Uno strano silenzio

Iniziato il dibattito in Consiglio Regionale sul nuovo Testo Unico in materia di governo del territorio. Gli emendamenti richiesti da Legambiente, Italia Nostra e WWF

All’ordine del giorno del Consiglio Regionale del Veneto vi è il progetto di legge n. 244 per un “Testo unico in materia di governo del territorio e tutela del paesaggio”. Un progetto di legge finalizzato ad unificare e sostituire tutte le molteplici leggi che attualmente regolano le trasformazioni territoriali, l’urbanistica e l’edilizia delle nostre città e dei nostri territori. Un tema di grande rilevanza, che richiederebbe l’apertura di un vivace ed approfondito dibattito pubblico, culturale e tecnico, e che invece sembra oggi coinvolgere solo i membri della commissione regionale competente.

Il testo proposto dalla Giunta regionale è decisamente poco ambizioso ed innovativo. Si limita nella sostanza ad una raccolta delle norme vigenti, modificandone solo in alcuni casi e marginalmente i contenuti. Eppure una seria riflessione sugli esisti di dette norme e sulle strategie oggi necessarie per affrontare i grandi temi della società contemporanea, ad iniziare da quelli dell’ecologia e della crisi climatica in atto, richiederebbe un approccio ben più radicale.

Così, ad esempio, sul fronte del consumo di suolo, uno dei fattori che più incidono sulla conservazione della biodiversità, del paesaggio, delle risorse naturali e della stessa salute umana, il nuovo testo di legge non può non prendere atto del sostanziale fallimento della legge regionale 14/2017. Una legge decisamente positiva nella finalità di fondo di ridurre progressivamente, in sintonia con le direttive europee, il consumo del suolo nella nostra regione sino al suo azzeramento nel 2050, ma le cui norme e le numerose deroghe previste sembrano aver sortito l’effetto contrario. Se infatti, leggendo i dati riportati nei Rapporti ISPRA, prima del 2017 il consumo medio nel Veneto risultava attorno ai 500 ettari/anno, negli anni successivi il consumo ha costantemente superato i 700 ettari/anno.

E’ solo un esempio. Considerazioni analoghe possono infatti essere fatte su molti altri aspetti delle trasformazioni urbane e territoriali in atto e sulle limitate capacità di governo di dette trasformazioni consentite dalle norme attuali agli enti locali.

E’ per queste ragioni che come Legambiente, Italia Nostra e WWF abbiamo presentato alla Regione oltre un centinaio di proposte di emendamento al progetto di legge, che di fatto intervengono in forma organica su tutti gli articoli e gli aspetti della legge. Molto sinteticamente le principali tematiche poste all’attenzione del dibattito, che speriamo non coinvolga solo gli addetti ai lavori, sono quelle della partecipazione dei cittadini, della lotta al consumo di suolo, della valorizzazione dell’agricoltura e del territorio rurale anche da un punto di vista paesaggistico, della pianificazione a scala regionale delle attività della logistica, dei progetti urbani e della copianificazione a scala sovracomunale.

Sergio Lironi, Presidente onorario Legambiente Padova

Link al Dossier di Legambiente, Italia Nostra e WWF di illustrazione degli emendamenti richiesti al PdL 244/2024