Aumentano gli incidenti in bici. Santa Graziella proteggici tu

grigolettoPubblicati mercoledì da Legambiente Padova i dati sugli incidenti con biciclette coinvolte che nel corso del 2014 hanno registrato un forte aumento:  394 sinistri, 20 in più del 2013.

Abbiamo chiesto all’Amministrazione di misurarsi con questo dato, preoccupati per l’atteggiamento che il Comune intende avere nei confronti della mobilità ciclabile. La cancellazione di alcune piste ciclabili (in corso Vittorio Emanuele, lo stop ai cantieri per la ciclabile in corso Milano e alcune dichiarazioni su via Facciolati), non fa ben sperare. Se da un lato è positiva l’apertura al confronto da parte dell’assessore Saia, dall’altro siamo rimasti sconcertati dalla replica dell’assessore Grigoletto, che ci ha accusato di “integralismo religioso”. Il confronto, anche con chi la pensa diversamente, può essere utile a trovare soluzioni, sia per le modifiche strutturali alla viabilità cittadina, sia per le iniziative di educazione al rispetto delle regole da parte di pedoni, ciclisti e automobilisti. Vogliamo perciò evitare le polemiche e restiamo concentrati sui contenuti.

Quali sono a Padova le strade dove lo scorso anno sono avvenuti più spesso incidenti che hanno visto coinvolti ciclisti? Statistiche alla mano (vedi la tabella e comunicato completo qui http://www.legambientepadova.it/node/4867), il triste primato per numero di sinistri spetta a via Facciolati con 21 incidenti: i dati possono essere in parte falsati, perché per circa 6 mesi ci sono stati i cantieri per il completamento della ciclabile, ma in ogni caso questa è una strada dove vanno potenziati e non certo smantellati gli interventi a tutela delle oltre 4.000 biciclette che vi transitano ogni giorno.

Segue, con 17 incidenti, via Aspetti dove sarebbero utili attraversamenti pedonali rialzati in corrispondenza delle laterali, che avrebbero la funzione di far rallentare le auto negli incroci.

In via Gattamelata, terza in classifica con 13 incidenti,  la maggior parte di essi avviene in punti già dotati di attraversamenti rialzati,  ma il traffico è molto intenso e servirebbe una segnaletica luminosa di forte impatto che possa richiamare l’attenzione degli automobilisti .

In via Chiesanuova, anch’essa terza con 13 incidenti,  si è rivelato efficace il senso unico introdotto in via Pacinotti ai piedi del Cavalcavia, con una notevole diminuzione degli incidenti. Tuttavia rimane un problema nell’altra estremità della strada, all’altezza del ponte Brentelle.

 Chiude la classifica via del Plebiscito con 10 incidenti. Il punto critico è la rotonda dell’ex Saimp e anche qui crediamo utile una segnaletica luminosa efficace. All’imbocco della rampa per salire in tangenziale inoltre, numerosi cartelli nascondono completamente i ciclisti e pedoni in procinto di attraversare. Riscontrati problemi anche in altre rotonde della via, alle intersezioni con via Callegari e via Bajardi, con attraversamenti ciclabili mancanti o non rialzati e illuminazione a volte scarsa.

Ci auguriamo che questi rilievi siano utili per programmare interventi di messa in sicurezza per una mobilità a due ruote più sicura, e proponiamo al Comune l’istituzione di un tavolo di confronto permanente con le associazioni che si occupano di promozione della bicicletta in città.

Altrimenti cosa ci rimane da fare? forse affidarci a Santa Graziella, come scrivemmo 10 anni fa?

Gruppo Bici – Legambiente Padova

7 thoughts on “Aumentano gli incidenti in bici. Santa Graziella proteggici tu

  1. spesso il meglio è nemico del bene. volevamo fiore, ci siamo trovati bitonci e grigoletto, forse prima stavamo benino

  2. Da ciclista e autista, condivido la denuncia delle insufficienze strutturali dei sistemi di protezione dei ciclisti nelle vie indicate, come pure le repliche alle battute propagandistiche di certi politicanti. Pure da ciclista e autista, vorrei però vedere denunciati anche i comportamenti imprudenti e talvolta incivili di molti ciclisti che sembrano spesso intendere i propri diritti di sicurezza come una sinecura che li può coprire sempre e dovunque. Es.: stamattina, percorrendo in bici un tratto di circa 500 m. di via T. Aspetti ho contato una quindicina di passaggi col rosso da parte di ciclisti di tutte le età e colori nei vari incroci su cui sono transitato.

  3. Se Via dell’Ippodromo non è rientrata tra le strade più a rischio di incidenti, forse è solo perché tanti ciclisti rinunciano a percorrerla in bici perché hanno paura, (“è brutta!!!”), o cercano lunghi percorsi alternativi oppure preferiscono usare la macchina. Quella strada sembra una tragedia annunciata per noi ciclisti… Si può fare qualcosa?
    Un grande grazie a voi che vi date da fare per noi! 🙂

  4. Ciao Flavio
    in questa occasione ci siamo occupati di individuare i punti dove avvengono il maggior numero di incidenti e di provare a indicare alcune proposte di miglioramento strutturale. Dell’educazione degli utenti della strada (ciclisti, ma anche automobilisti ovviamente) ce ne siamo occupati in più riprese in passato con iniziative come “ecogalateo del ciclista”, “rassereniamoci”, “m’illumino un poco”… e con il nostro recente dossier sulle auto parcheggiate in ciclabile… e torneremo a farlo anche in futuro. Sarebbe certamente più efficace se si potesse avviare una collaborazione anche con il Comune e per questo gli abbiamo chiesto un tavolo di confronto permanente. ciao, Sandro

  5. Da ciclista ed automobilista trovo inaccettabile che le biciclette non siano obbligate ad avere un sistema di illuminazione dal crepuscolo sino a tutta la notte. Sfrecciano prive di fari, contromano, senza segnalare MAI l’intenzione di svoltare e, come già segnalato da altri, senza rispettare il rosso. Sono anch’io dell’opinione di incentivare le ciclabili etc etc ma se non regolamentiamo il settore ci scapperà sempre il morto. Non capisco perchè il Codice della Strada non venga aggiornato in tal senso.

  6. Da ciclista e automobilista che ha sollevato stamane il problema dei ciclisti che passano con il rosso ecc. ecc. concordo pienamente con le tue osservazioni.

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