Strade scolastiche per ripensare le città

A Padova (e non solo…) servono strade scolastiche libere dalla smog, dal traffico e dal parcheggio selvaggio.

 

 

Nonostante la pioggia via Sant’Osvaldo si è riempita di colori la settimana scorsa, quando lungo la via sono apparsi grandi cartelli raffiguranti bambini impegnati a riappropriarsi della strada per muoversi in bici, giocare e socializzare. Sono stati posizionati dai volontari di Legambiente di fronte alla scuola elementare A. Volta, per avviare un confronto con genitori e residenti sul problema del traffico che congestiona la via negli orari di entrata e di uscita degli alunni.
Padova è una delle città più inquinate d’Italia e ha un alto numero di incidenti stradali e per costruire una città più sana e vivibile è fondamentale progettare delle strade scolastiche libere dalla smog, dal traffico e dal parcheggio selvaggio. Abbiamo scelto questa via perché molti sostano sulla pista ciclabile come se fosse un parcheggio, intralciando la viabilità ciclo pedonale e rendendo pericolosa l’entrata e l’uscita da scuola. Vogliamo confrontarci con i genitori per trovare delle soluzioni che permettano ai bambini di andare a scuola in sicurezza anche in bicicletta senza trovare la pista ciclabile piena di auto.
Questa iniziativa, quindi è solo l’avvio di un percorso che faremo in questa e in altre scuole interessate, perché il problema è molto diffuso. Chiunque voglia contattarci per individuare problemi e soluzioni, può scrivere a stradescolastiche@legambientepadova.it e verrà ricontattato.

La richiesta di realizzare strade scolastiche libere dalle auto fa parte del pacchetto di proposte presentato da Legambiente con Clean Cities, la campagna di Legambiente che fa il punto sulle politiche locali per il risanamento della qualità dell’aria.
Lo stress test effettuato su Padova ha evidenziato un inquinamento urbano fortemente critico, con una media annuale di PM10 che dovrà essere dimezzata entro il 2030, per rientrare nei nuovi parametri dettati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Numeri pessimi anche sul fronte della sicurezza stradale con 4 morti l’anno 457 feriti ogni 100.000 abitanti. Per ridurre la pericolosità delle servono più zone a 30 km/h (oggi solo 21km), strade scolastiche e misure strutturali per “disegnare” quartiere per quartiere la città 15 minuti prevista anche dal nuovo Piano degli Interventi.
Il giudizio invece è buono sullo sviluppo dei percorsi ciclo-pedonali dove risultano realizzati due terzi dei 300 km di percorsi ciclabili previsti e si prevedono importanti passi in avanti con il recente finanziamento per il progetto di bicipolitana.
C’è molto da migliorare sull’offerta di mezzi pubblici (24 km*vetture/ab) per la quale sarà fondamentale il completamento del sistema SMART grazie al finanziamento delle nuove linee del tram previsto dal PNRR. Infine, la sharing mobility riparte dal servizio di bike, anche elettriche (mille) e di monopattini (750), mentre fermo al palo da anni è il car sharing.

Vedi qui i dati completi: Clean cities campaign, padova 2022 .

Melissa Morandin e Francesco Tosato, Legambiente Padova