Il 29 aprile arriva al Cinema Lux il documentario Toxicily, di François-Xavier Destors e Alfonso Pinto, per una serata organizzata in collaborazione con Museo di Geografia, Università degli Studi di Padova e Legambiente
All’ombra della splendida Siracusa batte il cuore di uno dei più grandi complessi petrolchimici d’Europa. Con le sue gigantesche fabbriche, le sue ciminiere fumanti, i suoi villaggi abbandonati, le sue terre aride e scure, le sue spiagge inquinate, questa zona rivela un altro volto dell’isola, quello di una Sicilia tossica abbandonata al proprio destino post-industriale.
A settant’anni dall’arrivo delle prime raffinerie, un regista francese e un geografo palermitano, uniscono le loro professionalità per dare voce ad un territorio che sembra essere stato abbandonato a sé stesso. Lo fanno esplorando i temi del sacrificio ambientale e sanitario e restituendo la pluralità dei punti di vista degli stessi abitanti, attorno ai quali è costruito il film: se questa impresa industriale ha permesso di superare le miserie di un’economia agricola precaria, trasformando pescatori, contadini e pastori in operai, ha creato però un’emergenza sia sanitaria ed ambientale a causa dell’inquinamento.
Di fronte a questo scempio, la maggior parte dei cittadini sembra essere rassegnata. «Meglio morire di cancro che di fame» è una delle frasi che ritorna spesso nel film. Altri invece resistono e lottano affinché questa ingiustizia non sia più taciuta e sia finalmente riconosciuta dalle istituzioni.
Come Don Palmiro, sacerdote, che oggi paga il prezzo del suo impegno per la salute dei suoi concittadini, Lina e sua figlia Chiara che dall’età di 7 anni lotta contro una rara malformazione congenita, Andrea che ha tentato durante la sua vita di operaio di limitare, nel suo piccolo, i danni dell’industria su ambiente e salute. E ancora Nino che malgrado la sua cecità condivide i ricordi di un mondo perduto, Giusi che dopo la perdita di suo padre a causa di una malattia professionale, si batte contro tutto e contro tutti in nome della giustizia ambientale.Attraverso la complessità dei rapporti fra abitanti, territorio e industrializzazione, emergono gli interrogativi, i dubbi e i limiti del mondo che verrà.
Selezionato al Fipadoc di Biarritz, menzione speciale al montaggio al Festival dei Popoli di Firenze, Toxicily è prodotto da Elda Productions e Ginko Film, con il patrocinio di Legambiente.
Ha iniziato il suo tour nelle sale lo scorso 18 aprile proprio in Sicilia, con un’anteprima a Palermo, e lunedì 29 aprile arriva al Cinema Lux, alle 20.30.
Saranno presenti in sala Alfonso Pinto, uno degli autori, Giada Peterle, responsabile scientifica del Museo di Geografia e Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto.
Maggiori informazioni: https://www.ginkofilm.it/film/toxic-sicily/
Marina Molinari, redazione Ecopolis