È stato approvato di recente il progetto di fusione fra le aziende APS e Busitalia (già Sita): dovrà ora passare al Consiglio Comunale di Padova per la delibera conclusiva che, stando a quanto afferma il sindaco reggente Ivo Rossi, sarà adottata entro il mese di marzo.
Sorge quindi spontaneo chiedersi che fine abbia fatto l’impegno preso dal Comune, nella riunione del 4 dicembre scorso, di chiarire le molte criticità messe in evidenza da RSU di APS Holding, in particolare il mantenimento degli accordi sindacali per i lavoratori, prima di procedere all’ormai sicura fusione.
La fusione fra le due aziende può sicuramente agevolare la razionalizzazione delle tratte, tramite la creazione di un biglietto unico e l’eliminazione delle linee che al momento si sovrappongono, consentendo minori spese e risparmi con economie di scala. Tuttavia, a fronte delle molte opportunità di miglioramento del servizio che deriverebbero da questa fusione, devono essere chiari anche i numerosi rischi: particolarmente preoccupanti sono la diminuzione di circa 1.8 milioni di km di servizio (sui 22 milioni complessivi, somma tra i 7 dell’urbano e i 15 dell’extraurbano) e l’eliminazione delle sovrapposizioni, che risulterà positiva solo se derivante da incontri partecipati con i cittadini, per evitare che il servizio risulti invece meno frequente,meno regolare e di scarsa qualità. Questa fusione, quindi, non solo non consente di utilizzare le economie per portare il servizio in nuovi quartieri o migliorarlo nelle zone poco servite, ma rischia di tagliare servizi essenziali per i cittadini.
Proprio a causa di queste grandi criticità, RSU si dichiara sconcertata e stupita sia che questa fusione venga sempre annunciata snocciolando solo i dati positivi e tacendo, invece, tutti i rischi che la accompagnano, sia che la trattativa iniziata il 7 di gennaio tra RSU ed Aziende, su invito delle Commissioni Consiliari, sia stata sospesa dopo l’incontro del 28 gennaio. Risulta necessaria la convocazione di un tavolo contrattuale di concertazione affinché possano essere affrontate e risolte queste problematiche fondamentali.
Altra tematica centrale nelle riflessioni di RSU è il trattamento dei lavoratori: devono essere garantiti i livelli dell’occupazione, la sede di lavoro, il mantenimento retributivo e gli accordi aziendali vigenti. Risposte chiare devono essere date in merito alla volontà di tagliare oltre 100 posti di lavoro, quando già oggi l’occupazione risulta insufficiente (si guardi al dato dello straordinario) e, ad oggi, non si sa ancora quali servizi saranno messi a gara e quante saranno le risorse finanziate.
Inoltre un esito positivo della fusione è imprescindibile dal fatto che l’attuale servizio ai cittadini venga garantito: l’eliminazione delle sovrapposizioni nelle tratte non può corrispondere ad una diminuzione di corse.
Senza un accordo sindacale che dia certezze ai lavoratori ed alla città, RSU dichiara che non si troverà nelle condizioni di poter dare un giudizio positivo su una fusione al buio per i lavoratori: servono regole chiare su occupazione, risorse, retribuzioni, sede di lavoro, accordi aziendali e servizio ai cittadini prima della decisione del Consiglio Comunale.
RSU APS Holding
sintesi a cura di Giulia Morrone, redazione Ecopolis