Abbiamo intervistato Andrea Ragona, neo-eletto presidente di BusiItalia Veneto, per una veloce panoramica sul trasporto pubblico padovano e per conoscere le sue priorità da affrontare al più presto nel suo nuovo ruolo.
Andrea Ragona, già presidente di Legambiente Padova, è stato nominato dal Comune nuovo presidente di BusItalia Veneto. Un esponente della società civile attento alle tematiche ambientali assume un importante ruolo nell’azienda che gestisce il Trasporto Pubblico Locale (tpl): un augurio che avevamo espresso già diversi anni fa alla vigilia della fusione di Aps Holding con Busitalia e che oggi, in una fase di transizione importante, finalmente si realizza.
Ne prossimi anni il tpl si troverà di fronte a una grossa novità, quella delle gare che potrebbero portare all’affidamento del servizio anche a società straniere. I nuovi bandi di gara sono stati in passato rinviati, ma sono imposti dalle nuove normative e stanno diventando realtà.
Si tratta dunque di una fase nuova, che richiede cautela, anche se di fatto con la cosiddetta fusione fra Aps e Sita (che in realtà più che una fusione è stata la nascita di una nuova compagnia denominata da Busitalia Veneto controllata dalle Ferrovie dello Stato), c’è già stata una grossa cesura nella storia del trasporto pubblico cittadini. il Comune possedendo solo il 45% delle quote della società è per la prima volta socio di minoranza, a differenza di quanto accadeva con Aps, di cui possedeva oltre il 99% delle quote.
Esistono poi una serie di questioni che anche se non riguardano direttamente l’azienda, rimangono molto delicate, come ad esempio il dibattutissimo progetto delle nuove linee del tram.
Ecopolis: viene spontaneo pensare che tra le priorità del nuovo presidente di BusItalia Veneto ci sarà proprio la questione del tram…
I numeri sono dalla parte del tram. E’ difficile sostenere il contrario, il tram ha migliorato la qualità della vita dove passa. Certo, ci possono essere stati dei disagi ma il saldo è indubbiamente positivo. Dei punti a favore del tram ne avevo già scritto ricordando i vantaggi di un mezzo ecologico che è in grado di trasportare molte persone. E che, nonostante le polemiche, è molto amato dai padovani. Devo però sottolineare che Busitalia non sceglie né il percorso né il mezzo. A farlo sarà l’amministrazione comunale, ovviamente daremo i nostri consigli se ci verrà chiesto. In ogni caso credo sia importante sfruttare ogni occasione per parlare con i cittadini e confrontarsi con loro, non solo sulla questione tram, ma su tutto.
Ecopolis: parlando del tram ho in mente la trafficatissima via Facciolati, dove il trasporto urbano e quello extraurbano diventano due aspetti della stessa questione…
Perché lo sono, non solo in via Facciolati. L’integrazione tra le diverse modalità di trasporto dovrà essere sempre maggiore e dovrà sempre più tenere conto di ogni tipo di mezzo: non solo bus, treno e tram, ma anche, per esempio, car e bike sharing. Dovremo agevolare sempre di più chi vuole muoversi verso Padova con i mezzi pubblici, ma l’integrazione tra mezzi ed enti diversi, come si può immaginare, non è facile.
Ecopolis: quindi il primo pensiero è per le persone che usano i mezzi…
Mi piacerebbe che chi usa il trasporto pubblico ne fosse soddisfatto, ma questo richiede investimenti e politiche di lungo periodo.
Ma per me, tra le priorità ci sono anche le persone che lavorano in BusItalia: credo che avere un buon clima in azienda sia indispensabile per lavorare bene. Quindi, per prima cosa, essendomi insediato solo da poche settimane, mi muoverò per cercare di risolvere le questioni sindacali aperte cercando di portare un buon clima in azienda, condizione necessaria per offrire un buon servizio ai cittadini.
intervista a cura di Annalisa Scarpa, redazione di ecopolis