L’ambiente inizia dalla scuola: Legambiente Selvazzano incontra gli studenti

scuola legambienteDa tempo il Circolo Legambiente di Selvazzano è impegnato in una serie di incontri con gli studenti delle seconde classi dell’Istituto alberghiero “Pietro d’Abano” di Abano Terme sul tema “Ambiente e rifiuti”.

Chiediamo a Paolo Cestaro, presidente del Circolo, quale scopo si prefigge questa attività.

“Questi incontri, sollecitati anche da alcuni docenti dell’istituto, ci sono sembrati un’ottima occasione per coinvolgere i ragazzi sui temi dell’ambiente e far capire quanto ciascuno di noi, nel privato, può fare per salvaguardarlo a partire da una consapevole gestione dei rifiuti prodotti da ciascuno di noi.

Sono, inoltre, un modo concreto di presentare il nostro Circolo e i suoi obiettivi, per far comprendere ai giovani il valore del volontariato attivo come occasione per sentirsi utili e riempire il “vuoto esistenziale” che affligge molti di loro.

Il piano della nostra proposta prevede 4 incontri entro quest’’anno e altri 5 nel 2017.”

D – Di che cosa parlate in particolare agli studenti?

“Abbiamo studiato una scaletta di argomenti il più varia possibile e adatta all’età degli studenti. Parliamo di recupero e riutilizzo dei rifiuti, dei pericoli che minacciano la nostra biosfera (il piccolo strato di aria e terra che ci consente di vivere), oltre naturalmente ai Campi di Volontariato di Legambiente, che possono essere un modo divertente ed interessante di rendersi utili, conoscere il mondo e fare amicizie internazionali.

Accenniamo in particolare all’abnorme consumo di suolo che affligge il nostro Paese e della qualità dell’aria che respiriamo, che in questi giorni di smog è di grande attualità.”

D – Perché uno degli argomenti principali che trattate è la gestione e il recupero dei rifiuti?

“Ai ragazzi segnaliamo due iniziative importanti in tema di riuso a cui, in collaborazione con le loro famiglie, essi possono contribuire.La prima riguarda il recupero dei tappi di sughero.

Da alcuni mesi abbiamo avviato una collaborazione con l’Associazione APAAU, che finanzia e sostiene una missione in Uganda con la raccolta tappi di sughero usati. In un video girato nella missione facciamo vedere quanto si riesce a realizzare con il semplice gesto di non gettare via un tappo, a favore delle popolazioni povere e bisognose dell’Africa (vedi articolo di ecopolis qui).

La seconda riguarda il recupero dei cellulari e dei tablet non più utilizzati, che stiamo avviando in collaborazione con l’Associazione Tumaini. Lo scopo di questa raccolta è il recupero del coltan, un materiale ottenuto da minerali estratti in miniere pericolose da persone in condizioni di schiavitù.

Anche in questo caso, il recupero permette di finanziare attività umanitarie in Congo, oltre che a ridurre le necessità estrattive e la convenienza delle multinazionali del settore a mantenere in atto questa pratica disumana (vedi articolo di ecopolis qui)

D – Come hanno risposto i ragazzi alle vostre sollecitazioni?

“Non siamo certo degli insegnanti, ma trascorrere un’ora assieme ai giovani è un bel bagno di energia e soddisfazione. I ragazzi si sono dimostrati interessati ed hanno interagito con noi, ovviamente con i limiti della loro età”.

D – In tutto ciò non potrebbe esserci il rischio di essere troppo didattici ed evidenziare così il gap generazionale che divide gli adulti dai giovani?

“Al contrario, nei nostri incontri evidenziamo la necessità che, in quanto portatori di energie, creatività e conoscenze tecnologiche maggiori di quelle della mia generazione, i giovani prendano in mano il loro futuro partecipando, ed in futuro dirigendo, associazioni come la nostra. Prima o poi le vecchie generazioni se ne andranno, lasciando aperta tutta una serie di emergenze ambientali di cui i ragazzi di oggi dovranno farsi carico.

Far passare questo messaggio e credere in loro, è la nostra vera missione. Perché siamo assolutamente convinti che essi, se coinvolti sinceramente e con passione, possano dare molto a se stessi e alle generazioni che verranno.”

D – Come intende muoversi in futuro il Circolo Legambiente di Selvazzano?

“Per il futuro auspichiamo sia possibile avviare collaborazioni costruttive con le varie associazioni giovanili cittadine, in un’ottica di rete. Un modo costruttivo per trovare risorse umane e Volontari (la nostra più importante materia prima) che ci aiutino portare avanti una politica di cura e attenzione per l’ambiente ed il territorio”.

Un impegno quello del Volontariato Ambientale, aggiungiamo noi, che dovrebbe interessare tutti ed in particolar modo chi, essendo giovane, ha un futuro ancora tutto da vivere e l’interesse a farlo in un mondo quanto più accogliente e pulito.

Intervista a Paolo Cestaro è a cura di Flavio Boscatto, redazione ecopolis