Mobilità sostenibile, verde e partecipazione

Tram, bicipolitana, strade scolastiche nel futuro di Padova

 

 

Andrea Ragona è stato presidente di Legambiente Padova per 10 anni e da meno di 2 è assessore comunale con deleghe molto importanti per la nostra Associazione: politiche del territorio e sviluppo urbano sostenibile, mobilità e viabilità. Molti i progetti in ballo grazie anche al PNRR che la prossima Amministrazione dovrà realizzare.

Andrea, quali sono i due progetti realizzati che ti stanno più a cuore?

«Certamente il tram. Ora è in corso la realizzazione del SIR 2 e la progettazione del SIR 3. Per questo progetto ci sono 400 milioni di euro che cambieranno Padova entro il 2026 quando i fondi del PNRR sulla mobilità sostenibile devono essere stati spesi. Ci siamo con il cronoprogramma e per ridurre al minimo le criticità faremo micro-cantieri anticipando i lavori dei sottoservizi che in genere creano ritardi e imprevisti in modo che la posa della rotaia sia più semplice. L’abbiamo già fatto per il SIR 3 contiamo di farlo anche per il SIR 2.

Altro progetto importante è stato il Piano degli Interventi, lavoro importante perché da 50 anni non veniva rivisto il piano regolatore: modificato ma mai rivisto da zero adeguandolo ai tempi e quindi puntando sulla riduzione del consumo di suolo e la rigenerazione urbana».

E due progetti da realizzare nel prossimo futuro?

«Subito la bicipolitana perché sono arrivati i fondi e abbiamo un finanziamento di circa 10 milioni. Il progetto c’è, quindi si può partire coi lavori.

Poi va puntata l’attenzione alla questione delle strade scolastiche che significa moderazione del traffico per tutelare i bambini che vanno a scuola»

Quale futuro per la Prandina?

«Da meno di un anno il Comune ha il possesso pieno dell’area dell’ex caserma, quindi adesso, considerato che esiste una volontà politica trasversale per ampliare il parco delle mura, dobbiamo lavorarci. In particolare, ragionare sull’ampliamento del parco, sull’utilizzare gli edifici vincolati per delle attività culturali e una parte dedicati a una scuola. Se riempiamo lo spazio di funzioni una parte dell’area potrebbe essere destinata a parcheggio prevalentemente destinato a servizio delle attività previste».

Transizione ecologica e partecipazione, un legame imprescindibile. Come si procede?

«Col tram abbiamo intrapreso un percorso di dibattito pubblico e abbiamo visto che è stato utile, quando ci sono opere di questo tipo la partecipazione è importante. Molti dei progetti in cantiere come la bicipolitana hanno già avuto un confronto quindi si può andare avanti veloci nei bandi e nella cantierizzazione. Le opere finanziate dal PNRR vanno concluse entro il 2026, quindi conviene dar corso a progetti che hanno già avuto un dibattito pubblico. Sono arrivati tanti soldi perché avevamo i progetti pronti e dobbiamo spenderli bene: innovazione urbana, tram, sport, bus elettrici».

Tanti soldi, tanti appetiti…

«Certo ci vuole attenzione e abbiamo già siglato un Protocollo di legalità con la Prefettura perché ci siano controlli dedicati sull’antimafia. Un occhio in più per la tutela della legalità».

Redazione Ecopolis