Cambiare una destinazione d’uso, seppur temporaneamente, rischia di diventare consuetudine e quindi norma perpetua. A Trambacche lo si teme per un tratto di ciclabile che conduce al Castello di Cervarese.
“La realizzazione di una pista ciclo-pedonale risponde alla necessità di difendere e diffondere la pedonalità e l’uso della bicicletta (…) Lo sviluppo della ciclabilità si basa sia sulle opere infrastrutturali, ma anche e soprattutto sul contesto ambientale, sociale e culturale, fornendo agli utenti la garanzia di continuità del percorso, la sua piacevolezza e un elevato grado di sicurezza (…)”.
Si propone così la raccolta firme della petizione avviata il 4 giugno, da Loretta Marini quale prima referente e indirizzata ai sindaci di Cervarese S. Croce e di Veggiano, alla FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), agli organi di stampa e a Legambiente.
In occasione del Palio dello Sparviero, festa estiva che da anni viene organizzata presso il castello di S.Martino della Vaneza a Cervarese e che quest’anno si terrà dal 17 al 19 giugno, è stato deciso di usare seppur temporaneamente, un tratto di ciclabile cambiandone la destinazione d’uso.
La festa richiama un numero sempre maggiore di persone e molti cittadini dei paesi limitrofi raggiungono il castello in bicicletta o a piedi lungo un breve tratto di pista ciclopedonale che è parte della ciclabile che collega Vicenza con Venezia. Un modo sano, ecologico e sicuro per spostarsi senza il rischio che eventuali automezzi attraversino il percorso. La decisione arbitraria di utilizzare, seppur temporaneamente, un tratto di ciclabile cambiandone la destinazione d’uso ovviamente trova fortemente contrari coloro che si sono spesi per la sua creazione.
Legambiente Selvazzano, circolo più vicino all’area interessata, dopo un contatto con i firmatari e un sopralluogo, ha potuto constatare il fattivo rischio per i ciclisti e i pedoni se tale temuta soluzione venisse adottata.
Al momento per accedere al parcheggio provvisorio, allestito su un terreno golenale adiacente il Castello, vi è una sola rampa d’accesso ad un unico senso di marcia. Ci sarebbe pertanto la conseguente necessità di creare una ulteriore, apposita, rampa in uscita che permettesse alle auto che abbandonano il luogo, di risalire comodamente sul tratto adibito a ciclabile per raggiungere così la strada provinciale. Facciamo notare che questo è un tratto non illuminato la sera e quindi fonte di serio pericolo per chiunque: ciclisti e pedoni, sia adulti che bambini.
Un altro rischio paventato dai firmatari è che tale destinazione d’uso, di fatto promiscua e impropria, da temporanea venga alla lunga trasformata, con la consuetudine, in permanente. Inoltre le transenne che impedivano il passaggio di mezzi a motore risultano già rimosse.
Da evidenziare che, nelle trascorse edizioni del Palio, si è sempre fatto uso di parcheggi auto decentrati, rispetto le aree in prossimità del luogo dell’evento, con inibizione al traffico veicolare nelle vie di accesso al castello. L’Azienda IVG, per tale occasione, concede abitualmente l’accesso ai propri parcheggi e l’attraversamento stradale in sicurezza viene reso poi possibile grazie al supporto della Polizia Urbana.
Insomma, pare non esservi una vera e propria necessità di modificare un modus operandi fino ad oggi funzionale. In più, si fa ironicamente notare che, la presenza di automobili nei pressi di un castello, con tanto di torre merlata, con il quale si vuole rievocare usanze medioevali, stride non poco con la suggestione di calarsi pienamente in una realtà storica così profondamente diversa.
La raccolta firme è ancora attiva e ad oggi (13 giugno) le firme raccolte sono circa 200. Questo il link per chi volesse aderire: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfhHPIwm6iVr42t6dSXenzOKEeG7s4v4laLysCVdwn4SPSCvw/viewform
Flavio Boscatto, Legambiente Selvazzano