La storia che voglio raccontarvi comincia con l’autunno appena trascorso, continua anche oggi e speriamo che duri tanti e tanti anni ancora, forse secoli.
La storia di qualche ghianda di rovere, regalata ai partecipanti al convegno Stati generali dei boschi di pianura organizzato da Veneto Agricoltura a cui hanno partecipato molte Associazioni e privati cittadini.
Come altri volontari di Ecopolis, mi sono interessata all’evento dopo aver letto l’articolo di Christian Marcolin di Spiritus Mundi, piccola ONLUS fondata da un gruppo di giovani nel 2016 con l’obiettivo di contribuire al rimboschimento del territorio.
La mattina del convegno, quando ci siamo presentati alla reception per la registrazione della presenza, oltre alla cartellina con gli interventi dei relatori abbiamo ricevuto un sacchetto di ghiande di rovere con le indicazioni necessarie per piantarle. Così ho fatto un semenzaio sul balcone in un’ampia cassetta. A primavera sono nate le piccole querce e presto si è presentata l’esigenza di metterle a dimora.
Grazie all’aiuto di Andrea di Ecopolis, la prima piantina è stata accolta da Moreno e Valentina delle Terre del fiume, un’azienda agricola biologica conosciuta durante Nasce un bosco, iniziativa nella quale abbiamo piantato diverse essenze arboree e siepi. Per portare a casa sua il primo alberello ho fatto una lunga passeggiata a piedi dall’Arcella fino al Basso Isonzo, che speriamo diventi presto un vero e proprio Parco Agro-paesaggistico Metropolitano.
A primavera inoltrata sono germogliate altre piantine di rovere e questa volta abbiamo chiesto ospitalità proprio a SpiritusMundi, che sta lavorando alla costituzione di un boschetto in territorio comunale a Polverara. Con gli amici Domenico e Lisa ho raggiunto la località e, insieme a Christian e Beppe di Spiritus Mundi, abbiamo messo a dimora quattro piantine. Subito dopo ha piovuto molto e speriamo abbia fatto bene alle piccole querce. A Polverara abbiamo anche scoperto il parco Città degli asinidove si svolgono attività per adulti e ragazzi.
Una storia da raccontare, non solo a voi lettori di Ecopolis, ma anche agli amici di Contame riuniti al Casone Ramei di Piove di Sacco per una sessione dal titolo radicamento/sradicamento, durante il festival Scene di paglia.
Siamo molto orgogliosi di aver contribuito, anche se con poco, all’arricchimento boschivo del territorio. Le querce possono diventare secolari e impiegano molto tempo a raggiungere l’altezza definitiva; una volta adulte possono superare i 30 metri, ospitando una grande varietà di insetti,uccelli e piccoli mammiferi a tutto vantaggio della biodiversità fondamentale per la vita sul pianeta. Saranno solo le generazioni future che godranno dei benefici del bosco adulto, della sua preziosa ombra nel periodo estivo e di un territorio privilegiato per le attività ricreative. I boschi in pianura contribuiranno a proteggerci dai dissesti idrogeologici e favoriranno la formazione di bacini di acque pulite per l’agricoltura.
Eliana Hermann – redazione ecopolis