Si scrive acqua, si legge democrazia

logo-Obbedienza-civile-acquaNel giugno del 2011, grazie all’attività dei Comitati, è stato vinto il referendum che voleva l’acqua bene comune, perché su questa non gravassero i profitti ma fosse invece resa effettivamente pubblica, cioè legata ai reali bisogni e alla partecipazione decisionale dei cittadini e delle cittadine. Nonostante la vittoria, è come se non fosse successo nulla perché Amministrazioni e Governi, di colore diverso ma in questo concordi, continuano a privatizzare i servizi pubblici locali e a mantenere nelle bollette dell’acqua i profitti per i gestori. E questo anche se Consiglio di Stato, Corte Costituzionale, TAR e Giudici di Pace si pronunciano a favore delle nostre posizioni. Leggi di più