ” piano casa” che ha promulgato di recente.