Iris e tram: il cambiamento passa di qua

Stop al consumo di suolo e difesa del verde. A Padova la permuta approvata dal Consiglio comunale deve essere strada maestra.

 

Scongiurare la realizzazione di un piano urbanistico già approvato, salvando dei terreni verdi e dando in cambio cubatura già esistente da riqualificare, è un’operazione urbanistica più unica che rara. Ci complimentiamo con l’Amministrazione Comunale che ha saputo trovare una soluzione ad una battaglia molto significativa per la nostra città, per lo stop al consumo di suolo in una zona a rischio allagamenti. E ci complimentiamo anche con noi stessi, con il Comitato Iris, le moltissime associazioni e le migliaia di cittadini che hanno reso possibile tutto questo. La variante approvata dal Consiglio Comunale giovedì scorso consentirà di procedere con la permuta di 90.000 mq in zona Parco Iris, di cui 53.400 edificabili, che verranno scambiati con le palazzine del Boschetti. Dopo quasi vent’anni di battaglie, questo è un primo importante risultato e il Comune ora deve proseguire su questa strada.

Questa può rappresentare la prima tappa di un nuovo corso per la difesa del verde nella città di Padova: il 29 maggio 2021, sono infatti decadute le previsioni di nuove edificazioni non già approvate che ancora minacciavano i residui “cunei verdi” immaginati da Luigi Piccinato negli anni ‘50 e poi resi parzialmente edificabili nei primi anni 2000 con la perequazione. Nel nuovo Piano degli Interventi che pianificherà il governo del territorio per i prossimi 5 anni, il Comune di Padova ha la possibilità di tracciare una politica urbanistica profondamente rinnovata. Perché ciò avvenga il nuovo Piano dovrà essere a consumo di suolo zero, non prevedendo nuove lottizzazioni rispetto a quelle già approvate, e dovrà essere prioritariamente finalizzato alla rigenerazione dell’esistente e alla salvaguardia delle residue aree verdi.

Nella stessa giornata in cui ha deliberato sulla permuta Iris-Boschetti il Comune ha approvato anche il progetto definitivo della tratta del tram Stazione-Voltabarozzo, con l’obbiettivo di rendere più efficiente il trasporto pubblico cittadino.  Questo intervento, assieme alla futura tratta Rubano-Vigonza andrà a comporre il sistema Smart, Sistema Metropolitano a Rete Tranviaria per il quale Padova ha ottenuto un finanziamento di 335 milioni di euro dal Recovery Plan e i cui lavori dovranno concludersi entro il 2026.
Con il nuovo Piano degli Interventi e la realizzazione delle nuove linee del tram, nei prossimi 5 anni si giocheranno dunque due partite fondamentali per il futuro di Padova, capaci di incidere radicalmente su consumo di suolo e inquinamento atmosferico, probabilmente le principali emergenze ambientali del nostro territorio. La strada per una riconversione ecologica della nostra città è tracciata e oggi più che mai è a portata di mano; bisognerà ora saperla percorrere.

Legambiente Padova