Nuovo Ospedale: meglio prevenire che curare

images (1)La firma dell’accordo per il nuovo ospedale di Padova (la “pre-intesa”) deve avere come conseguenza un’assoluta trasparenza su tutte le scelte, gli atti e le spese relative all’iter che dovrebbe portare alla realizzazione della nuova opera. I cittadini, le organizzazioni sociali e di categoria, le Associazioni dovranno poter controllare tutto: a partire dagli esiti della perizia idrogeologica sull’area di Padova Ovest che la Regione dovrà compiere entro sessanta giorni, e dal piano tecnico-finanziario delle opere di urbanizzazione che dovrà svolgere il Comune, e via, via successivamente tutti gli atti, gli appalti e le spese.

Perchè?

Il perché è semplice: sono previsti almeno 600 milioni di euro per realizzare l’opera. Una cifra troppo importante per non temere che gli appalti non corrano il rischio di tangenti o infiltrazioni criminali. Non solo: l’area dove dovrebbe sorgere l’ospedale presenta problematiche legate alla sicurezza idraulica e al sistema viabilistico. Vogliamo conoscere e poter intervenire preventivamente sui piani per evitare possibili impatti ambientali e cementificazioni indiscriminate. Ci preoccupa poi la sorte a cui sarà destinata l’area dell’attuale ospedale di via Giustiniani, assolutamente ghiotta per possibili speculazioni edilizie.

Come?

Come facilitare la trasparenza? L’accesso dei cittadini agli atti amministrativi, progetti, bandi, rendiconti finanziari riguardanti l’opera, deve essere il più facile e sburocratizzato possibile. Per iniziare chiediamo al Comune di Padova, l’ente più vicino ai cittadini padovani, di farsi carico della trasparenza, mettendo on linee un sito dedicato a raccogliere tutti i singoli atti riguardanti l’iter verso l’ospedale. Poi servirebbero appositi organismi di controllo e partecipazione aperti a corpi intermedi della società.

Il 6 Luglio alle ore 10.30 gli Amissi del Piovego hanno indetto una conferenza ai piedi del Bastone G.Cornaro su ‘Il traferimento del polo ospedaliero’ .

Lucio Passi, Legambiente Padova

5 thoughts on “Nuovo Ospedale: meglio prevenire che curare

  1. Caro Lucio, questa firma ha chiaramente dimostrato che tutto quello che si è fatto(poco), detto, scritto (ci son interventi in opposizione del 2005…) contro tale scelta non conta e non ha contato nulla.
    Nemmeno una delle peggiori congiunture economiche del secondo dopoguerra è riuscito a fermarlo o a metterlo in discussione.
    Il lavoro di ricerca dei migliori giornalisti veneti e padovani non è contato nulla.
    Quanto al rischio tangenti (ma perchè nessuno mai parla dell’ enorme impatto dei politici locali a livello di raccomandanzioni-oggi si chiamano “segnalazioni”- nelle scelte interne ed esterne di tutto questo mondo, fin dalla scelta e gestione stessa del personale di tutti i livelli) è da tempo ben chiaro in un piatto cosi’ ricco. Da due anni ci sono state inoltre belle inchieste giornalistiche in tema di “spartizioni”(cosi’ persino i titoli dei quotidiani) negli e degli appalti.
    E poi il sistema(quello palese,immaginiamo l’aspetto non palese)delle cooperative di supporto costole di CL(su cui ha tanto e bene lavorato Ernesto Milanesi)…..e via cosi’.
    E le assunzioni delle mogli dei politici regionali in posti dirigenziali e senza concorso…..vabbè…diomio.
    Ciao.
    Gianni Buganza -cittadino non graduato, Padova

  2. In merito all’Ospedale penso che quello esistente sia già sufficiente : tanto più oggi che si tagliano e tolgono posti letto.
    E’ probabile che l’area di sedime dell’ospedale giustinianeo faccia gola agli speculatori ovvero a quanto oggi vogliono il nuovo ospedale.

  3. … la vera ‘partita’ sarà giocata sull’attuale sito dell’ospedale di Padova. I problemi e le incertezze saranno molte, come molte anche le potenziali (o certe?) ‘mazzette’, l’iter poi sarà complesso, lungo e contorto, il progetto architettonico non si sa … comunque liberare le mura cinquecentesche e il canale in quel tratto di città così lungo e visibile permetterebbe di proporre molteplici progetti urbanistici di riqualificazione veramente interessanti (alternativi? … una progettazione internazionale con relativa mostra?) … progetti in grado di liberare nuove energie produttive e realizzative di qualità … peraltro ad oggi sembra impossibile vedere abbattutti la maggior parte di quegli edifici: forse quelli meno alti con quelli storici da tutelare potrebbero diventare una cittadella degli studi di medicina … una sorta di campus tra il verde e le acque recuperate gestito dall’università … mah! … difficile che non si vogliano ricavare risorse per costruire il nuovo ospedale …

  4. li aspettiamo al varco. tanto le aziende che vogliono fare l’ospedale saranno sempre le stesse. i nomi gli stessi. gli amici e i padrini sono gli stessi. non si sfugge. ma ormai è tutto letto, tutto più difficile. metà sono in galera, metà sotto processo e metà sotto tiro dei giornali. non dovrebbe essere troppo difficile, chiedendo gli atti, capire dove vanno i soldi e perché. staremo a vedere

  5. …e intanto ieri mattina le Fiamme Gialle (svegliandosi di colpo…mah…) han arrestato per turbativa d’asta Mazzacurati del MOSE.
    Altra opera di queste follie, altro esempio di questi piatti ricchi.
    Ho qualche idea per la Sanità di Padova…ma aspettiamo qualche altro improvviso risveglio delle Fiamme Gialle (ripeto:mah!).
    Da segnalare in merito il meraviglioso articolo di Francesco Jori apparso a pag.8 de “Il mattino di Padova” il 10 luglio sugli ospedali dei collegi elettorali, che fa bene il punto delle cose qui da noi -tra politici, affari, raccomandazioni , interessi…….ecc.ecc.
    Gianni

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