Percorsi sicuri a Padova per crescere insieme, rispettando gli altri e l’ambiente.
Anche quest’anno ritornano a Padova i percorsi sicuri casa-scuola, promossi dal Comune di Padova nelle scuole primarie e secondarie di primo grado con il progetto “Vado a scuola con gli amici”. Da molti anni, infatti, numerosi bambini sono andati a scuola a piedi, in bicicletta o tramite car pooling, in autonomia o accompagnati da genitori, nonni o zii volontari, grazie alla collaborazione di molti; le scuole hanno offerto formazione, illustrando danni dell’inquinamento e vantaggi di una mobilità sostenibile e rispettosa delle regole; i genitori si sono messi a disposizione, chi lasciando l’auto a casa, chi condividendola, chi accompagnando i ragazzi lungo il tragitto con mezzi non inquinanti.
I percorsi sicuri casa-scuola hanno una funzione educativa molto importante. Coinvolgere bambini e ragazzi in questa iniziativa significa anche educarli a stili di vita sostenibili, renderli soggetti attivi che partecipano alle decisioni relative al futuro del proprio ambiente. Una città a misura di bambino, dove è possibile camminare in sicurezza, è una citta più accessibile e più vivibile per tutti. Per conoscere meglio il progetto “Io vado a scuola con gli amici” abbiamo parlato con Daniela Luise, responsabile dell’ufficio Informambiente del Comune e responsabile del progetto. Riportiamo qui alcuni passaggi dell’intervista (il testo integrale, corredato da alcuni dati, interessanti è consultabile qui).
In che misura l’emergenza sanitaria ha condizionato l’esperienza dei percorsi sicuri casa-scuola a Padova?
“Dalla fine di febbraio 2020 con la chiusura dei plessi scolastici e il passaggio alla didattica a distanza, tutti i percorsi casa-scuola sono stati interrotti. Alla ripresa delle lezioni in presenza, a settembre 2020, abbiamo notato una forte flessione dei bambini partecipanti ai percorsi sicuri casa-scuola. Una parte dei piedibus non è stata più riavviata: potremmo considerarlo un effetto collaterale del Covid, frutto di uno strascico psicologico che ha reso faticoso il ritorno puro e semplice alle attività precedenti la pandemia, nonostante piedibus e bicibus siano attività sicure dal punto di vista sanitario. Da febbraio a maggio 2021, invece, c’è stata un’inversione di tendenza: siamo stati contattati dai genitori di sei scuole primarie, nelle quali non erano mai stati realizzati percorsi sicuri o erano stati abbandonati da tempo. In due scuole a maggio, sono state inaugurate quattro nuove linee di piedibus, mentre nelle altre quattro scuole l’avvio è stato rinviato a dopo l’inizio del nuovo anno scolastico”.
Così alcuni genitori si sono interessati per rilanciare l’iniziativa, dopo il lockdown. Questo progetto funziona bene qui, a Padova? É stato apprezzato dai destinatari e da quanti ne curano l’organizzazione? Che riscontri avete ricevuto ?
“Grazie al progetto “Vado a scuola con gli amici”, Padova è stato uno dei primi Comuni a promuovere sin dal 2004 questa forma di mobilità sostenibile, organizzata e collettiva, nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. In quasi vent’anni i piedibus sono stati uno dei migliori esempi di cittadinanza attiva, una lezione di educazione civica che dimostra come “la scuola inizi da casa”.Hanno funzionato bene e hanno coinvolto molte famiglie. Nell’ambito di una scuola però è difficile assicurare la continuità dei percorsi sicuri in un periodo di tempo medio-lungo, poiché non sempre c’è un ricambio costante di genitori che decidono di impegnarsi in questa attività.Nell’esperienza di Padova non si è mai fatto ricorso a volontari esterni per il ruolo di accompagnatore o di coordinatore dei piedibus, perché riteniamo più efficace da un punto di vista educativo per i ragazzi e di cittadinanza attiva da parte dei genitori, la partecipazione diretta dei genitori (o altra figura famigliare) anziché la delega ad altri soggetti di questi compiti. Va anche detto che in alcuni Istituti Comprensivi i piedibus sono stati stabilmente inseriti nel Piano dell’Offerta
Formativa e presentati come un valore aggiunto offerto dalla scuola.“Vado a scuola con gli amici” è un progetto molto apprezzato, innanzitutto dai bambini perché dà loro la possibilità di incontrarsi e parlare prima di andare a scuola; inoltre i bambini imparano a gestire parte del loro tempo, a superare gli ostacoli che gradualmente incontrano, diventando così più autonomi, responsabili, e sicuri di sé. Ed è anche un modo per conoscere il proprio quartiere e naturalmente, per ridurre il traffico e l’inquinamento atmosferico”.
Esistono anche iniziative per promuovere I percorsi sicuri casa-scuola ?
“Sì, ci sono prima fra tutte il concorso “Raccogliamo Miglia Verdi”. È una gara di mobilità sostenibile, che s svolge sin dal 2006 durante il mese di ottobre, il cui scopo è far sì che gli studenti si confrontino in modo giocoso nell’adottare una mobilità ecocompatibile e sviluppare consapevolezza verso i temi della sostenibilità. Ogni partecipante guadagnerà un miglio verde ogni volta che percorrerà il tragitto casa-scuola a piedi, in bici, in autobus, oppure organizzandosi in modo che un genitore accompagni a scuola più alunni in auto (car-pooling). Un altro importante progetto che ha fatto da “volano” ai percorsi sicuri è “CAMmIN FACENDO… Mobilità sostenibile a Padova”: il Comune di Padova ha ottenuto un finanziamento dal Ministero dell’Ambiente per realizzare un collegamento ciclo-pedonale dalla Stazione Ferroviaria alla Zona Industriale. Il percorso attraversa anche la zona di Camin e ha riqualificato l’asse ferroviario dismesso. Il progetto ha coinvolto le scuole del quartiere (in particolare la scuola primaria Ferrari e la scuola secondaria di primo grado Levi Civita) con la realizzazione di percorsi sicuri casa-scuola e altre attività di educazione ambientale”.
Silvia Rampazzo, Redazione Ecopolis