A PIEDI LIBERI!

In questa terza puntata sui 35 anni di Legambiente Padova ripercorriamo alcune delle tappe salienti del tenace cammino per ampliare le aree pedonali e la ZTL.

 

Fin dalla sua fondazione nel 1985 Legambiente fece della mobilità sostenibile uno dei suoi obiettivi principali. Obiettivo che declinò in vari modi, tra loro intrecciati: moderazione del traffico e lotta allo smog, rilancio del trasporto pubblico, realizzazione di una diffusa rete di piste ciclabili, lotta a parcheggio selvaggio, ampliamento della aree pedonali e delle zone a traffico limitato (ZTL), ottenendo importanti risultati nel corso degli anni.

Durante l’attuale fase di convivenza col Covid bisogna cercare di  impedire l’alluvione automobilistica. Solo facilitando gli spostamenti in bici si potrà evitare che l’auto sia vista come l’unica soluzione per proteggersi dal virus. Per questo abbiamo bisogno del tuo sostegno: iscriviti a Legambiente, dona il 5 per x mille.

In questa terza puntata sui 35 anni di Legambiente Padova ripercorriamo alcune delle tappe salienti del tenace cammino per ampliare le aree pedonali e la ZTL, che iniziò alla seconda metà degli anni ’80, quando le prime si limitavano a via VIII febbraio e le seconde – parzialmente – alle piazze centrali. Sono due casi i emblematici da ricordare: via Roma e via San Francesco.

1988- 1999

In quei due anni la nostra azione fu tesa a sensibilizzare cittadini ed Amministrazione sulla necessità di tutelare il centro storico, attraverso raccolta di firme, petizioni e azioni dimostrative, come i blocchi intermittenti del traffico (foto 1alla fine del testo: aprile del 1988, uno dei primi blocchi simbolici a piazzale Pontecorvo).

Iniziammo da qui e da via San Francesco, una strada ricca di storia e monumenti ma fragile, utilizzata come asse di penetrazione verso il centro e per l’attraversamento della città, perciò particolarmente inquinata. Nel settembre 1994 finalmente il Comune decise l’istituzione della Zona a Traffico Limitato.

Nel gennaio del 1995 in chiusura di Mal’aria, la campagna delle lenzuola antismog, organizzammo una festa a Pontecorvo. Ci accolse una serrata dei commercianti: una situazione di tensione altissima, si videro anche alcune mazze da baseball… (foto 2: al centro gli esercenti in posa, a destra il Sindaco Zanonato a cui nella precedente edizione di Mal’aria erano stati simbolicamente consegnate le lenzuola antismog).

Nel 1996 Legambiente apre un altro fronte, e per tre anni consecutivi il 21 marzo organizza “100 per giocare” in via Roma, liberando per un giorno la via dal traffico di cui centinaia di bambini si riappropriano riscoprendo i vecchi giochi di strada. Anche qui registrammo l’iniziale scomposta reazione di una parte dei commercianti della via. (foto 3: 100 strade per giocare del 1998 e la lettera di protesta di alcuni esercenti).

Poco dopo “100 strade” del 1999, con l’ordinanza del 2 giugno il Comune istituisce la pedonalizzazione in via Roma che ha fatto rifiorire la strada e di cui oggi nessun commerciante si lamenta, anzi.

Nel frattempo, nel 1998, Legambiente grazie ai volontari di Salvalarte apre al pubblico due monumenti di via San Francesco da anni chiusi al pubblico: la Scuola della Carità e l’Oratorio di Santa Margherita, tutt’ora tenuti aperti gratuitamente.

1999 – 2002

Nel 1999 e nel 2000 100 strade per giocare” si trasferisce in via San Francesco. Nel frattempo si costituisce un Comitato di residenti e commercianti per la pedonalizzazione della via.

Tra il 22 e il 29 maggio del 2000 Legambiente effettua nella via una campagna di rilevamento dell’inquinamento acustico e atmosferico, che risulta fuorilegge.

Nell’inverno del 2000/2001 in tutta la strada ed anche a Pontecorvo sventolano un centinaio di lenzuola no smog. Tra dicembre 2001 e gennaio 2002 Legambiente raccoglie 4000 cartoline a favore della pedonalizzazione e le consegna al Sindaco. Con l’ordinanza comunale del 4 febbraio 2002 registriamo una grande vittoria: il primo tratto di via San Francesco, insieme a parti di via del Santo e di via degli Zabarella, diventa pedonale.

Negli anni successivi gran parte di via San Francesco sarà pedonalizzata e le aree pedonali si amplieranno in molte altre strade del centro storico.

Legambiente continuerà a battersi a favore della pedonalità, anche realizzando, con “La tribù dei piedi liberi”, il gruppo di volontari creato da Raffaella Poli,  i primi Piedibus per rendere sicuri i percorsi casa-scuola dei bambini, grazie al progetto di Orsola Boran.

Ultimamente, insieme al Comitato di via Dante stiamo lavorando per estendere la zona a traffico limitato (primo passo per la pedonalizzazione) nel tratto di via Dante – via Beato Pellegrino.

Lucio Passi – Coordinatore di Legambiente Padova dalla fondazione al 2009

3 – continua