Le elezioni che si sono svolte domenica e lunedì scorsi, con la vittoria del Movimento Cinque Stelle, hanno scombussolato lo scenario politico conosciuto finora. Legambiente era stata in campo durante la campagna elettorale, chiedendo ai candidati di firmare una proposta di legge che tuteli la bellezza: è infatti la bellezza del patrimonio artistico e narturale italiano a costituire la ricchezza del nostro paese. Un centinaio di candidati, fra cui i padovani Zan, Puppato, Endrizzi e Capua, l’hanno già sottoscritta. Nell’attesa che venga formato un governo ci auguriamo di poter lavorare con questi neoeletti per la salvaguardia e la tutela del territorio padovano.
C’è però un altro motivo per guardare con interesse questi risultati: ovvero vedere cosa è successo nella città di Padova: dati ancora più interessanti se si pensa che fra poco più di un anno verrà eletto il nuovo sindaco di Padova e Flavio Zanonato, dopo 21 anni non potrà più ambire alla ruolo di primo cittadino.
Cosa è dunque successo a Padova? Il primo dato evidente è il tracollo del centrodestra. Un tracollo avvenuto anche a livello nazionale, benchè si parli di un’ipotetica rimonta di Berlusconi. Ipotetica perché fatta rispetto ai sondaggi che come hanno dimostrato gli instant poll possono essere sbagliati. Se guardiamo i numeri reali il centrodestra ne esce malconcio da queste elezioni. A livello nazionale il PDL passa dal 38% delle scorse poltiche al 21%, perdendo 6 milioni di voti (difficile fare peggio di così). Non tanto meglio va alla Lega Nord che sempre a livello nazionale ne esce con i consensi dimezzati.
Lo stesso tenore abbiamo qui a Padova. Il PDL nel 2008 aveva il 27%, oggi non arriva al 17%, perdendo più di 10 punti. Consensi che non vengono assorbiti dalla Lega Nord, sua alleato, che anch’essa perde una decina di punti, passando dal 15% al 5%.
Il centrosinistra nel complesso tiene, con un PD al 27% e Sel che sfiora il 4%. Anche il centro recupera un po’ di voti: in città Scelta civica riesce a raggiungere il buon risultato del 12%, ma ben lontano dall’exploit del Movimento Cinque Stelle: alle scorse comunali non arrivava al 2% non riusciendo a entrare in Consiglio Comunale, ma se insieme alle ultime politiche si fossero tenute anche le amministrative, il movimento fondato da Beppe Grillo avrebbe seriamente rischiato si superare il centrodestra e raggiungere il ballottaggio.
Insomma, un successo di cui tenere conto per tutti coloro che puntano ad amministrare la nostra città il prossimo anno. E se non ci si confronterà direttamente con il Movimento 5 Stelle bisognerà almeno farlo con i temi che hanno portato a questo successo. Primo di tutti la richiesta di rinnovamento.
Andrea Ragona – Presidente Legambiente Padova
L’articolo sarebbe anche interessante se non partisse da una premessa sbagliata: il movimento 5 stelle non ha vinto le elezioni! Ha sicuramente ottenuto un grande risultato, ma, ribadisco, non ha vinto le elezioni. Inoltre l’articolo è costellato di altre imprecisioni, come l’annoverare la Puppato tra i politici padovani… un po’ più di precisione non guasterebbe, soprattutto quando si ha la presunzione di scrivere un articolo di analisi politica…
Laura Puppato era candidata al Senato nel collegio di Padova (che corrisponde al Veneto, ma a Roma dovrà difendere anche gli interessi di Padova). Questa non è un’opinione, ma un fatto. È invece un’opinione pensare che il 5 stelle abbia vinto le elezioni. Libero di non crederlo, ma mi pare che oggi l’agenda politica la stia dettando Grillo molto più di Bersani.
Non capisco bene, “E se non ci si confronterà direttamente con il Movimento 5 Stelle”, qual è il soggetto di quel ci si, qual è il noi in quella frase?
Si Antonio, hai ragione, non sono stato chiaro. Faccio riferimento a quanto scritto nella frase precedente, ovvero “tutti coloro che puntano ad amministrare la nostra città il prossimo anno.”