La street art a Camin per raccontare un quartiere e la sua storia.
Camin è n quartiere inglobato tra città e zona industriale, tra argini e strade trafficate, con un’identità resa complessa proprio da questo suo essere “di passaggio”. Vanta una storia antica, testimoniata dal ritrovamento di resti di tombe e suppellettili di epoca romana, come la “Stele di Camin”, al Museo Eremitani: un bellissimo monumento funebre dove è rappresentato il dono che una moglie porge al consorte per il suo viaggio nell’oltretomba.
In origine, era un luogo ricco di boschi e paludi dove si esercitava la pesca; poi le acque lasciarono il posto ad un terreno adatto all’agricoltura che divenne feudo dei “da Camino”, famiglia di origini longobarda della marca trevigiana.
Che siano i discendenti dei romani, o dei longobardi o dei veneti antichi, mescolati con tutti i “foresti” arrivati per lavorare dal dopoguerra ad oggi, gli attuali abitanti del Quartiere 3 Est di Padova, e le associazioni dei commercianti, in concerto con l’Amministrazione, stanno cercando di dare colore al territorio, anzi, tanti colori: non più e non solo quelli dei container o degli autoarticolati, ma i colori dei muri dipinti.”
L’ultimo lavoro, inaugurato qualche giorno fa, ha visto impegnati due importanti writer padovani, Made 514 e Orion, nel dipingere il muro della pista ciclabile di Camin, in via dei Ronchi, tra via Vigonovese e dell’Artigianato. “Nella mia opera – commenta Made 514 – ho voluto rappresentare il passaggio generazionale del sapere. La tigre è l’adulto saggio e autorevole che semina per fare crescere nuovo sapere, nuove consapevolezze, nuove modalità di vita più sostenibili e solidali”. L’opera di Orion, invece, rappresenta una elaborazione decennale e personale del lettering del suo nome: “Orione è una costellazione – spiega l’artista – che già per definizione contiene tante stelle. Così come la città è un insieme di comunità, quartieri, micro e macroaree, di resistenze e di esuberanza esattamente com’è rappresentato nel mio pezzo.
La realizzazione della pista ciclabile di via dei Ronchi nel tratto tra via dell’Artigianato e via Vigonovese rientra all’interno delle attività del Comune di Padova, previste dal progetto “CAMmIN FACENDO… Mobilità sostenibile a Padova”, co-finanziato dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito del Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro. L’idea è quella di intervenire in modo innovativo nel collegamento tra stazione ferroviaria e Zona Industriale offrendo un insieme di opportunità alternative al mezzo privato per ridurre il numero degli spostamenti in auto, promuovere l’uso della bici, del trasporto pubblico locale, integrando il tutto con il bike e car sharing.
Queste due nuove opere si affiancano al murales di Axe intitolato “Camin d’Amore”, risultato di un cantiere di esperienza partecipativa, realizzato insieme alla scuola “Levi Civita”.
All’ingresso del quartiere, proprio sul sovrappasso di via Vigonovese, si trova il dipinto di Andrea Burroni, che vuole celebrare la creatività – simboleggiata dalla lettura contemporanea del gesto della creazione di Michelangelo – come valore e motore per il progresso di una comunità.
Un altro murales, caratterizzante il quartiere, realizzato vicino al distributore Tamoil, è quello che lo street artist Seneca ha intitolato “Lovely workers”: quattro volti dall’espressione dolce e un vortice di cuori. Un inno d’amore ai lavoratori.
Ne attendiamo molti altri ancora.
Angela Bigi, redazione Ecopolis