Per gli ambientalisti la Scandinavia e i Paesi nordici in genere, sono da sempre considerati un modello di sostenibilità al quale ispirarsi, conoscere e provare ad imitare.
Basti pensare agli Eco Quartieri, sorti negli ultimi 10 anni, come il Bo01 City of Tomorrow a Malmoe, l’Hammarby Sjöstad a Stoccolma oppure l’Eco-Viikki di Helsinki.
Oppure: i notevoli investimenti sulla ciclabilità della Danimarca (a Copenaghen 1/3 dei pendolari si sposta in bici, famiglia reale compresa, anche quando nevica) dove, da oltre un anno, sono divenute realtà le prime autostrade per bici.
Qui guardiamo ad altro. Grazie alla conferenza di Iperborea editore, tenuta presso la libreria La forma del Libro venerdì 4 marzo, abbiamo compreso qualcosa in più su quelle terre lontane attraverso la descrizione della letteratura e poesia.
Iperborea è una casa editrice, nata nel 1987, con il preciso obiettivo di portare e far conoscere la letteratura del Nord Europa in Italia. Durante l’incontro l’editore Pietro Biancardi ha illustrato l’attività della propria casa editrice spiegandone i valori, la storia e illustrando al pubblico presente i principali autori che si possono ritrovare nel loro catalogo. La fondatrice della casa è Emilia Lodigiani, madre dell’editore Pietro.
E’ stato affascinante scoprire quanto questa donna fu ammaliata dalla cultura del Nord Europa. Una terra a lungo famosa più per lo spirito ecologico e l’amore per la natura incontaminata, piuttosto che per la letteratura in senso ampio.
Negli anni ’80 Emilia visse a Parigi dove scoprì, nelle librerie francesi, molti libri di importanti autori nordeuropei. In particolare scoprì che proprio la piccola libreria sotto casa risultava specializzata su questo specifico settore. Dalla lettura di queste opere rimase da subito folgorata.
Storie sempre diverse, che avevano in comune: l’ambiente tipico dei territori del nord, la chiave fantastica e la collocazione in epoche passate. La Lodigiani stilò la propria tesi di Laurea su J.R.R. Tolkien, famoso al grande pubblico per la trilogia “Il Signore degli anelli”.
Tornata in Italia Emilia scoprì che, nel nostro Paese, un tale genere di letteratura non esisteva. Tanto meno esistevano traduzioni in italiano di testi nord europei. Decise pertanto di impegnarsi lei. La casa editrice nacque dapprima in casa con l’ausilio di una comune stampante commerciale. In seguito si ampliò in ufficio espressamente dedicato, fino a divenire una sede delle dimensioni di una fabbrica.
La scelta dei primi autori fu basata sulle letture e i gusti della Lodigiani stessa. Fu lei a scegliere i primi libri da tradurre tra quelli che l’avevano affascinata. E la sua scelta fu talmente vincente che tuttora essi risultano i libri più venduti in catalogo. Biancardi ha voluto segnalarne alcuni durante la presentazione.
Arto Paasilinna, per esempio, è considerato “il più grande finlandese vivente”. Un autore che scrive romanzi d’avventura in cui i protagonisti spesso sono inizialmente degli “squinternati” ma, alla fine del racconto, cambiano la loro personalità.
Sa affrontare tematiche serie anche grazie ad uno humor leggero tipico della letteratura di quell’area geografica.
Paasilinna ha scritto: “L’anno della lepre” (1994), che è considerato il primo romanzo ecologista, (ne abbiamo scritto qui) e divenuto per questo uno dei cavalli di battaglia di Iperborea, la quale gradisce proporre un tale filone ambientalista.
Un altro autore importante è senza ombra di dubbio Bjorn Larsson. Ne “L’ultima avventura del pirata Long John Silver” egli affronta temi quali il mare e la libertà. Una storia che prende spunto dal romanzo di R.L. Stevenson: “L’isola del tesoro”. Biancardi ci ha ulteriormente incuriositi sull’autore svelandoci alcuni aneddoti riguardo il fatto che egli ha scritto diversi romanzi in mare, a bordo della sua barca a vela, il “Rustica”, che ama venire spesso in Italia e conosce l’intera penisola e la nostra lingua.
Arrivati al momento delle domande del pubblico, la prima è stata: “Quanto difficile è il lavoro di traduzione?” L’editore ha spiegato quanto tuttora non sia semplice, in quanto la casa editrice dispone di pochi traduttori di lingue “minori”, come l’irlandese o il finlandese. Curioso, invece, è stato scoprire come l’islandese sia la lingua più studiata dai traduttori.
Iperborea ha una pubblicazione di circa 15 titoli all’anno. I suoi libri sono immediatamente identificabili dal curioso formato stretto ed allungato che è stato adottato sin dalla nascita. Tale formato permette di risparmiare molta carta perché risulta adattabile perfettamente alle stampanti, evitando lo spreco del taglio dei bordi delle pagine, oggi ancora necessario a portare un libro alle dimensioni abitualmente conosciute.
In aggiunta, oggi, la casa editrice s’appresta a rinnovare il prodotto libro con una nuova tipologia di materiale per la copertina, più morbido dell’attuale in uso, che rende più agevole la lettura e il piegamento del libro stesso senza il timore che possa rovinarsi.
Giulia Menin – redazione ecopolis