Un anello da valorizzare

L’anello ciclabile dei Colli Euganei: un percorso di 64 chilometri che si snoda lungo i corsi d’acqua che circondano l’area collinare. 

 

La proposta di un percorso ciclabile partì nel lontano 1993 da un gruppo di associazioni ambientaliste, ma venne iniziato quasi per caso dal Genio Civile nel 1998 grazie a dei lavori di sistemazione degli argini tra Battaglia e Rivella. Da allora via via negli anni vennero sistemati gli altri tratti per giungere all’inaugurazione dell’intero anello, il 27 maggio 2012, dall’ente gestore. la Provincia di Padova. Ancora oggi, tuttavia, ci sono questioni aperte da affrontare.

La ciclovia euganea “E2” secondo una recente nota della provincia di Padova è sostenuta da più attori tra cui i quindici Comuni euganei “per la manutenzione ordinaria, il Parco Colli per la sorveglianza e l’OGD, Organizzazione della Destinazione di Gestione Turistica, per la promozione.”

Ricco di opportunità, il percorso ciclabile è in grado di attirare e far rimanere il turista lento e attento che percorre l’anello con più soste, godendo del paesaggio e degli aspetti culturali e ricreativi, con un grande vantaggio per tutti. Non c’è però una sintesi di quanto il territorio possa offrire – attività ricreative, agrituristiche, di ricettività, culturali… – a chi è interessato a fermarsi per più giorni. Nel sito della Provincia di Padova si possono trovare per il momento informazioni sui musei e luoghi culturali visitabili e le cartine.

Nonostante i tanti attori coinvolti nella sua conduzione, manca purtroppo una visione d’insieme che promuova l’anello anche in altri canali, quale ad esempio quello scolastico. Il percorso ciclabile si presterebbe bene infatti, se incentivato e dotato di aree di sosta accoglienti e gradevoli, a essere utilizzato dalle scuole per promuovere l’uso fin da bambini di una mobilità e turismo sostenibile.

Pochi sanno inoltre che l’anello euganeo E2 non si esaurisce nel suo circumnavigare i Colli ma che si collega ad altri percorsi cicloturisti ricchi di paesaggi e di storia. A Este si collega al percorso delle “città murate” per proseguire a Montagnana e ritorno. Vi è inoltre quello “dai colli all’Adige” che da Rivella va a Anguillara-Pozzonovo, sul Gorzone e di cui manca il completamento del circuito a sud lungo gli argini per ricongiungersi con quello delle città murate. Anche in questo caso manca un’informazione che metta in risalto la possibilità per un turista di percorrere in più giornate i percorsi disponibili.

L’impressione è che fino ad ora sono state organizzate iniziative spesso frammentate, carenti di una regia che coordini una programmazione di valorizzazione del percorso. Andrebbe preso spunto da modelli che funzionano in Europa, come la ciclovia lungo il Danubio, o dal vicino Trentino Alto Adige capace di mettere in risalto le risorse e attrarre il turista a soggiornare nel territorio. La ciclabile dell’anello dei Colli Euganei al pari delle vicine ciclovie va valorizzata come merita anche per aumentare l’indotto turistico e le attività connesse.

Barbara Grosoli, Redazione Ecopolis

Alcune informazioni contenute nell’articolo sono tratte dalla “Guida all’anello ciclabile dei Colli Euganei e dintorni” di Gianni Sandon.