Albertino Mussato: la tensione politica e morale come esortazione

Albertino Mussato_notaio_padovaRiviera Mussato è un’antica via di Padova d’impronta medievale: cinge il centro storico costeggiando il naviglio interno e intersecando via Vescovado e Corso Milano. Il suo nome ci riporta alla mente un illustre padovano di inizio ‘300: Albertino Mussato.

Ma nella toponomastica urbana, in via Concariola 9 sorge un’altra traccia a lui riconducibile: il settecentesco palazzo Mussato, oggi sede della scuola media “Francesco Petrarca”, appartenuto un tempo alla nobile famiglia di Albertino e impreziosito dagli affreschi del veneziano Francesco Zugno.

Albertino Mussato (1261-1329), notaio, letterato e componente del consiglio cittadino, svolse in più occasioni delicati incarichi diplomatici e militari a nome del comune di Padova. Fu allievo di Lovato dei Lovati (1240/41-1309) – di cui abbiamo parlato nel numero precedente – e ne raccolse l’eredità culturale. Assieme a Lovato, Albertino appartenne a un gruppo di intellettuali, spesso giuristi o notai, che, formatisi in ambienti laici, approfondendo studi grammaticali, ricercarono con interesse testimonianze degli scrittori latini di età classica, assimilandone scelte letterarie e stilistiche, nonché valori etici e civili.

Studiosi che si sforzarono di ricreare la letteratura degli antichi, nella convinzione di riappropriarsi di insegnamenti ancora fondamentali per il proprio tempo.  Questa riscoperta dell’antico è illustrata efficacemente da Giorgio Ronconi in un contributo pubblicato anni fa in “Padova e il suo territorio”.

Oggi di Albertino Mussato ci rimangono opere di carattere storico: Historia Augusta e i De gestis italicorum; una tragedia: Ecerinis, incentrata su ascesa e declino di Ezzelino da Romano; e una ricca produzione minore, costituita da libelli, carmi ed epistole metriche.

Tutta la sua produzione, animata da un forte tensione politica e morale, racconta fatti di scottante attualità del tempo, tratteggiando con realismo la crisi delle istituzioni comunali, tra lotte interne provocate da interessi di parte e l’imminente imporsi dei regimi signorili. Però, rispetto ad altri cronisti a lui contemporanei, Mussato si differenzia per la capacità di rileggere le vicende del suo tempo alla luce della lettura dei classici e, in particolare di Tito Livio, cercando di interpretarli e di comprenderne le ragioni.

La stessa tragedia Ecerinis, ispirata al modello del Seneca tragico e messa in scena nel 1315, si riferisce a fatti del presente: la rievocazione della “tirannide” di Ezzelino, un ricordo molto doloroso per i Padovani del tempo, non è che un messaggio ed un’esortazione ai suoi concittadini a opporsi alla politica espansionistica di Cangrande della Scala, nonché un richiamo ai valori costitutivi della civiltà comunale.

Grazie e queste caratteristiche Ecerinis, prima tragedia messa in scena in età medievale, riscosse un enorme successo, diventò uno dei testi più letti nel Padovano. Le istituzioni onorarono Mussato con prestigiosi riconoscimenti: il collegio universitario degli Artisti gli conferì la corona di alloro, mentre il comune di Padova impose per decreto in città la solenne lettura pubblica dell’opera.

Tuttavia il dipanarsi delle vicende storiche impose una sorte amara ad Albertino Mussato, destinato a morire esule a Chioggia, per ragioni politiche. Le caratteristiche e i significati dell’opera del Mussato storiografo sono delineati sapientemente da Sante Bortolami in un saggio pubblicato nel volume Urbs antiquissima et clara (ne abbiamo parlato qui).

Albertino Mussato, uno dei “primi umanisti” secondo la documentata ricostruzione di Witt, assieme ad altri, ha inaugurato un nuovo modo di pensare e di guardare alla realtà a partire dallo studio del passato. Anche per noi talvolta può essere utile rileggere i fatti di oggi, alla luce della storia di ieri, magari narrata da un grande classico come Tito Livio, come abbiamo occasione di fare in questo anno molto speciale.

Silvia Rampazzo, redazione ecopolis

One thought on “Albertino Mussato: la tensione politica e morale come esortazione

  1. Una breve segnalazione su Palazzo Mussato Grazie all’associazione La Torlonga, è possibile visitare la stupenda dimora signorile nelle seguenti date :
    – 12 novembre 2017 ore 16.00
    – 14 gennaio 2018 ore 16.00
    – 11 febbraio 2018 ore 16.00
    – 4 marzo 2018 ore 16.00
    Per partecipare alle visite guidate, bisogna prenotare inviando una mail a infolatorlonga@gmail.com e ricevere la relativa conferma. Il biglietto di ingresso costa € 5,00
    Per i gruppi di almeno 15 persone è possibile concordare orari di visita diversi.
    Per ulteriori informazioni: http://www.latorlonga.it/

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