A sud di Padova, a meno di 15 km, un rettilineo d’acqua o di terra giunge a Battaglia Terme, dove ha sede il Museo Civico della Navigazione Fluviale (MuBa, Museo dei Barcari), fedele custode della memoria di un mondo magico in perenne rinnovamento.
La navigazione fluviale è un’arte che si tramanda da secoli da queste parti, da quando furono portati a termine i lavori dell’omonimo canale (1189-1201).
La storia dei Burci (storiche imbarcazioni in legno da trasporto merci) ci attende nei tre piani di sale espositive del MuBa, che raccoglie le innumerevoli testimonianze dei “Mestieri da fiume”: attrezzature degli squeri, riproduzione in scala dei manufatti idraulici del sistema idroviario padovano, foto, documenti, reperti originali perfettamente conservati e modellini di imbarcazioni tipiche che stupiscono grandi e piccini.
Una volta conclusa la visita, approfittiamo del pergolato del Museo, alla “Pontara” dell’Ortazzo, per una pausa nel caldo estivo, tra canto di cicale e lo scorrere inarrestabile dei canali. Può capitare anche di bere il “Vin del barcaro”.
Rimaniamo sempre in Ortazzo, per scorgere una Battaglia inedita, non visibile dalla strada: si apre davanti a noi l’antico porto del paese “ai mulini” e la “cascata”, risultato del salto d’acqua di oltre 7 metri dallo splendido manufatto che la sormonta, l’Arco di Mezzo.
Esso, infatti, permette lo scarico delle acque del canale Battaglia riversandole nel canale di Sotto. Una monumento alla forza dell’acqua, vista l’enorme quantità di energia prodotta utile un tempo agli opifici, oggi alla centrale idroelettrica. Uno spettacolo imperdibile.
Attraversando il canale sull’antico Ponte dei Scaini si può apprezzare il tipico centro storico “a riviera” di Battaglia. La giornata non può terminare senza una gita in barca, ovviamente.
Raggiunto lo Squero Novo, dove a terra sono collocati vecchi tipici barconi e un rimorchiatore, ci imbarchiamo sul Burceto, imbarcazione in legno da trasporto merci costruita più di 50 anni fa. Dopo una lenta navigazione controcorrente del canale, con le tecniche barcare dell’epoca pre-motorizzazione, raggiungiamo una delle perle del paese e del Veneto: il Castello del Catajo. Una volta sbarcati, è d’obbligo una visita all’antica dimora della Famiglia degli Obizzi.
Al rientro osserveremo la Conca di Navigazione. Inaugurata nel 1923, mette in comunicazione il canale Battaglia con il Vigenzone, attraverso il canale Rialto, ed è tuttora funzionante. Si tratta di un ascensore per barche, per superare il salto d’acqua.
La giornata può dirsi quasi conclusa: manca solo la passeggiata in riviera verso il Parco INPS e la cena in uno dei ristoranti del posto.
Il MuBa in estate non va in ferie, come i barcari che nella bella stagione lavoravano il doppio. Al tramonto le barche vanno a riposare, ma “la mente di un barcaro non riposa mai. Essa naviga anche quando la barca è ormeggiata a riva...”.
Silvia Rampazzo, redazione ecopolis