Ecosistema urbano è la “fotografia ambientale” dei capoluoghi che Legambiente scatta annualmente, in collaborazione con il Sole 24 Ore, giunto alla ventunesima edizione.
Dichiara Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova: “Padova risulta 54esima nella “classifica” dei capoluoghi italiani. Lo scorso anno “solo” 38 città facevano “meglio” di noi: un caduta rovinosa. Inoltre Padova è penultima tra i capoluoghi veneti, fa peggio di lei solo Verona al 55cinquesimo posto.
Spiega ancora Passi: “Dopo 20 edizioni Ecosistema Urbano cambia pelle. Più che concentrarsi sulla qualità ambientale dei capoluoghi di provincia, il focus punta l’attenzione sugli indicatori che meglio di altri descrivono quello che l’amministrazione locale fa (o non fa) per migliorare la qualità urbana (mobilità, gestione dei rifiuti e delle acque e, in generale, la qualità del proprio territorio). I dati di Padova che presentiamo sono stati forniti dal Comune e riguardano il 2013. Nonostante migliori in alcuni parametri, tra i quali spiccano l’aumento della raccolta differenziata e degli impianti solari termici e fotovoltaici, e abbia un’estesa rete di piste ciclabili, Padova resta attanagliata dai problemi di sempre: ha una pessima qualità dell’aria, è congestionata dal traffico, e un trasporto pubblico urbano cronicamente non all’altezza di una città sostenibile. Resta poi l’abnorme consumo di suolo e l’alluvione edilizia con tutti i guasti a cascata che comporta: aumento della mobilità privata, inquinamento, perdita di qualità territoriale. Da tempo Legambiente chiede una revisione dell’edificazione prevista dai piani comunali, che con 4.692.124 metri cubi è assolutamente sovradimensionata”
Saprà la Giunta Bitonci – si domanda Passi concludendo – far uscire Padova dalla stagnazione ambientale in cui gli anni del governo Zanonato-Rossi l’hanno condotta? Temiamo di no, visti i primi orientamenti della nuova Giunta: l’addio alla seconda linea del tram, le nuove edificazioni in zona Iris, la mancanza di atti formali per il verde di Piazzale Boschetti, la localizzazione del nuovo ospedale in un’area a rischio idrogeologico, la parziale riduzione della ZTL, la volontà di costruire nuovi parcheggi (soprattutto nell’ex caserma Prandina), la mancata spinta all’espansione della raccolta differenziata porta a porta. Tutto ciò non ci fa affatto ben sperare!
… classifica ad orologeria.
Cosa vuol dire classifica ad orologeria? Se ti spieghi meglio ti smentisco meglio.