Tagli a bus e tram: i primi risultati della fusione

bus-aps-holding_padova“Una vittoria dei padovani” aveva commentato il Sindaco Bitonci all’indomani della fusione APS Busitalia, approvata anche coi voti del Pd.

Pochi giorni fa è arrivata la notizia: taglio delle corse serali e del tram. E’ una delle prime misure prese dopo la fusione. In attesa di un probabile aumento dei biglietti, Legambiente propone che i soldi derivante dalle multe degli autovelox tornino ai cittadini sotto forma di investimenti per il trasporto pubblico.

Legambiente aveva criticato l’ipotesi di fusione sin da quando la proposta era stata portata in consiglio da Ivo Rossi. Non perché ci si opponesse a una razionalizzazione del tpl padovano, visto che è un non senso avere due aziende diverse che effettuano le stesse tratte e considerato che prima o poi il servizio sarà messo a gara e così come era Aps Holding non aveva i requisiti per partecipare, ma perché gli accordi di fusione prevedevano sin da subito, fra le tante altre cose negative, un taglio del chilometraggio delle corse.

Oggi quindi, che ci troviamo di fronte a una riduzione del servizio e a un probabilissimo aumento dei biglietti ci domandiamo come si possa parlare di vittoria se il risultato è il taglio delle corse di bus e tram. A partire da quelle serali, usate spesso da una fascia che persone che lavora in ore notturne e che quindi andrebbe maggiormente tutelata.

Dunque chi in Consiglio Comunale qualche mese ha votato a favore è dunque responsabile di questa decisione: perché se come abbiamo già detto è vero che una razionalizzazione del trasporto pubblico era necessaria, era anche inaccettabile prevedere una pesante riduzione delle corse per puntare al profitto. Il trasporto pubblico è un servizio, non può pensare al business.

A questa fusione si è arrivato cercando di mettere in cattiva luce Aps Holding, quando in realtà, come dimostra il dossier che avevamo pubblicato in dicembre (http://www.legambientepadova.) il buco di Aps Holding era un gioco di scatole cinesi e in realtà il Comune guadagnava più di quanto dava ad Aps H. e che quindi una fusione volta al taglio delle corse non sarebbe stata giustificabile.

Ed oggi siamo giunti invece a una situazione in cui si peggiora ulteriormente il trasporto pubblico mentre si vuole aprire un parcheggio da 500 posti al Parco Prandina; anche questa iniziativa voluta da Bitonci e in precedenza sostenuta dal Pd. Rimaniamo allibiti da questa visione della città bipartisan che allontana Padova dall’essere una città vivibile ed europea.

Il taglio delle corse – avvenuto dopo l’attacco alle corsie preferenziali portato avanti dall’assessore al traffico Stefano Grigoletto – non è ammissibile e lanciamo quindi un appello al Consiglio Comunale: che le multe derivanti dagli autovelox delle tangenziale tornino nelle tasche dei cittadini e servano per aumentare le corse dei bus e del tram.

La poca attenzione che la maggior parte degli enti pubblici hanno dedicato al trasporto pubblico è una direzione che va invertita. Gli investimenti servono a una città meno inquinata e dove ci si muove meglio, sia per chi sceglie il mezzo pubblico, sia per chi è costretto a usare l’auto perché troverà un traffico più scorrevole. Insomma, ne guadagno tutti i cittadini.

Andrea Ragona, Presidente Legambiente Padova

2 thoughts on “Tagli a bus e tram: i primi risultati della fusione

  1. La questione non è la fusione ma come si gestisce. Nessun taglio al servizio di trasporto è stato fatto in dieci anni di amministrazione Zanonato e 55 milioni di investimenti. Anzi erano stati avviati esperimenti consolidati di bigliettazionr unica verso Limena con SITA e verso Stra’ Venezia con ACTV. Troppo facile tagliare per fare utili il TPL richiede investimenti i servizi non scendono dal cielo né vengono assicurati dall’imprenditore, se le tariffe sono amministrate dall’ente.

  2. “…Oggi quindi, che ci troviamo di fronte a una riduzione del servizio e a un probabilissimo aumento dei biglietti ci domandiamo come si possa parlare di vittoria se il risultato è il taglio delle corse di bus e tram….” e Levorato “La questione non è la fusione ma come si gestisce.” Io aggiungerei che la vittoria c’è da parte di quanti hanno voluto la fusione ma di sicuro non nell’interesse dei Cittadini; ben compete il cantare vittoria a chi persegue l’efficienza di un servizio con fine esclusivamente economico finanziario e subordina l’efficacia del servizio stesso in quanto bene pubblico. La questione che rimane da sviluppare riguarda la comprensione da parte della Città del danno già prodotto e il percorso possibile per ri-costruire un’idea di Servizio Pubblico che comprenda l’assunzione dei costi connessi al complesso dei benefici che si possono realizzare.

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