La casa vivente

Il pensiero di Andrea Staid sul nostro modo di abitare è la proposta di riflessione che Giandomenico Tono ci regala per l’autunno.

 

 

Luomo abita la casa quando non si limita a subire lesistenza e le fatiche del vivere. In questo modo abitare” assume il senso del prendersi cura, di sé e degli altri”.

“… poiché viviamo in un mondo che ecologicamente è sul margine del collasso, è urgente pensare il nostro abitare, ibridando le pratiche del passato preindustriale con i progressi del presente”.

Andrea Staid, La casa vivente, ADD editore.

Il pensiero di Staid è un invito a ripensare il nostro modo di abitare per una consapevolezza di quanto sia fondamentale vivere in maniera più sostenibile. Dalle abitazioni degli Uros sul lago Titicaca alle case di terra tolek in Africa, dalle ger mongole alle palafitte in Myanmar, Andrea Staid ci accompagna in un percorso tra le architetture vernacolari per cercare il senso profondo dell’abitare. Ci racconta di case vive, luoghi identificabili nei quali riconoscersi e per poi raccontarci delle esperienze di autocostruzione che stanno crescendo in tutta Italia e della sua scelta di abitare in una casa in rapporto diretto con la natura, di cui asseconda ritmi e spazi. Non ci sarà un angolo, bensì un arrotondamento, la parete cambierà direzione senza frattura. Incastri di forme, posizione delledificio nello spazio:questioni di paesaggio. Un angolo qui avrebbe negato la realtà della valle. Ho costruito una casa da giardiniere” (Gilles Clément) A cosa serve una casa se non hai un pianeta decente in cui metterla?” (Henry David Thoreau) Andrea Staid è docente di antropologia culturale e visuale presso la Naba, ricercatore presso Universidad de Granada, dirige per Meltemi la collana Biblioteca/ Antropologia, è co-direttore di Field work-travel writing Milieu edizioni. Ha scritto diversi libri, tra cui Abitare illegale e I dannati della metropoli tradotti in Grecia, Germania, Spagna e adottati in varie facoltà universitarie. Collabora con diverse testate tra le quali: «Left», «Il Tascabile», «La Ricerca».

Giandomenico Tono, libraio Pangea

Letture suggerite:

Gilles Clément, ” Ho costruito una casa da giardiniere ” (Quodlibet)
Alessandro Vergari, ” Elogio della capanna “(Folia books)
Simone Perotti, ” L’altra via” (Solferino)
Valentina Boschetto Doorly, ” La terra chiama” (Il Saggiatore)

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