La distruzione del Giardino Zantomio non piace ai cittadini

salviamo_giardino_zantomioMentre in Comune proseguiva l’iter per la distruzione del Giardino Zantomio (approvazione della Variante di destinzazione, n.d.r.), nel pomeriggio del 30 marzo si è riunito in città il neo Comitato Zantomio, forte delle decine e decine di firme e di mail di adesione e di sostegno che anche oggi continuano ad arrivare.

Rappresentanti di comitati, di gruppi politici e semplici cittadini, convinti dell’importanza della difesa della bellezza della loro città, hanno deciso di continuare la battaglia perché quel Giardino racchiude molteplici e straordinari valori:
storici, si trova infatti all’interno del centro storico a pochi metri dalle mura veneziane, unico brano di un ampio territorio agricolo che un tempo circondava la città;
ambientali, è diventato un importante rifugio per gli uccelli;
paesaggistici, può vantare un ricco patrimonio di alberi centenari, fra cui imponenti esemplari di magnolie, pioppi, lecci, (fra l’altro Padova è uno dei pochi comuni in Italia che non ha attuato un censimento degli alberi storici!);
– infine costituisce memoria storica dell’antica tradizione florovivaistica di Padova, con le sue serre in vetro e muratura ancora intatte (dei rischi che corre il giardino, ecopolis aveva già dedicato un articolo a firma di Italia Nostra che potete leggere qui).

Durante la discussione di mercoledì pomeriggio è fra l’altro emerso che in quell’area la falda acquifera è molto alta. Non è un caso che si fosse insediato lo storico vivaio, e che ogni intervento di cementificazione potrebbe comportare dei gravi stravolgimenti anche ai quartieri confinanti.

Da ultimo c’è da considerare il ruolo importante che il Giardino ha svolto in questi anni nell’abbassamento del livello di inquinamento dell’area, già compromessa dal traffico congestionato di Corso Milano e della tangenziale: ogni albero produce ossigeno e abbassa il livello termico della città, non dimentichiamolo.

Dopo aver valutato e discusso queste importanti premesse, il Comitato ha deciso di proseguire la raccolta di firme in modo compatto e su molteplici fronti, coinvolgendo i cittadini sia sui valori che il Giardino possiede, che sarebbero inevitabilmente e per sempre compromessi, che sui rischi ambientali che comporterebbero eventuali nuove costruzioni a cui seguirebbero pavimentazioni di strade interne, parcheggi, illuminazioni, servizi ecc.

Si è poi deciso di mettersi in contatto con gli enti preposti alla tutela del patrimonio storico italiano, segnalando l’urgenza di sopralluoghi di verifica del valore dell’area verde e dei suoi manufatti, tenendo conto dell’assoluta specificità del grande Giardino con una sua storia e un suo futuro che, se gestito in modo intelligente, potrebbe essere raccontato alle generazioni future come esempio di conservazione lungimirante del verde storico della città.

Il Comitato ha deciso infine di contattare a breve la Spes, l’Associazione proprietaria dell’area, che promuove nel suo statuto “il benessere di bambini e adolescenti e il sostegno dei compiti educativi delle famiglie”, perché sembra davvero incredibile che, a fronte di una tale ricchezza di verde storico ancora intatto e potenzialmente fruibile come spazio didattico e di apprendimento dei valori della natura e della storia della città, si stia liquidando la questione in modo assolutamente qualunquistico, senza una valutazione attenta della qualità insita in un Giardino e senza ascoltare le tante voci dei cittadini che si sono levate in sua difesa.

Mariapia Cunico – docente di architettura del paesaggio allo IUAV

per informazioni sul neo comitato potete scrivere a mariapia.cunico@gmail.com

E’ stata caricata on line la petizione, per firmare cliccate qui

8 thoughts on “La distruzione del Giardino Zantomio non piace ai cittadini

  1. Salve
    Come si fa a sottoscrivere la raccolta firme?
    Come ci si mette in contatto con il comitato
    grazie

    Giampaolo mengato

  2. Mi associo alla domanda che ho letto in calce all’articolo “come si fa a sottoscrivere la raccolta firme?”.
    Spero di aver usato la procedura giusta Perché per mia ignoranza non cosa significano le parole: Leave a Reply e neanche website tantomeno submit. Per cortesia cercate di comunicare in italiano non tutti siamo istruiti e molti siamo anziani anzi moltissimi.
    adesso clicco Submit e spero che il messaggio parta altrimenti resterò senza risposta.

  3. Un gruppo padovano ha messo on line qui il testo della petizione con la possibilità di firmarlo
    I contatti di chi scrive saranno girati direttamente alla professoressa Cunico che vi aggiornerà degli incontri del comitato.

  4. La SPES è la stessa che ha “svenduto” per 8000 miseri euro all’anno il terreno nell’isola di Terranegra, Q.re Forcellini, per la costruzione, con il silenzio-assenso del comune di Padova, di obbrobrioso traliccio di 100 m! con su installate antenne RADIOFONICHE puntate verso il centro città, e poi parabole e quant’altro ci si potrà mettere per guadagnare soldi. E’ il caso di dire il lupo perde il pelo ma non il vizio! Il bello è che SPES ha pure dichiarato che in caso di abbattimento/spostamento non farà valere il contratto di affitto. Che spudoratezza! e che tristezza!

  5. Che il cielo aiuti Padova. Ho i capelli bianchi e sono padovana al 1000 per cento.
    Adoro le bellezze della mia città e se solo penso a quanto è stata martoriata dal dopoguerra in avanti!!! Ricorso quano mio fratello, molto più grande di me, mi raccontava di quando in tante barche giravano tutto attorno alla città, ora abbiamo le “Riviere” stradali (presa per i fondelli lasciare il vecchio nome) Un ponte, le Torricelle, son una sola balaustra e il canale che muoreli’ Non vado avanti, mi fa mae, troppo, ma non è possibile continuare a distruggere tutto quello che di buono e bello i nostri antenati hanno fatto e la natura ci ha conservato. Ditemi cosa posso fare e ci sarò.

  6. aderisco all’iniziativa per salvare il giardino zantomio.dalla spregiudicata speculazione.con la complicità delle istituzioni.In particolare della amministrazione comunale che fa finta di ascoltare i cittadini e poi regala le aree verdi che ancora esistono,alla speculazione.E’ necessario pubblicizzare questi scempi .informando i cittadini.dando a loro la possibilità di esprimere il loro consenso.Salvatore Perrone

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