Giovedì 25 gennaio la petizione per il recupero dell’area Olmo, sottoscritta da 280 cittadini di Este, un terzo dei quali residenti quartiere Salute, è approdata in Consiglio Comunale. (leggi il testo della petizione).
Dopo la lettura della petizione e della delibera di Giunta, la Sindaca ha letto pedissequamente l’istruttoria predisposta dal Dirigente del LLPP (imprecisioni e omissioni comprese), concludendo che “la petizione era respinta”. Ma la partita non era ancora chiusa…
Presa la parola, i consiglieri Agujari Stoppa e Piva hanno espresso soddisfazione per il fatto che sia stato ripreso nel programma triennale di questa Amministrazione il progetto di parcheggio da loro proposto, che l’anno scorso era stato stralciato assieme al mutuo già acceso. Hanno però fatto presente che il progetto occupa solo metà dell’area, mentre l’altra parte, sottoposta a vincoli archeologici più severi, resterebbe a verde e quindi potrebbe essere concessa in adozione ai cittadini che si sono resi disponibili a curarla, valorizzando la disponibilità a collaborare di questa “cittadinanza attiva” e considerando l’area come un “bene comune”.
Questa prassi è prevista dal Regolamento del Verde Urbano del 2016 ed è già stata utilizzata dal Comune, ad esempio affidando al Comitato di Pra’ la manutenzione dell’area Restara.
Anche il consigliere Roin si è dichiarato d’accordo e, dopo aver invitato la Giunta a non interrompere il dialogo con i cittadini, ha proposto che intervenisse un rappresentante del Comitato a illustrare la petizione. Essendo assente per malattia il primo firmatario Gianluca Conte, è stata invitata al tavolo di presidenza Flores Baccini.
Baccini ha precisato che il progetto esecutivo approvato nel 2013, che si riteneva accantonato dall’attuale Amministrazione, occupa la parte nord dell’area Olmo, quella adiacente appunto all’omonima via, e che si estende su circa 5000 metri quadrati. Restano a verde quindi i circa 4800 metriquadrati residui, quelli appunto che conservano nel sottosuolo i resti dell’antica Este romana. E’ di questa parte che il Comitato potrebbe farsi carico, sottraendola all’incuria e all’invasione di erbe infestanti e di piante con radici profonde. Questa è l’area che potrebbe essere aperta e valorizzata con un Giardino botanico con piante e fiori autoctoni, sul modello di quello del Parco Buzzaccarini di Monselice. La città di Este meriterebbe di avere un giardino di questo tipo, per offrire ad alunni, studenti e cittadini una migliore conoscenza della flora tipica della zona.
La Sindaca ha ribadito la volontà di ascoltare i cittadini*, sia quelli favorevoli sia quelli contrari, enfatizzando la sua disponibilità agli incontri con il Comitato, che in realtà finora sono limitati ad uno. Ha espresso la volontà di fare “un passo alla volta”. All’obiezione di Piva, che osservava che nella delibera predisposta e approvata dalla Giunta e letta in aula, non era contenuta l’affermazione che “la petizione è respinta” e che quindi invitava a ritenere che il discorso rimanesse ancora aperto, la Giunta non ha eccepito alcunché. Per questo anche il Comitato Olmo pensa (illudendosi?) che la partita non sia considerata chiusa. Anzi: non è disposto a chiuderla!
Flores Baccini – Presidente Circolo Legambiente Este
* A proposito della volontà di ascoltare i cittadini, ma su un’altra vertenza, quella dei lavoratori della cooperativa Work Ambiente, Flores Baccini ci ha fatto pervenire alcune note a margine leggibili qui.