Un appello per via del Giglio

Un appello al Sindaco e all’Amministrazione comunale per la richiesta di variante al Piano degli Interventi su Via del Giglio, all’Arcella.

 

Un cambio di destinazione urbanistica che fa temere il peggio agli abitanti di via del Giglio all’Arcella. Una vicenda che va avanti da un decennio e per ribadire ancora una volta il no all’allargamento della strada i cittadini del Comitato Vivere Bene a San Bellino hanno deciso di scrivere all’Amministrazione Comunale.

Caro Sindaco, gentile Amministrazione,

una volta ancora siamo a chiedervi considerazione per la storica via del Giglio, via rionale stretta, alberata, fiancheggiata dal parco Morandi e dalla ciclopedonale che collega piazzetta San Bellino al parco e prosegue fino l’Alì al capolinea nord del tram. I PUA e le costruzioni che incombono lungo questa piccola via (Prearo in costruzione, PUA cosiddetto dei Rogazionisti approvato e convenzionato, PUA Morandi delimitato) ci hanno sempre fatto temere il peggio, ossia un allargamento della strada con conseguente sconfinamento nel parco, taglio dell’alberatura, smembramento della casetta Morandi, doppio senso di circolazione e la perdita del boschetto che si è rivelato un’oasi in periodo pandemico. Il boschetto non è tuttavia un qualcosa a sé stante perché costituisce una continuità sistemica con altro verde presente nei vari percorsi ciclopedonali costruiti che vanno da via Vianello al fagiolo di via Buonarroti a via Antonio da Murano e si inseriscono in via del Giglio: un sistema di corridoi verdi faticosamente costruito nel corso degli anni.

Per questo noi comitati riuniti ci siamo mossi, abbiamo parlato con tutti gli assessori che si sono succeduti, abbiamo raccolto più di 800 firme perché ci sia una variante al Piano degli Interventi che allontani questa possibilità. La possibilità è concreta: il PUA dei Rogazionisti con i suoi oneri di urbanizzazione reclamerà questo allargamento.

Abbiamo aspettato dieci anni e non ci siamo stancati di premere sulle amministrazioni che si sono succedute per ottenere questa variante che sembra piccola cosa, ma che tuttavia è politicamente significativa perché molto sentita dagli arcellani, è paesaggisticamente importante perché rappresenta la continuazione di corridoi ciclopedonali che potranno proseguire fino al Brenta, è urbanisticamente in linea con quella transizione ecologica che ci chiede l’Europa e che noi dobbiamo alle generazioni future. Per tutte queste ragioni via del Giglio è cara ai residenti, è una parte del quartiere amata che tutti vorrebbero rimanesse tale.

Antonio Huaroto, responsabile Comitato Vivere Bene a San Bellino