Siamo tutti invitati alla manifestazione che si terrà a Padova domenica 17 marzo con corteo che partirà alle ore 14 da Piazzale Stazione ferroviaria per affermare il nostro categorico rifiuto del razzismo e dell’esclusione sociale e rilanciare parole d’ordine come accoglienza, apertura e solidarietà.
Vogliamo ribadire la nostra assoluta contrarietà alla Legge 132/2018 fortemente voluta dall’attuale vice primo ministro e ministro dell’interno Salvini e da tutto il partito di cui è il segretario.
Si tratta di un pesante passo indietro per quanto riguarda la sfera dei diritti dei richiedenti asilo a cui viene tolta la protezione umanitaria, in molti casi l’iscrizione anagrafica, senza poi contare il radicale ridimensionamento degli SPRAR, tutti elementi che inevitabilmente conducono a nuove dinamiche di “irregolarizzazione” ed esclusione sociale.
Inoltre questa nuova Legge riduce drasticamente risorse e strumenti a chi quotidianamente è impegnato a costruire un’accoglienza incentrata sui diritti e sull’autodeterminazione dei beneficiari e orientata alla prospettiva di una convivenza serena e solidale nei territori.
Infine denunciamo il rafforzamento dei CPR (Centri di Permanenza per il Rimpatrio), luoghi di “trattenimento” e segregazione dedicati alle nuove figure “irregolarizzate” e l’introduzione di nuove norme autoritarie sulla pubblica sicurezza, che minano il diritto di manifestare e quello di mettere in campo pratiche solidali.
Per contrastare questa legge e la conseguente pericolosa cultura razzista si sono mosse molte amministrazioni comunali e regionali, ora disobbedendo alla stessa, ora cercando di aggirarla, spesso valorizzando e facendo appello a fonti legislative internazionali europee o costituzionali. Inoltre, anche qui a Padova, si è attivato un importante lavoro animato da giuristi e avvocati, per trovare soluzioni pragmatiche per “resistere” alla nuova norma e arginare in modo pragmatico le sue gravi conseguenze sociali.
In questo quadro pensiamo sia fondamentale creare insieme, in modo aperto e condiviso, gli spazi adeguati dove possa esprimersi e prendere parola chiunque non sia disposto a tacere di fronte a questo clima di razzismo e intolleranza e sia indignato di fronte a questa offensiva populista, facendo il possibile per fare in modo che siano innanzitutto i migranti a potere prende parola ed esprimere liberamente i desideri e le rivendicazioni più urgenti.
A Padova in tanti, estremamente preoccupai della situazione, abbiamo iniziato a costruire una rete ampia e plurale, in grado di includere l’insieme eterogeneo di realtà solidali e antirazziste che si trovano impegnate nel territorio. Ci siamo posti il comune obiettivo di proporre azioni di cooperazione, di mutualismo e di iniziativa pubblica che siano il seme di una società migliore, sempre attenti a fare il possibile per coinvolgere direttamente i migranti destinatari delle ultime degenerazioni normative e politiche.
A partire dalla prima assemblea pubblica della Rete a cui hanno partecipato circa 300 persone abbiamo attivato alcuni tavoli tematici che si sono incontrati domenica 17 febbraio e stanno continuando a incontrarsi portando avanti un lavoro di studio e approfondimento nonché l’organizzazione di possibili iniziative pubbliche diffuse sul territorio.
Rete cittadina contro il razzismo e per l’inclusione sociale, Padova
a cura di Mauro Dal Santo – redazione ecopolis