Arriva anche a Padova la campagna di Legambiente per lo stop immediato ai sussidi per le caldaie a gas
Le politiche di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico non possono più aspettare. Il settore del riscaldamento e raffreddamento degli edifici è oggi responsabile per il 18% delle emissioni di CO2 in Italia e sta aggravando le cause e gli effetti della crisi climatica.
Per uscire dalla dipendenza dalle fonti fossili nel settore edilizio, lo sforzo che chiediamo ai decisori politici è impegnativo ma determinante: basti pensare che riqualificando ogni anno il 3% del patrimonio edilizio si potrebbero evitare emissioni di gas climalteranti pari a 22 milioni di tonnellate di CO2 al 2030 e si risparmierebbero 12 miliardi di metri cubi di gas, pari a 16% dei consumi totali di gas fossile.
L’uscita del gas fossile dalle nostre case porterebbe benefici notevoli anche al singolo cittadino: economici, per la riduzione dei costi in bolletta in un periodo in cui la condizione di povertà energetica si è drammaticamente diffusa tra le famiglie del nostro Paese; e per la nostra salute, visto il contributo dei sistemi di riscaldamento all’inquinamento atmosferico: si pensi che l’inquinamento prodotto dalla combustione di gas e olio per il riscaldamento domestico in Europa costa almeno 6,4 miliardi di euro in spese sanitarie l’anno. Le principali patologie associate sono infarti, cancro ai polmoni e mortalità prematura.
La nuova campagna nazionale di informazione e sensibilizzazione di Legambiente e Kyoto Club, “Caldaie a gas? Pezzi da Museo”, chiede lo stop all’installazione di nuove caldaie a gas fossile già dal 2025, come indicato dall’Agenzia Nazionale per l’Energia, e porta in tutte le sue tappe la mostra “Il Museo delle caldaie”, una mostra che affianca ironicamente le caldaie a gas a importanti pezzi archeologici e artistici – da L’undicesima piaga d’Egitto al quadro surrealista Les chaudierès de Gazole (Le caldaie a gasolio) di Picasso.
Per mandare in pensione le caldaie a gas, la direzione da intraprendere è quella già delineata dalla Direttiva Europea sulla Performance Energetica degli Edifici, meglio conosciuta “Direttiva Case Green”, che prevede il raggiungimento della Classe E per tutti gli immobili entro il 2030 e della Classe D entro il 2033.
Servono scelte politiche coraggiose e lungimiranti: se da un lato il conto termico e gli incentivi nazionali hanno rappresentato una prima importante opportunità (per quanto sia necessaria una riforma profonda), gli incentivi per le caldaie a gas (che consumano il 50% del gas utilizzato nel nostro paese) sono invece un grande passo nella direzione opposta. Con la nostra campagna chiediamo invece di anticipare la direttiva europea sullo stop agli incentivi e all’installazione di nuove caldaie a gas, previste rispettivamente per il 2027 e il 2029, fissando per entrambi la deadline al 2025.
Oggi esistono alternative competitive che mettono in primo piano la sostenibilità ma anche il comfort e la salubrità. Si tratta di riscaldamento e raffreddamento innovativi che rendono obsolete le caldaie a gas e che necessitano di un ulteriore investimento da parte degli amministratori nazionali, regionali e locali: pompe di calore, pannelli solari termici e caldaie a biomasse, sia sistemi autonomi che centralizzati grazie alle reti di teleriscaldamento.
Vi aspettiamo quindi domani, venerdì 13 ottobre, a Padova in Via VIII Febbraio 1848, dalle 10:00 alle 12:00 con l’appariscente mostra itinerante Caldaie a gas? Pezzi da Museo!
La Petizione. Legambiente proporrà in tutte le occasioni e le tappe, incontri con gli Amministratori, per sensibilizzarli sul tema e per accompagnarli verso l’applicazione di norme in questa direzione, sostenendo una petizione al Governo e alle Amministrazioni locali per chiedere di spostare subito i sussidi per le caldaie a gas su tecnologie di riscaldamento sostenibili e di bloccare dal 2025 le installazioni di caldaie a gas.
Andrea Maiorca e Francesco Tosato, Legambiente Padova