Ecosistema mobilità per una transizione ecologica

Promuovere la transizione ecologica negli spostamenti in città è l’obiettivo del rapporto Ecosistema Mobilità Padova realizzato da Legambiente.

Anche Padova, come tutte le città italiane, deve essere al centro di una urgente transizione verso nuovi modelli a zero emissioni, di cui la mobilità è un fondamentale strumento per ridisegnare l’impianto urbano e i modelli sociali di convivenza e di sostenibilità. La necessità di ripensare le città a partire dalla prossimità delle funzioni e degli incontri della vita quotidiana si è resa ancora più evidente e praticabile in seguito all’emergenza pandemica.

Legambiente ha recentemente realizzato il rapporto Ecosistema Mobilità Padova per valutare lo stato di salute della mobilità cittadina, segnalando criticità, buone pratiche e potenzialità con l’obiettivo di promuovere la transizione ecologica negli spostamenti in città.

Soffermandosi su alcuni numeri, dal rapporto emerge che a Padova abbiamo sicuramente delle eccellenze, basti pensare ai 182 km di piste ciclabili, uno dei valori più alti in Italia in rapporto alla popolazione, o al bike sharing che solo per i numeri relativi al free floating conta di oltre 15.000 utenti e quasi 435.000 km annui percorsi: un impulso concreto verso una mobilità più sostenibile, pur avendo ancora margini di miglioramento sul numero dei mezzi e la sicurezza nella circolazione e posteggio.

Ci sono però situazioni di stallo, una su tutte è la bicipolitana, mai realmente partita. Ora che i finanziamenti sono arrivati, e non era scontato, chiediamo che il Comune si metta a lavoro e realizzi l’opera con urgenza, e lo faccia coinvolgendo la città. Abbiamo sempre sostenuto che non basta avere molti chilometri ciclabili, serve anche la qualità, ovvero delle piste ciclabili sicure, prive di ostacoli, ben asfaltate, segnalate e collegate tra loro. Fornire un’infrastruttura in grado di garantire ai sempre più numerosi ciclisti, spinti anche dal servizio in sharing, spostamenti rapidi e sicuri pensiamo sia fondamentale, anche alla luce di dati relativi alla sicurezza stradale che continuano ad essere preoccupanti.

Dal rapporto emerge infatti come a Padova ci siano 8 incidenti stradali con morti e feriti ogni 1.000 abitanti; solo 31 km di strade con limite di velocità a 30 km/h perlopiù segnalato solo con dei cartelli, sono fermi da anni gli 0,85 mq per abitante di isole pedonali, mentre il numero di auto continua ad essere stabile a 61 ogni 100 abitante. Per una città che aspira ad essere tra le regine della sostenibilità in Europa, ricordiamo infatti che Padova rientra tra le 100 Mission Cities che riceveranno finanziamenti europei per azzerare le proprie emissioni nette di Co2 entro il 2030, devono essere promossi interventi più ambiziosi, a partire dalla sicurezza stradale, creando dei quartieri a misura d’uomo ispirati al modello di Città dei 15 minuti. In quest’ottica un modello importante da implementare è quello delle “strade scolastiche” che prevede la protezione dei pedoni e dell’ambiente nelle strade vicine agli edifici scolastici per la riduzione dell’inquinamento dell’aria e per la sicurezza dei bambini e per la qualità della vita.

Legambiente ha avviato un percorso con genitori e attività nelle classi per stimolare l’adozione di nuove zone scolastiche, con la convinzione che ridisegnare le strade attorno alle scuole sia una straordinaria occasione per ripensare la città.

Decisamente positivo è il potenziamento del trasporto pubblico che entro il 2026 godrà di un grande impulso grazie al completamento del sistema Smart, il Sistema Metropolitano a Rete Tranviaria, finanziato con le risorse del PNRR, che diverrà sarà il perno della nuova mobilità cittadina.
Rimane invece critico il servizio su gomma, già non particolarmente brillante, la cui crisi si è acuita nel periodo pandemico: sono scesi a 69 i viaggi annui pro capite nel 2021, erano 146 dieci anni prima. Servono interventi straordinari per un servizio fondamentale: Comune e Azienda devono affrontare il problema con forza, anche facendosi sentire in Regione e al Ministero.

Francesco Tosato, Vicepresidente Legambiente Padova