Atti concreti verso la nascita di un Parco Agricolo al Basso Isonzo. A chiederlo le prime 1.500 firme raccolte da un Comitato di cittadini e ora depositate in Comune.
Per comprendere meglio l’obiettivo della richiesta è ora possibile osservare la mappa disegnata dall’illustratore padovano Alberto Talami che evidenzia come già oggi, in quest’area ci siano gli tutti gli ingredienti per costituire un parco innovativo. Ingredienti che ci aiutano anche a pensare in modo nuovo Padova. Una città in cui finalmente il territorio non edificato viene valorizzato e dove gli spazi verdi sono protagonisti perché rappresentano una risorsa fondamentale per il benessere socio-economico di tutti.
Realizzata da Bio&diversità – il progetto di Legambiente e numerose altre realtà, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando Culturalmente – la mappa è uno strumento interattivo che permette di andare alla scoperta del Basso Isonzo attraverso collegamenti a siti, foto e video.
Risaltano i terreni dedicati a coltivazioni biologiche avviate da aziende agricole e cooperative sociali che hanno deciso di investire nella produzione di cibo locale di qualità; i parchi pubblici come il Giardino degli Ulivi Gerusalemme di impostazione più tradizionale, e il Campo dei Girasoli di libera fruizione. Brani di territorio che accompagnano verso l’area agricola che ospita segni di civiltà contadina come il rustico attualmente in ristrutturazione e destinato ad ospitare attività dedicate allo sviluppo proprio del parco agricolo.
Non mancano luoghi per il coinvolgimento attivo dei cittadini: orti sociali e un nuovo spazio dedicato all’agricoltura didattica che si trova a sud di via Bainsizza. Tra i progetti in via di realizzazione vi è poi il Parco comunale inclusivo – Albero del Tesoro. Un parco accessibile frutto di un percorso partecipato con associazioni che si occupano di sociale e disabilità, dove giochi e attrezzature sono stati pensati per essere fruibili da tutti.
A nord insistono diversi impianti sportivi con possibilità di attività all’aria aperta come tennis ed equitazione, che potrebbero sviluppare sinergie con il parco agricolo, mentre a fianco dell’aeroporto sono ripresi i lavori per la realizzazione di un bike stop, luogo di ristoro e di convivialità dedicato ad attività cicloturistiche, ricreative e culturali per una mobilità sostenibile.
Sono dunque molti i luoghi che già caratterizzano l’area del Basso Isonzo come possibile cuore di un progetto del parco agro paesaggistico metropolitano, che Legambiente e molte altre realtà da tempo chiedono. Così come sono molti i soggetti che in quest’area operano con una forte attenzione alle tematiche ambientali e sociali, tanto che per facilitare la conoscenza abbiamo realizzato una seconda mappa questa volta su Google Earth, dedicata appunto ai diversi attori che operano nell’area.
Per fare del Basso Isonzo un vero parco agricolo in ambito urbano però occorre trovare soluzioni alternative al rischio di nuove cementificazioni, a partire dal progetto di circa 100 appartamenti previsti nei terreni dell’I.R.A. al centro dell’area, fino alle ulteriori potenzialità edificatorie previste in tutta la zona di perequazione ad ovest. Va poi ufficializzata la formazione del Parco agricolo finalizzato alla salvaguardia ambientale e allo sviluppo di un’agricoltura multifunzionale in ambito urbano. Ad esempio agri-asili, strutture per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti del parco, promozione della biodiversità e del paesaggio, agriturismo, attività didattiche, attività produttive e artigianali connesse all’agricoltura. Con questi obiettivi e sulla spinta di una partecipatissima assemblea tenutasi quest’estate, è nato il Comitato Parco Agricolo Basso Isonzo con la petizione che si può firmare online su Change.org.
Sandro Ginestri, Legambiente Padova