Giro in bici dal Caffè Pedrocchi al Prato della Valle alla scoperta delle opere realizzate e incompiute di Giuseppe Jappelli.
Una biciclettata per la riscoperta e la lettura delle opere realizzate e incompiute da Giuseppe Jappelli in città è la proposta di Legambiente Padova per domenica 17 ottobre in collaborazione con l’Associazione culturale Enetiké, grazie al contributo dell’Assessorato alla Cultura per progetti presentati alle Consulte di quartiere- Bilancio partecipato 2021.
Tra le proposte centrali dell’azione di Legambiente Padova ci sono quelle relative alla mobilità sostenibile. Oggi più che mai il dibattito su questo tema e sugli interventi da attuare per promuoverla è fondamentale, anche alla luce della pandemia da Covid-19 che forzatamente ci ha costretto a ripensare uno stile di vita differente, soprattutto nelle modalità di spostamento. Allo stesso tempo, però, abbiamo pensato che una mobilità sostenibile può consentire di promuovere anche un nuovo modo di vivere i luoghi della cultura attraverso il turismo lento, portando benefici non solo ambientali ma anche psico-sociali. A questo si aggiunge un’esigenza, riscontrata durante gli incontri della Consulta di Quartiere Centro, di tornare a valorizzare Parco Treves de’Bonfili.
Attraverso questa biciclettata vogliamo proporre un percorso di visita integrato, che racconti i luoghi, ma anche le trasformazioni della città pensate da Giuseppe Jappelli, il primo grande urbanista, che promuova l’uso della bicicletta in città, e permetta di valorizzare un parco di grande importanza per la città di Padova.
Secondo la cultura progettuale di Jappelli gli interventi da lui pensati non devono essere isolati, ma piuttosto di integrarti in una dimensione tendente a riprogettare lo spazio urbano come un unico insieme di attività, di abitazioni e di servizi.-
Nel 1818-19 viene incaricato della progettazione del nuovo pubblico macello nella zona di Gradelle, inserito in un disegno di espansione urbana di ampio respiro, progettò quindi un nuovo edificio per le carceri, un cimitero, fino all’ambizioso e innovativo tentativo di spostare l’Università dal centro cittadino all’area meridionale, in direzione del Prato della Valle, datato 1824-25. L’inerzia, però, dell’apparato burocratico, in cui si arroccava il ceto dirigente della decaduta Serenissima Repubblica e il conservatorismo del mondo politico, ostile ad ogni forma di rinnovamento, fecero sì che tutti i progetti, tranne quello del macello comunale, rimanessero sulla carta.
Parallelamente all’approfondirsi dei suoi contrasti con le istituzioni cittadine nell’ambito degli incarichi pubblici, si moltiplicavano gli incarichi da parte dei privati nella progettazione di parchi e giardini. Nonostante il successo nell’arte dei giardini la sua architettura più nota è il caffè Pedrocchi di Padova.
Partendo, quindi, dal monumento simbolo, il Caffè Pedrocchi, scopriremo come questo ingegnere, architetto e paesaggista italiano, salito alla ribalta nel 1815, fu tra i massimi esponenti dello stile neoclassico nel Veneto e fu particolarmente noto come progettista di giardini romantici e massonici, toccando il Macello, dove Jappelli progettò e costruì una nuova sede caratterizzata da una facciata neoclassica con otto colonne in stile dorico, che richiama la facciata del Partenone, raggiungeremo Parco Treves de’Bonfili, che visiteremo assieme, scoprendo i simboli massonici e le architetture che nascondono sempre uno scopo utilitario.
Il percorso terminerà in Prato della Valle, un cantiere avviato nel 1775 e che in breve aveva risolto brillantemente un problema di salubrità secolare, ma che ancora alle soglie del nuovo secolo presentava aspetti d’incompiutezza, dove l’architetto si trovò a dover affrontare un tema di riordino urbano, ma che non riuscì mai a realizzare.
Tiziana Mazzucato, responsabile Salvalarte Legambiente Padova
Modalità di partecipazione:
Domenica 17 ottobre, ore 10.00
Evento gratuito, con offerta libera
Prenotazione obbligatoria: salvalarte@legambientepadova.it
Per la biciclettata è necessario: bicicletta, abbigliamento comodo, mascherina, e rispettare le regole di distanziamento e igienizzazione delle mani.
il programma potrebbe subire variazioni, non dipendenti dall’organizzazione. Verrà data comunicazione ai partecipanti.