Piccola guida NON ESAUSTIVA ai murales dell’Arcella

Bisognerebbe cominciare dall’inizio per raccontare una storia: “Cera una volta Giotto…”

 

 

Bisognerebbe cominciare dall’inizio per raccontare una storia: “Cera una volta Giotto, che aveva ricevuto  da un usuraio padovano, l’incarico di affrescare una Cappella….” E da lì proseguire per parlare di Mantegna, Giusto de Menabuoi, Altichiero da Zevio…e tutti i meravigliosi pittori con le loro opere che hanno portato all’ormai famosa candidatura all’Unesco di Padova “Urbs Picta. Invece, cominceremo dall’oggi, ossia dall’imponente lavoro di pittori contemporanei che continuano a regalarci forti emozioni tracciando segni, dipingendo e affrescando i muri esterni di palazzi più o meno nobili, lasciando un’impronta ardita di colore, insieme ai loro messaggi, siano essi denunce sociali, pubblici ringraziamenti al valore o campiture di forme astratte: per alcuni di noi fonte di ispirazione e  bellezza, per altri, spunto di…sconforto.  Padova e la sua provincia stanno diventando un’immensa tela a cielo aperto, grazie al nobile spirito imbrattatore di writer della notte, inafferrabili e sconosciuti, come Kenny Randon, piuttosto che di artisti “a volto scoperto” , come  Axe, Boogie, Joys, Orion, Peeta, Roulè, Tony Gallo, Yama, Zero Mentale, Evyrein, Shife,  Ra.Men, Gabriele Bonato, Paolo Psiko, Alessandra Carloni, Capo Bianco, Ale Senso e Mrfijodor. …le cui mega opere sono state commissionate per lo street art festival, “Super Walls”.

Ecco, dunque, che la nostra storia si dipana e si evolve, partendo da Giotto e dai suoi contemporanei, per arrivare ad un nuovo “rinascimento”, magari non ancora del tutto compreso ma sicuramente degno di essere conosciuto, frequentato, ammirato o criticato. Una moda effimera o una tendenza artistica che lascerà il segno? AI posteri l’ardua sentenza. Intanto godiamoci questa parata di opere, in un tour che potrebbe impegnarci per giorni e giorni, una vera e propria caccia al tesoro che ci porta a scoprire, oltre agli artisti, anche angoli inediti della nostra città.

Alcune associazioni ci aiutano ad orientarci sul territorio, soprattutto nel quartiere Arcella che ha visto un fiorire impareggiabile di murales proprio in anni recenti.

Si parte, grazie alle preziose indicazioni dell’associazione “Le Mille e una Arcella”, dall’autosilos con il grande ragazzo-uccello di Tony Gallo, per proseguire in via Annibale da Bassano per avere una nuova visuale della stessa torre completamente dipinta con le “sinapsi” blu che si confondono con il cielo retrostante di Zero Mentale. Pochi metri ancora e si gira a sinistra, in una stradina chiusa che sembra non portare a nulla, se non ad un campo incolto: attenzione, la strada è segnata da alcuni archi palladiani coloratissimi  che ci guidano all’immenso ritratto del campione di pallacanestro Kobe Bryant di CO110 testimonial della futura piastra di quartiere, grazie all’impegno e alla perseveranza dell’Associazione. Si torna su via Buonarroti per dirigerci verso il piazzale  da cui si ammira l’immensa geometria di Peeta, padovano, tra i top tridimensionalisti al mondo.

Ci si ristora al Parco Piacentino, con le opere di Axe, Gallo, Andrea,  Orion. Intorno, nel giro di qualche centinaio di metri, dalla zona del Centro sociale Pedro ai Rogazionisti, si può passare dal “sacro al profano” per ripercorrere epoche diverse ma di grande impegno sociale attraverso le raffigurazioni che ricoprono centinaia di metri quadri di pareti, con opere di Joys,  Boogie Ead, Gabriele Bonato, Orion, Alessio B. Zama….Il quartiere San Carlo, è un altro scrigno di tesori: si va dalla scuola Briosco con l’immenso uccellino addormentato di Tony gallo d la sigaretta gigante di MRFIJODOR , passando davanti la grande parete del Palasport decorato dall’onnipresente Gallo, per arrivare al Patronato della Parrocchia, dove svetta la Padova di Galileo di ACME107 tornando dal parcheggio del PAM con i graffiti dei più famosi writer del gruppo di Jeos si arriva alle piccole case presso il Parco Milcovich con la storia dipinta di Matilde, una vera e propria favola di parole e disegni coloratissimi ad opera di Carolì. E all’interno dello spazio verde, è da poco “spuntato” il nuovo coloratissimo lavoro di Iapimh dedicato alla comunità LGBTQ+. Anche la scuola Muratori sfoggia due nuove opere di grandissimo impatto, di David Karsenty e Shife

Non esiste ancora una m mappa dei graffiti, che dovrebbe comunque essere aggiornata di giorno in giorno, ma i siti della  Biennale di Street Art, Art Vibes  e le pagine FB di Arcella Bella, Arcella Town, Le Mille e Una Arcella ci raccontano storie urbane tutte a colori. Innumerevoli sono ancora le pareti dipinte, di cui non vi abbiamo parlato, come quella del supermercato di via Tiziano Aspetti, o del suo dirimpettaio  Cinema Multi Astra, o degli angoli di via Buonarroti o dei muri scrostati di vicoli fuori rotta. E’ davvero una caccia al tesoro, e lasciamo anche a voi il piacere della scoperta. Ma se c’è qualche nostalgico della carta stampata, segnaliamo la prima guida al Quartiere Arcella, di Vanni Sgobba.

Gettiamo lo sguardo un attimo solo, oltre il cavalcavia, per celebrare il murales più grande d’Italia realizzato sulla torre dell’acquedotto di via Bottazzo dal collettivo francese La Crémerieè.

Angela Bigi, Redazione Ecopolis

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per saperne di più:

https://www.biennalestreetart.com/ 

http://www.art-vibes.com/street-art/super-walls-2021-biennale-street-art-padova/

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