Si scrive acqua, si legge democrazia

logo-Obbedienza-civile-acquaNel giugno del 2011, grazie all’attività dei Comitati, è stato vinto il referendum che voleva l’acqua bene comune, perché su questa non gravassero i profitti ma fosse invece resa effettivamente pubblica, cioè legata ai reali bisogni e alla partecipazione decisionale dei cittadini e delle cittadine. Nonostante la vittoria, è come se non fosse successo nulla perché Amministrazioni e Governi, di colore diverso ma in questo concordi, continuano a privatizzare i servizi pubblici locali e a mantenere nelle bollette dell’acqua i profitti per i gestori. E questo anche se Consiglio di Stato, Corte Costituzionale, TAR e Giudici di Pace si pronunciano a favore delle nostre posizioni. Leggi di più

Io mi autoriduco…e tu? Bici-festa per l’acqua bene comune!

logo-Obbedienza-civile-acquaIl Comitato 2 SI Acqua Bene Comune di Padova organizza una Bici-festazione per Sabato 26 Ottobre, ore 10.30 in P.zza dei Signori (Loggia della Gran Guardia) a sostegno della Campagna di Obbedienza Civile per l’attuazione della volontà referendaria espressa con in referendum del 12 e 13 Giugno 2011. La biciclettata attraverserà le vie del centro, con sosta davanti al Comune ove sarà consegnata una petizione agli organismi consiliari e sarà incontrata la stampa.

La Campagna consiste nell’autoriduzione delle bollette dell’acqua della componente tariffaria “remunerazione del capitale investitoLeggi di più

Sull’acqua niente profitti. Lo conferma il Consiglio di Stato

acqua2Non si possono fare profitti sull’acqua.

Questa volta a darci ragione è il parere del Consiglio di Stato sulla tariffa. L’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG), incaricata di formulare la nuova tariffa all’indomani del Referendum, aveva infatti chiesto un parere al Consiglio di Stato circa la remunerazione del capitale investito, ovvero il profitto garantito del 7% presente nelle bollette. Il Consiglio di Stato ha risposto confermando quanto precedentemente affermato dalla Corte Costituzionale: dal 21 luglio 2011, data di proclamazione della vittoria referendaria, la remunerazione del capitale investito doveva cessare di essere calcolata in bolletta. Leggi di più