L’Amministrazione comunale minaccia il verde cittadino: è il momento di mobilitarsi tutti insieme per difenderlo. Entro i primi di aprile infatti verrà discussa la “Variante al Piano degli Interventi” sulla quale Legambiente e Italia Nostra hanno presentato un corposo dossier di osservazioni (vedi qui).
Per stimolare un dibattito cittadino e costruire una mobilitazione in difesa del verde, associazioni, comitati ed altre realtà sensibili al tema lanciano ora un appello per modificare la Variante, e promuovere una vera politica ambientale a Padova (leggi qui il testo completo).
Questi i principali contenuti della Variante contestati:
– Consumo di suolo e “urbanistica spezzatino” (cioè la frammentazione in alcune zone di prestigio del poco verde rimasto), nuove grandi strutture commerciali e infrastrutturali. La variante conferma il sovradimensionamento del P.A.T. e del Piano degli Interventi attualmente in vigore, al quali aggiunge un incremento volumetrico.
– Cementificazione delle aree verdi non ancora lottizzate. La variante aggredisce ulteriormente quel che resta dei cunei verdi, ossia di quei terreni che penetrano nella città urbanizzata salvaguardando la rete ecologica e la qualità dell’aria.
– Diminuzione degli alberi. Peggiora il regolamento comunale sugli alberi e introduce una forte riduzione dell’obbligo di piantare nuovi alberi in seguito alle lottizzazioni. La nuova norma riduce infatti di circa due terzi le nuove alberature nei cunei verdi.
– Aumento dello smog. In questi mesi, l’inquinamento atmosferico (in primis di Pm10) dovuto prima di tutto al traffico veicolare, si è rifatto sentire con particolare virulenza, causando una nuova ondata di danni alla salute. L’Amministrazione assolutamente restia a parlare di provvedimenti strutturali di limitazione del traffico, è corresponsabile della perdita del 10% di utenza del trasporto pubblico, grazie ai tagli dovuti alla pessima gestione della fusione (per incorporazione) di APS Mobilità in Busitalia. Con questa variante, aumentando il consumo di suolo e l’edificazione, soprattutto nelle aree verdi, aumenterà ancora lo smog.
E’ ora che la società civile reagisca!
Vogliamo lanciare una mobilitazione che, fino al momento in cui il Consiglio comunale voterà la “Variante al Piano degli Interventi”, metta in campo tutte le iniziative possibili per bloccarla o quanto meno per modificarla profondamente. E’ necessario realizzare una vera politica ambientale per Padova. Invitiamo quanti condividono questa proposta a contattarci ed affiancarci in questa battaglia.
Il primo incontro è previsto per martedì 15 marzo presso la sala di via Boccaccio 80 (vedi qui evento su facebook). Sarà una serata pubblica di approfondimento sul tema della Variante da cui emergeranno osservazioni e possibili azioni di mobilitazione.
I primi sottoscrittori dell’appello:
Legambiente Padova e Italia Nostra Padova, Aiab Veneto, Ass.ne Ca’ Sana, Ass.ne per la Pace, circolo Wigwam Il Presidio, CGIL Padova, CGIL Fillea Padova, comitato CheAriaRespiriamo, comitato Difesa Alberi e Territorio, comitato Lasciateci Respirare Padova, coop. I dodici mesi – Osteria di Fuori Porta, coop. El Tamiso, GLA-TAVV Gruppo di Lavoro Tavoli Verdi del Veneto, ISDE – Medici per l’ambiente Padova, residenti “Padova zona Nazareth”, Rete Arcella Viva, Sacro Cuore PACTA, Slow Food Padova, toniCorti,
verso l’ass. Agri Parco Veneto
Eravamo numerosi ieri sera in via Boccaccio 80. Persone ben documentate che da anni conducono una battaglia civile per salvare il salvabile delle zone verdi della nostra città e zone limitrofe. Cementificare senza sosta è il mantra di taluni, pensando che il cemento sia volano di sviluppo. La ristrutturazione, la rigenerazione sono occasioni preziose per il lavoro; certamente implicano professionalità e qualche costo in più. Ma continuando così cosa respireranno – visto anche il brutale abbattimento di alberi che dicono malati e magari sono sanissimi -, dove giocheranno i bambini e i ragazzi tra un po’ di anni?
Ieri sera nessun rappresentante dell’amministrazione cittadina, pur essendo stati invitati! E poi scrivono: il sindaco ascolta!!!