CONCLUSA LA CAMPAGNA “OPERAZIONE FIUMI”

La terza edizione di Operazione Fiumi – Esplorare per custodire ha riportato sotto la lente di Legambiente Veneto lo stato di salute dei nostri corsi d’acqua

Si è conclusa a Chioggia sabato 8 luglio la terza edizione di Operazioni fiumi – Esplorare per custodirela campagna itinerante per la tutela e la salvaguardia dei fiumi della nostra regione organizzata da Legambiente Veneto con il supporto tecnico di ARPAV e in collaborazione con COOP Alleanza 3.0 e ANBI Veneto (l’Associazione regionale dei Consorzi di bonifica) e con il partner tecnico Strada Srl.

La campagna si è articolata in otto tappe – dal 10 giugno all8 luglio – e ha interessato i principali fiumi regionali sorvegliati speciali”: Po, Adige, Fratta Gorzone, Piave, Livenza, Sile, Retrone, Bacchiglione e Brenta.

«Anche in questa edizione grazie ai campioni raccolti dagli attivisti di Legambiente e le analisi effettuate dai laboratori ARPA Veneto, con Operazione Fiumi abbiamo scattato una fotografia puntuale sullo stato di salute dei fiumi per promuoverne la tutela e segnalare eventuali situazioni di inquinamento della risorsa idrica – commenta Francesco Tosato, portavoce della campagna I fiumi in cui abbiamo rilevato valori più altri di batteri fecali sono il Bacchiglione, lAdige, il Sile e il Livenza, fiumi che pertanto dovranno essere attentamente monitorati dalle autorità competenti che avranno il compito di individuare le cause, generalmente afferenti a sversamenti illegali, scarichi non autorizzati e una carente gestione dei reflui zootecnici, per ripristinare la qualità delle acque. Nel corso della campagna però non abbiamo affrontato solo il tema della depurazione, ma per ogni fiume ci siamo soffermati su problematiche specifiche, come nel caso della mancanza di una visione complessiva nella gestione del Piave che avrebbe bisogno di interventi complessivi e coordinati o listituzione il Parco del Brenta per tutelare la qualità delle sue acque e la biodiversità che lo circonda, senza dimenticare il preoccupante stato di salute del Fratta Gorzone ancora pesantemente contaminato da Pfas, metalli pesanti, cromo totale, cloruri e solfati, sostanze che che rappresentano una minaccia sia per lecosistema acquatico che per la salute umana e che devono essere fortemente ridotte se non eliminate»

I parametri osservati in questa terza edizione, oltre al famigerato batterio Escherichia coli – i batteri fecali che permettono di verificare lo stato di depurazione delle acque – sono il Glifosate e i Clorpirifos. Il glifosate è un erbicida di sintesi utilizzato da circa 40 anni in maniera massiccia in agricoltura e del quale Ispra ha già rilevato la presenza di concentrazioni importanti nelle acque superficiali del nostro Paese. I Clorpirifos sono sostanze attive insetticide ad ampio spettro di azione utilizzate per la difesa di diverse colture, in particolare la vite, dalla cicalina responsabile della diffusione del virus della flavescenza dorata. Sullutilizzo di questa sostanza si sta dibattendo in Veneto da molte settimane, nonostante sia stato bandito dallUnione Europea nel 2020 per accertati rischi sanitari.

Obiettivo della Campagna condotta da Legambiente Veneto è di osservare il territorio e far conoscere le necessarie azioni da intraprendere in tutti i settori coinvolti, per sollecitare politiche di controllo e di pianificazione sempre più attente alla qualità ecologica degli ecosistemi fluviali. Le indagini microbiologiche delle acque si sono svolte nel mese di maggio: in totale sono 110 i campioni raccolti lungo 9 fiumi della regione e consegnati ai laboratori di Arpav. Con la ricerca di questi inquinanti Legambiente intende monitorare la presenza di eventuali criticità. I risultati dellindagine chimica saranno presentati a fine anno con il report conclusivo della Campagna.

La fotografia scattata da Legambiente non sostituisce i monitoraggi ufficiali ma si affianca le indagini dellAgenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione dellAmbiente che monitora con continuità i corsi dacqua restituendo ogni anno un quadro completo dello stato di salute dei bacini idrografici della regione.

MM – Redazione Ecopolis