Oltre 3.700 firme a difesa del bus 6

autobus 6 brusegana_terranegraIl Comitato cittadini a difesa linea bus 6 ha depositato all’Ufficio Protocollo di Palazzo Moroni oltre 3.700 firme raccolte in un mese a sostegno della petizione con cui si chiede di ripristinare il percorso della linea 6 Lagrange-Terranegra; dal 16 settembre il percorso è stato modificato in  Lagrange – Torre, senza più fermate alla stazione e all’ospedale.

I quartieri di Brusegana-S.Stefano e Cave e di Forcellini-Terranegra si sono mobilitati con una petizione e 2 manifestazioni avvenute il 3 ottobre mattina con presenti oltre 500 persone, con testimonianze di studenti, lavoratori, pensionati, disabili, associazioni e realtà educative e socio-sanitarie. Per tutti costoro è essenziale la connessione fra questi quartieri, l’ospedale e la stazione ferroviaria.

Le  modifiche della linea 6 determina tempi dilatati, scomodità e insicurezza per raggiungere questi due nodi cruciali (stazione e ospedale) scoraggiando così l’uso dei mezzi pubblici.

Il quartiere Forcellini-Terranegra ha una elevata percentuale di residenti anziani per cui il tragitto verso l’ospedale e il centro prelievi di via San Massimo deve essere diretto. Nel quartiere sono presenti due grandi poli scolastici, per cui il bus 6 rappresenta un servizio essenziale. Inoltre, proprio perché il quartiere è storicamente stato servito da un collegamento diretto con l’ospedale e la stazione, vi si sono trasferiti anche molti pendolari che si recano alla stazione ferroviaria quotidianamente e vi sono state posizionate strutture di servizio per l’assistenza ospedaliera (ad esempio, l’associazione Cilla). In che modo questi cambiamenti estemporanei tengono conto delle scelte di lungo periodo di privati o associazioni?

Il quartiere Brusegana-S.Stefano e Cave da sempre è stato collegato con la stazione e da alcuni anni, dopo dure lotte dei residenti, ha ottenuto il collegamento diretto con l’ospedale con la linea Lagrange Terranegra; anche in questo caso ad essere pesantemente penalizzati sono ora studenti e lavoratori che sono costretti a scendere in viale Codalunga-cavalcavia Borgomagno per poi raggiungere la stazione a piediper prendere un altro bus o il treno o il pullman; si pensi poi agli anziani che per raggiungere la stazione o l’ospedale devono fare pezzi di strada a piedi e cambi bus con grave disagio; e la sicurezza dei nostri ragazzi e soprattutto ragazze e anziani che col buio dovranno fare a piedi il tratto più malfamato della città (tratto viale Codalunga-Borgomagno-Stazione)?

Quale genitore si sentirà più tranquillo? Quale anziano farà mai questo tratto a piedi col buio d’inverno?

E’ questa la città più sicura? E le migliaia di studenti e cittadini che frequentano venendo dalla stazione i poli scolastici superiori ed il polo sanitario di zona Cave-Brusegana?

Il Comitato ha chiesto un incontro con l’assessore alla Mobilità Stefano Grigoletto per poter mettere in luce le esigenze dei cittadini e avviare un dialogo che tenga in maggiore considerazione le esigenze di studenti, lavoratori e anziani dei nostri territori; se si tratta di razionalizzare il servizio si provveda con maggior buon senso e non demolendo la vecchia linea del bus 6 che funzionava perfettamente.

Per avere informazioni ed appoggiare la protesta potete seguire la pagina facebook”Comitato Difesa Bus 6

I Portavoce del Comitato cittadini a difesa linea bus 6

ps: sono molti i comitati di linea che si sono attivati in queste settimane: “Comitato ex linea due: ridateci una linea con il vecchio percorso” attivo nella zona di via Sorio; “Comitato Bus 16” in via Facciolati; “NO al taglio del BUS a S. Famiglia – Madonna Incoronata” per il capolinea del 18;

One thought on “Oltre 3.700 firme a difesa del bus 6

  1. Be’, finalmente ammettiamo che ci sono problemi di sicurezza in quella zona (Codalunga – Borgomagno – Stazione), e più in generale in tutta la prima Arcella? Vogliamo fare un altro passo e riconoscere da chi/cosa sono provocati?
    Non sono certo a favore di questo smantellamento delle linee, però sto pensando che forse uno degli obiettivi, oltre al taglio, è anche rivitalizzare la zona in questo modo, costringendo le persone a camminarci… (ovvio che il problema grave si pone soprattutto per anziani e disabili). Mah.

Comments are closed.